La partenza
La Forra del Lupo
Il Forziere
Il percorso continua con impervie salite che mi fanno perdere il fiato ma non la voglia di arrivare in cime; qui incontriamo anche una delle più antiche strade per slitte dei Terragnoli, ovvero la strada dei Trogari che percorriamo fino ad arrivare ad un altro punto fondamentale dell’apparato difensivo austro-ungarico della prima guerra mondiale.
La galleria dei fucilieri, mi pare si chiamasse così, ci fa capire quanto fosse completo il sistema difensivo sebbene lo avessimo già intuito dalle foto storiche che seguono tutto il cammino. Le condizioni erano estreme e se consideriamo che sono solo uomini che obbediscono a persone al calduccio, un po’ fa pensare.
La Galleria
il sentiero termina, o meglio, la prima parte, finisce con l’arrivo in quota al Forte Dosso delle Somme, ultimo tra le fortificazioni ad essere costruito nelle piane di Folgaria, tra il 1911 e il 1914. Uno tra i più importanti e tecnologici tra i forti austroungarici, tant’è che era classificato al quinto posto, aveva l’onere della difesa del Passo Coe e di tutto l’altopiano compresa la città di Rovereto. Pur rimanendo integro durante la guerra fu dismesso negli anni ’30 in modo da poter prelevare il metallo contenuto nella copertura.
Ad oggi il forte è così:
Ormai siamo a metà del cammino e il giro ad anello ci farà ritornare, passando per le piste da sci, verso il paese di partenza, ovvero Serrada. Non ci facciamo però mancare una gustosa e meritata colazione.
Serrada, piccolo paese già visitato, è la conclusione del percorso ad anello effettuato nella mattinata. Un altro tuffo in un passato glorioso quanto mai tragico.
Scacco matto!
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