venerdì 30 giugno 2023
Il Primo Giorno Della Mia Vita (2023)
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mercoledì 28 giugno 2023
Creed III (2023)
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Frammenti Dal Passato – Reminiscence (2021)
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IT-Alert: test regionale in Toscana
martedì 27 giugno 2023
Piemonte V – A zonzo non più in solitaria – Tre giorni con Jack. Terzo giorno – Stresa e Isole Borromee
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Ultima mattina in Piemonte per Jack prima della partenza per la Toscana. Il viaggio di ritorno non è una bazzecola, pertanto, nonostante la faticosa giornata precedente, ci svegliamo nuovamente presto e ci dirigiamo questa volta a far colazione presso il lago Maggiore. Sappiamo bene quale sia il programma, ovvero quello di visitare, seppur in inverno, le isole Borromee. In realtà delle cinque isole (le più famose tre) siamo potuti sbarcare soltanto in due, ovvero quelle accessibili durante quello che sarebbe dovuto essere il periodo più freddo dell’anno e poi in realtà non lo è mai stato. L’isola Madre rimarrà soltanto sullo sfondo.
L’arrivo nella famosa località di Stresa ci permette di ammirare in lungo e in largo il lago e il piccolo borgo, dovendo attendere l’imbarcazione che ci avrebbe permesso lo sbarco nelle piccole isole.
Ora se devo dare un giudizio sommario su tutti i luoghi visti in questa parte d’Italia, questa, che a regola è quella più rinomata, che almeno una volta nella vita abbiamo sentito parlare, beh, a me non è piaciuta più di tanto. Paesi abbastanza anonimi, enormi alberghi dove si respira aria di aristocrazia e alla fine dei conti un paesaggio sì interessante e bello, ma non così eccelso come spesso viene descritto.
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Chiesa di San Michele
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Dopo aver atteso un po’ di tempo sul lungo e lago e arricchito con una vagonata di spiccioli il nostro nuovo amico, finalmente siamo su una piccola imbarcazione.
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Prima tappa sarà l’isola Bella dove purtroppo per la stagione invernale (forse in quel caso allora la mia percezione sarebbe potuta cambiare) il palazzo Borromeo lo troviamo chiuso. Aprirà solo a metà marzo. Non curanti di questo piccolo intoppo ci dirigiamo nel borghetto che pare essere molto carino, anche se alcune strutture devono essere restaurate un po’.
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Forse più suggestiva, sebbene la vegetazione primaverile debba dare una sensazione molto diversa, è invece la seconda isola, ovvero quella dei Pescatori. Qui possiamo fare a piedi il giro dell’isola ed esplorare ogni piccolo pertugio. Entrambe le isole si possono vistare in poco tempo, per questo fin da ultimo eravamo indecisi se restare a pranzo in qualche locale acchiappa turisti; è bastato vedere alcuni menù affissi fuori per capire che avremmo mangiato sulla terraferma.
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Chiesa di San Vittore
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Il piccolo borgo ci consegna un’oasi di tranquillità e ci mostra pure un bellissimo presepe.
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Non ci resta che salutare l’isola ed i suoi splendidi abitanti
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Ci allontaniamo dal lago in direzione casa; il navigatore tristemente ci rende partecipe delle tempistiche per il ritorno di Jack al Principato. Poco male; l’assaggio di un Piemonte genuino, invernale e con poco turismo è stato fatto. Questi tre giorni mi hanno permesso non solo di mostrare bellezze e luoghi cui è bastato poco affezionarsi, ma anche scoprirne di nuovi, fare considerazioni sul cibo, prodotti tipici ed entrare in contatto con quella terra primordiale che mi ha concesso l’onore di diventare nel profondo un piccolo celtico; ora non sono solo etrusco.
lunedì 26 giugno 2023
Piemonte V – A zonzo non più in solitaria – Tre giorni con Jack. Secondo giorno: Orta San Giulio – Quadrifoglio di Ameno – Arona
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In questo susseguirsi di racconti della mia esperienza piemontese, non sono da meno i luoghi visitati anche in questo sabato, proseguimento della visita di Jack in quel d’Invorio. “Tempus fugit”, lo dico sempre; per questo motivo noi siamo sempre mattinieri e non ci facciamo mancare una visita a quello che, a parer mio, pur avendolo già assaporato, resta uno dei migliori esempi di borgo nelle vicinanze, ovvero Orta San Giulio. Il solito bar aperto ci fa godere della vista del lago e di una buonissima, seppur cara, colazione.
Visto il morbo incontrollabile che ha infettato Jack, il prosieguo della giornata si è risolto in una sgambettata sciogli muscoli tra le colline del Vergante, aggiungendo alla nostra esperienza anche quella del trekking e del sole cocente di febbraio; il percorso scelto ricade nell’unione di alcuni sentieri ad anello che fanno parte del Quadrilatero di Ameno.
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Il nostro punto di partenza è il piccolo paese “dipinto” di Legro, dove è possibile ammirare sulle abitazioni alcuni murales che riprendono soprattutto le ambientazioni di alcuni film girati in loco.
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Proseguendo per l’anello blu incrociamo il caratteristico borgo di Miasino, anche questo già visitato in precedenza, ma arricchito di nuovi e suggestivi luoghi, quali per esempio la villa cinquecentesca Nigra
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Intanto il cammino prosegue nel suo splendore:
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Oratorio di Santa Maria a Miasino
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Attraversiamo il territorio comunale di Ameno, passando per alcuni interessanti luoghi come per esempio la Chiesa del Crocifisso di Borzaga:
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Passo dopo passo continuiamo il nostro itinerario decidendo non solo di seguire il tracciato originale, ma, a seconda dello stato d’animo e delle bellezze limitrofe, ma di intrufolarci in altri sentieri per poi collegarci e intrecciarci sempre di più negli altri anelli, quello indaco, azzurro e celeste.
Alcuni scorci delle nostre deviazioni.
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Finalmente raggiungiamo Ameno dove ci fermeremo a pranzare, almeno io, con una squisita barretta energetica che avrebbe dovuto darmi la carica, non solo per la scalata monte Mesma, altra deviazione per vedere il famoso convento, ma anche per terminare il lungo tragitto ormai iniziato dalla mattina.
Parrocchiale accanto al comune, di cui non riesco a trovare titolazione.
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Deduciamo che in questi luoghi anche altri abbiano lasciato impronta.
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Da prima incontreremo piccoli borghi, come Vacciago
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o Lortallo
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Da qui in poi invece inizierà la salita che porterà ad uno degli ultimi tasselli del nostro anello.
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Il tragitto si concluderà tornando alla nostra auto completando una ricca giornata di fatica e soddisfazione.
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Terminata l’escursione, ben docciati e profumati, decidiamo di terminare la giornata con una lauta cena, decidendo di godere della vitalità di Arona e dei suo scorci sul Lago Maggiore.
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Per terminare in serenità non ci resta che farci prescrivere dal medico una buona dose di anestetizzante.
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