42 KM si sentono eccome. Ed anche se non è il mio record assoluto in lunghezza, son sempre numeri che ti guardano in faccia. Quindi il partecipare alla settima edizione della
Francigena Tuscany Marathon è stata anche un po' una sfida fisica, non lo nascondo, pur non essendoci nessun carattere agonistico o competitivo. Dall'altra però è anche stata l'occasione per assaporare a pieni polmoni una parte di Francigena toscana, con tutti i suoi aspetti positivi, tra cui voglio sottolineare la cordialità delle persone e degli enti coinvolti ed anche l'organizzazione generale dell'evento. Non mi aspettavo davvero una cosa del genere e neanche una così bella partecipazione da parte del pubblico. Ritirato il nostro pacco gara (con credenziale per i numerosi ristori, maglietta, pettorina numerata e un sacchetto di farro perlato toscano) a Pietrasanta questa mattina, siamo partiti in oltre mille per camminare, chi più veloce chi meno, per un apposito percorso creato ad hoc per questa esperienza che ha visto attraversare Camaiore e Massarosa prima di arrivare la Duomo di Lucca. Quattro le salite e quattro le discese, non banali per oltre mille metri di dislivello, molto asfalto, ma anche tanto bosco con sentieri e strade bianche, tutto sempre molto pulito e con numerose indicazioni e presenze per aiutare i camminatori. Un'esperienza davvero lodevole, che spero di poter ripetere, magari anche in altre zone.
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