Weekend un po' spento per stanchezza fisica ed un po' di tosse, quindi dopo un sabato di completo riposo tra le mura casalinghe, per non restare traumatizzato da questo mio volontario lockdown, ho preso il treno e mi sono diretto a Pisa, approfittando dell'ennesima graditissima mostra allestita al Palazzo Blu. Questa volta ci si concentra su i Macchiaioli, rappresentati qui con oltre 120 opere facenti parti di collezioni privati o prese in prestito da rinomati musei italiani di città come Firenze, Roma, Genova e Milano. Una corrente artistica che abbraccia essenzialmente il nostro territorio, pur avendo legami con le altre internazionali maggiori. Artisti progressisti quelli che nella seconda metà dell'ottocento hanno cercato di dare una nuova visione realistica al paesaggio popolare della campagna toscana (ma non solo) per uno sguardo non in linea con il Risorgimento italiano. Molte opere qui presenti sono tra le più conosciute e poetiche di questo periodo artistico e storico e la visita nelle undici sezioni allestite al Palazzo Blu, risulta essere molto completa e ben curata. Pur non essendo infatti un amante di tale corrente, è indubbio che una mostra del genere, riesca nell'intento di avvicinare un gran numero di persone grazie al suo essere divulgativa pur non meramente didascalica.
Album fotografico I Macchiaioli
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