Da Theth ritorno da dove sono partito per questo anelli nel Nord, ovvero a Scutari. Ringrazio i simpaticissimi proprietari della Shpella Guesthouse, anche loro di grande ospitalità e parlando l'italiano c'è stato tempo per diverse battute e consigli. Già che appena arrivato, ti offrono uno shottino di raki, guadagnano tanti punti. Inoltre per cena, il tav dheu (una sorta di zuppa liquida con fegato, pomodori, ricotta, fonduta e peperoncino) caldo da buttar giù è stato rigenerante dopo la fatica della giornata e le intense piogge del pomeriggio, che hanno rinfrescato l'aria. A letto molto presto e quindi mi sveglio all'alba. Non ancora sicuro della partenza per Scutari, mi spingo nei boschi del Parco Nazionale di Theth e costeggio il torrente che sembra ancora più gonfio rispetto a ieri. Canyon della valle circondato dalle splendide Alpi Albanesi, ancora macchiate di neve e ghiaccio, e poi seguo le indicazioni per le cascate. Anche in questa zona i sentieri son ben segnalati e nonostante il percorso sia relativamente breve, per raggiungere il punto migliore c'è da fare un po' di salitella e soprattutto attraversare un ponte arrangiato che pare meno sicuro di un salto al buio per le scale. Il bel percorso ha comunque il suo fresco fascino con il sentiero che si sperde nel bosco e nelle pareti rocciose. Al ritorno colazione carica e la notizia che possiamo partire con un fuoristrada che ci porterà fino a Scutari. Non so l'omologazione del 4*4 sui cui siamo montati, ma eravamo un bel gruppo misto da inizio barzelletta: il guidatore albanese, io italiano a suo fianco e dietro: uno dello Zambia (eh beh), una brasiliana (che parlava italiano), una danese e una coppia tedesca. Anche quello in jeep è un viaggio nel viaggio potendo ammirare i paesaggi del nord dall'alto con tutta la vallata sottostante di Theth, le cime aguzze dei monti. Anche qui si sente il profumo di avventura. Arrivato a Shkoder ritiro i bagagli e mi sistemo: i gradi sono tanti di più, così cerco un po' di refrigerio intorno al lago. Prendo gratuitamente la bici offerta dall'albergo e già il fatto di non tornare a casa col tetano può essere un buon risultato, ma faccio un bel giro lungo lago spingendomi al confine con il Montenegro. Torno indietro prima che arrivi l'ennesima bussato d'acqua pomeridiana e concludo con oltre 25 km (praticamente è tutto in pianura). Altro giretto per la città e nei centri religiosi che qui non mancano e certe ore si alternano i suoni delle campane delle chiese con quelli dei canti islamici per le moschee. Da segnare sul calendario, unico giorno in cui (nonostante potesse accadere) non ha piovuto. E domani vediamo per il rientro a Tirana.
Album fotografico Albania #7: da Theth a Scutari
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