Questa giornata è da considerararsi un vero e proprio prequel. Farli nella vita reale è quasi impossibile, ma ecco come sono andati i fatti. C'era una volta... Di qualche mese fa, la proposta di fare un weekend in Apuane con notte in un rifugio. Tre cime in due giorni. Eccomi, presente. Io, io, io. Alzo la mano e mi segno. Poi caso volle che decisi di stare fermo il più possibile con le mini gite per i primi mesi dell'anno. Marzo è stato il più tenace. Ha resistito fin quasi all'ultimo giorno... Ecco quindi che abbiamo un prequel per l'avventura di domani, con l'aggiunta di un terzo giorno e quindi di una quarta vetta. Parto in autonomia alla volta di Colonnata, famosa in tutto il mondo per il lardo e per il marmo estratto dalle sue cave (di Carrara). Il meteo mi è avverso, ma non sono un turista che deve essere tutelato con il migliore paesaggio possibile. Anche conquistare una vetta entrando nelle nuvole che sovrastano i monti, fa parte dell'avventura. Solo con le mie uniche forze, avvolto da una misteriosa bruma, che inghiotte tutto ciò che ho di fronte. Ogni passo in avanti è un passo verso l'ignoto. Raggiungo il Monte Tamburone e Cima di Gioia seguendo il 195 e mi godo il murale David del writer brasiliano Kobra, ormai anch'esso un famoso simbolo di questa zona. Siccome ho tenuto un ottimo passo per paura della pioggia, che a quanto pare non arriverà, approfitto della più divertente cresta e decido di chiudere il percorso facendo un anello e passando da Vergheto. Riuscendo poi dal bosco, e mi godo un pranzo più che meritato in un posto dal nome geniale, quando la bravura in cucina:
Lard Rock Café.
Nessun commento:
Posta un commento