Pagine
domenica 31 dicembre 2023
R2M 3.6 Alberobello - Locorotondo (GdP #5)
sabato 30 dicembre 2023
R2M #2.6 Castellana Grotte - Alberobello (GdP #4)
venerdì 29 dicembre 2023
R2M #1.6 Polignano a Mare - Castellana Grotte (GdP #3)
giovedì 28 dicembre 2023
GdP #2: Reggia di Caserta e arrivo a Polignano a Mare
mercoledì 27 dicembre 2023
Gdp #1: arrivo a Caserta
martedì 26 dicembre 2023
GdP #0: introduzione
Zathura - Un'Avventura Spaziale (2005)
- Gioco interattivo
- Commenti
- Featurettes (1 ora e 33 minuti)
lunedì 25 dicembre 2023
Oppenheimer (2023)
Il film è stato girato con grande attenzione ai dettagli tecnici, come dimostrato dalla sua nomination per il miglior montaggio ai premi Oscar. La fotografia del film è stata curata da Hoyte van Hoytema, che ha lavorato anche su altri film di Nolan come “Interstellar” e “Tenet”. La fotografia è stata realizzata in bianco e nero e a colori, a seconda delle scene, per creare un’atmosfera unica e coinvolgente.
Il racconto del film passa dal passato al presente, mostrando la vita di Oppenheimer prima e dopo il Trinity Test, il primo test nucleare della storia. Questo passaggio temporale è stato gestito con grande abilità da Nolan, che ha saputo creare un’esperienza coinvolgente e coinvolgente per lo spettatore.
Rispetto a “Tenet”, il film è molto più semplice e lineare nella sua narrazione. Mentre “Tenet” era noto per la sua complessità narrativa e la sua trama intricata, “Oppenheimer” si concentra sulla storia di Oppenheimer e sulle sue conseguenze. Questo rende il film molto più accessibile e facile da seguire per il pubblico generale.
In sintesi, “Oppenheimer” è un film ben realizzato e coinvolgente che esplora la vita di uno dei personaggi più importanti del XX secolo. Il film è stato girato con grande attenzione ai dettagli tecnici e ha una narrazione coinvolgente che passa dal passato al presente. Rispetto a “Tenet”, il film è molto più semplice e lineare nella sua narrazione, il che lo rende molto più accessibile al pubblico generale. Consiglio vivamente di vederlo!
Edizione: bluray
Non interessato al 4K ho optato per l'edizione bluray a doppio disco. Traccia italiana in DTS 5.1, qualità video spettacolare esattamente come quella audio e un disco che contiene solo il film, l'altro dedicatoa questi corposi extra:
- La storia del nostro tempo: la realizzazione di Oppenheimer (1 ora e 12 minuti)
- Trailer
- Innovazioni nei film: la pellicola 65mm in bianco e nero (8 minuti)
- Incontro con la stampa (35 minuti)
- To end all war: Oppenheimer & the atomic bomb (1 ora e 27 minuti)
domenica 24 dicembre 2023
Il Colpo (2001)
Il film è ben diretto da Mamet, che riesce a creare un'atmosfera di suspense e tensione crescente. Le scene della rapina sono particolarmente coinvolgenti, e il cast è in ottima forma. Hackman è perfetto nel ruolo del vecchio maestro del crimine, DeVito è divertente e carismatico, e Lindo, Rockwell e Jay sono tutti bravissimi nei loro ruoli.
Il problema del film, a mio parere, è il finale. La rapina va a buon fine, ma il gruppo di ladri viene tradito da uno di loro. Il finale è quindi un po' scontato e prevedibile.
Nonostante questo, Il colpo è un film comunque godibile, con un cast di grandi attori e una regia solida. Se siete appassionati di thriller, vale la pena vederlo.
Voto: 7/10
Punti di forza:
Cast eccezionale
Regia solida
Scene della rapina coinvolgenti
Finale scontato e prevedibile
Jurassic World - Il Dominio (2022)
Jurassic World: Il dominio, una perdita di tempo
Jurassic World: Il dominio, ultimo capitolo della saga di Jurassic Park, è un film deludente, noioso e ridicolo.
La trama è banale e prevedibile, e si basa su una serie di cliché già visti nei precedenti film della saga. I dinosauri, che dovrebbero essere il punto forte del film, sono relegati a una serie di sequenze action poco convincenti e spesso esagerate.
I personaggi sono piatti e poco carismatici, e le loro interazioni sono spesso imbarazzanti. I dialoghi sono banali e privi di mordente, e la recitazione è mediocre.
Il film è ambientato in un mondo in cui i dinosauri vivono insieme agli umani, e questo elemento avrebbe potuto essere sfruttato per creare una storia originale e interessante. Tuttavia, i realizzatori del film si sono limitati a riproporre gli stessi temi e le stesse situazioni già viste nei precedenti film.
Il risultato è un film noioso e ridicolo, che non offre nulla di nuovo al pubblico. È una vera e propria perdita di tempo.
Ecco alcuni dei difetti specifici del film che ho riscontrato:
- La trama è banale e prevedibile. Già dalle prime scene è chiaro come si evolverà la storia, e questo toglie ogni suspense.
- I dinosauri sono relegati a una serie di sequenze action poco convincenti. Le scene di combattimento tra dinosauri e umani sono spesso esagerate e poco realistiche.
- I personaggi sono piatti e poco carismatici. I protagonisti del film, Owen Grady e Claire Dearing, sono personaggi già visti nei precedenti film, e non offrono nulla di nuovo.
- I dialoghi sono banali e privi di mordente. I personaggi parlano spesso in maniera artificiosa e poco naturale.
- La recitazione è mediocre. I protagonisti del film, Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, non riescono a dare vita ai loro personaggi.
In conclusione, Jurassic World: Il dominio è un film deludente, noioso e ridicolo. È una vera e propria perdita di tempo, che non offre nulla di nuovo al pubblico.
venerdì 22 dicembre 2023
Un'Estate Fa [Stagione 1]
giovedì 21 dicembre 2023
Fargo [Stagione 4]
mercoledì 20 dicembre 2023
3 From Hell (2019)
lunedì 18 dicembre 2023
Sindrome Cinese (1979)
- A fusion of talent (28 minuti)
- Creating a controversy (30 minuti)
- Scene eliminate (4 minuti)
domenica 17 dicembre 2023
La Fortezza delle Verrucole
sabato 16 dicembre 2023
Sentiero degli Avi da Montefegatesi
martedì 12 dicembre 2023
Winnie-the-Pooh - Sangue E Miele (2023)
domenica 10 dicembre 2023
Firenze in giornata
In questo weekend con ponte, una piccola capatina a Firenze non me la faccio scappare. Forse è esagerato parlare di traduzione, ma non è certamente la prima visita che faccio al capoluogo durante questi giorni di festa nel corso degli anni. La città di Boddalina, che poi non è questa, ma ci siamo capiti, ha numerose risorse ed opportunità. Anche il sol girarla per pochi ore ti apre numerose novità e porte. Partiamo con il nostro giro dalla stazione di Santa Maria Novella in una giornata che mi ha visto arrivare tra pioggia, nebbia, nuvole e portare un po' di sole. Prima tappa curiosa è la libreria cinema di Giunti Odeon. Si trova a pochi passi da Palazzo Strozzi, prima meta lunga, che attualmente ospita la mostra di Anish Kapoor fatta con audioguida. Meh. Si va quindi per il Museo degli Innocenti, il quale invece ospita la più interessante ed esaustiva mostra dedicata ad Alphonse Mucha e l'art nouveau. Piccole capatine quindi sul viale del ritorno al Giacosa (storia e leggenda narrano che qui fu inventato il Negroni: per approfondire e scoprire la parte di verità al 75% cercate maggiori informazioni) ed alla Officina Profumo-Farmaceutica, una delle più antiche farmacie della città.
sabato 9 dicembre 2023
I presepi di Montorsaio
Dexter: New Blood [Stagione 9]
venerdì 8 dicembre 2023
Trentino – Castel Beseno
Terminati i festeggiamenti in quel di Folgaria, la domenica è il giorno della partenza e le continue notizie sui vari allagamenti in Toscana e l'enorme distanza rendono necessaria una dipartita alquanto anticipata. Nonostante questo, decidiamo di non sprecare il nostro tempo inutilmente e una parte della mattinata la battezziamo con la visita di Castel Beseno, enorme fortificazione sempre cara alla mia vista.
Fortuna vuole che, essendo la prima domenica del mese, l'entrata sia gratuita e per una volta non debba mostrare la mia tessera di lavoratore della provincia con enorme gaudio, anche se a dirla tutta non ha tutta questa forza economica. Il castello, "il più vasto complesso fortificato del Trentino" (lo troviamo scritto in tutte le brochure), si estende sulla sommità colle con il pregio di poter essere, nel recente passato, in una posizione strategica nel controllo da una parte dell'impero germanico e dall'altra della penisola italiana. Oggi, a differenza di Castel Thun, che fu trasformato in residenza nobiliare, si presenta come una vera fortificazione di stampo medievale con l'aggiunta di tre grossi bastioni per poter apportare in essa la nuova tecnologia cinquecentesca, ovvero i cannoni; nel contempo stesso quella di poter far fronte ad un possibile attacco.
L'entrata
Il Campo dei Tornei
All'interno del castello, musealizzato, possiamo trovare strutture riconducibili alla caratteristiche vere e proprie di struttura difensiva, da varie cerchie di mura, ai bastioni, o alla particolare "porta scura", progettata in tal modo per impedire la visibilità ai nemici.
La porta Scura
una volta entrati possiamo ammirare nella sua maestosità tutto il castello; attraversiamo il camminamento di ronda e ci possiamo rendere conto di come fosse visibile gran parte del territorio circostante.
Una volta superata la Piazza grande, dove sembra andar di moda piazzare delle scacchiere gigantesche, arriviamo alla corte d'onore; da qui possiamo entrare in vari ambienti appositamente "abbelliti" con collezioni varie. Possiamo trovare infatti collezioni di armi, corazze o nel piano nobile anche di quadri e installazioni che raccontano la storia di Roberto da Sanseverino, che trovò la morte nella battaglia di Calliano del 1487. Se devo rammaricarmi di qualcosa è proprio quella di non aver potuto, per il poco tempo, soffermarmi di più ad ascoltare tali vicende storiche, magistralmente illustrate nel palazzo di Marcabruno.
Può esistere un castello senza acqua?
La collezione di armature ed elmi nel Palazzo comitale
Non ci resta che fare un ultimo giro perlustrativo prima di salutarci e rivederci a Natale.
giovedì 7 dicembre 2023
Take Shelter (2011)
mercoledì 6 dicembre 2023
NowTv gratis con TheFork
lunedì 4 dicembre 2023
Trentino – Castello di Thun e Cles
Giorno speciale per me, in quanto è proprio in questo sabato che cade il mio ennesimo compleanno. E il sole questa volta ci fa pure da gradito compagno cosicché possiamo gustare ancora di più il viaggio verso le mete prestabilite, ovvero il Castello di Thun e il paese di Cles. Consiglio infatti di utilizzare il passo della Fricca per avvicinarsi a Trento in maniera di osservare il paesaggio e costeggiare il lago di Caldonazzo prima di arrivare in val di Non.
Dopo un tour tra boschi e meleti del Trentino, degno dei più famosi letterati settecenteschi e ottocenteschi, arriviamo alla nostra meta principale a Vigo di Ton, forse una delle cartoline più famose di tutto il territorio. A differenza del nome e dell'appellativo, sicuramente, Castel Thun, viste le profonde trasformazioni nei secoli, oggi risulta essere un'armoniosa unione tra fortificazioni passate e l'eleganza di un palazzo signorile, con ampi giardini e locali adibiti alla raccolta di preziose testimonianze del passato e della vita quotidiana.
Porta Spagnola
Una volta effettuato l'acquisto del biglietto e dell'audioguida siamo pronti per la visita: il percorso di divide nel pianterreno più altri tre piani e considerando pure l'esterno, la mattina scivola velocemente tra le nostre mani.
S'inizia con la Sala delle Guardie, forse il più grande ambiente dell'intero castello, dove sono presenti anche de sarcofaghi con lo stemma della famiglia Thun.
Altro ambiente del pianterreno sono quelli destinati al forno e alla preparazione del pane.
Non poteva mancare la Sala delle armi, dove si possono osservare equipaggiamenti destinati alla difesa del maniero, tra i quali una coppia di falconetti.
Il luogo più suggestivo di questo piano è invece la Cappella di San Giorgio con affascinanti pitture tardomedievali che raccontano le gesta di Santa Barbara e di altri Santi e profeti. Si pensa che il pittore di corte possa essere il famoso Konrad Waider.
Il primo piano invece racchiude due delle principali stanze di ambito quotidiano; si possono notare le differenze notevoli tra le due sali, la "cucina vecchia" e la "cucina nuova".
Cucina Vecchia di stampo gotico.
La cucina nuova più moderna con utensili e pentole all'avanguardia.
Il secondo piano risulta invece essere quello più nobiliare dove si possono notare le maggiori collezioni della famiglia, tra quadri, corredi, dipinti.
Il cortile interno visto dalla Loggia.
Alcuni ambienti principali con i vari arredi, dalla sala della Spinetta a quella dello scrittoio o a quella del camino.
Sempre in questo piano possiamo notare anche la sala degli antenati, dove sono presenti dipinti della famiglia e lo studio della Contessa, dove sono presenti le pitture dedicate alle mitiche fatiche di Ercole.
Sala degli antenati.
Studio della Contessa.
Ultimo ambiente del secondo piano lo studio del conte con la sua splendida stufa, stile già visto al castello del Buonconsiglio.
Anche il terzo piano, a conclusione di una serie di sale suggestive, con collezioni dell'epoca, presenta principalmente due stanze degne di nota, quella del Vescovo e l'ultima, quella di Matteo di Thun.
La stanza del Vescovo è forse quella più famosa di tutto il castello con la magnificenza di un caldo rivestimento d'abete e cirmolo.
Prima di giungere al più famoso Thun dell'ottocento, ovvero Matteo, attraversiamo una serie di sale di notevolissimo pregio, dove anche in questo caso è possibile notare la ricchezza degli arredi. Ecco alcuni esempi.
Infine la camera di Matteo.
L'interno del castello è pressoché visto, ma ancora ci mancano molti e suggestivi scorci dell'esterno, cosa che non ci faremo di certo mancare. L'importanza dello stesso, nello scacchiere del turismo trentino, lo possiamo notare dal numero sconsiderato di addetti ai lavori presenti in ogni luogo. Nonostante il buon numero di visitatori, infatti, gli operatori sembravano essere in maggioranza.
Posizionata nuovamente nella biglietteria l'audioguida possiamo perlustrare e concludere il nostro itinerario con l'esterno, le fortificazioni e altri ambienti appositamente musealizzati.
Nel frattempo riusciamo a vistare anche una piccola mostra riguardante lo scultore Fraccaroli appositamente situata nella Torre di Basilio.
Dalla torre possiamo notare pure il giardino all'italiana, prima di scende verso l'ultima parte, la galleria della carrozze, toccando tutta la cinta muraria.
La visita termina, come anticipato, con la Galleria della Carrozze (tutte appartenenti alla famiglia), un allestimento molto interessante che ricalca anche le mode settecentesche e ottocentesche, prima dell'avvento dell'automobile.
Dopo poco più di due ore, stanchi e affamati non più di cultura, scendiamo verso la macchina e ci dirigiamo al paese di Cles, che, per via della stanchezza non riusciremo a vistare se non esternamente il piccolo centro storico. In realtà non so cosa altro possa offrire oltre alla pizza principale e alla parrocchiale, ma reputo doverci ritornare con più calma.
Chiesa di Santa Maria Assunta:
Tornando indietro, non possiamo soffermarci su alcuni stupendi panorami che il tragitto ci propone. Ritorniamo a Folgaria stanchi ma pronti a festeggiare, nei vari locali del paese, la fine del mio stupendo compleanno.