sabato 6 aprile 2024

Caprette, orridi e castelli in Trentino

 
Giornata ricca di emozioni ed attenzioni. Dopo una rocambolesca corsa mattutina a caccia del cappuccino e dei biglietti dimenticati arriviamo al Maso Guez dove incontriamo e conosciamo il proprietario, Serafino. È un personaggio incredibile prima tutto che sta facendo un ottimo lavoro nella zona allevando capre, producendo formaggi e creando turismo in un contesto decisamente bucolico. È un sardo scappato dalla propria isola per allontanarsi dai cliché ormai quasi certi sulle possibili occupazioni da svolgere, ma per destino si ritrova nuovamente ad essere un pastore, riscoprendosi felice e di successo. Ci accompagna così in un breve trekking di due ore, tra i suoi pascoli e boschi, sempre seguiti o affiancati dalle sue caprette. Decisamente bestiole docili e di compagnia, abituate al contatto ed alla presenza umana. Terminata la nostra visita e dopo innumerevoli saluti calorosi, la nostra seconda tappa è orrido di Ponte Alto. Anche qui abbiamo una visita di circa un'ora che ci ha porta all'interno dell'orrido formatosi nel corso dei millenni. Percorso semplice e tutto in sicurezza con pedane, scale e passerelle. Essendo di molto avanti sul tabellino di marcia aggiungiamo per il pomeriggio anche la visita al Castello di Stenico che è uno dei pochi che ci restava in zona e la cascata del Rio Bianco li vicino. Visto che era sulla strada di ritorno ecco anche il Parco d'arte Lugan. Per la cena da Gianni al Forte Cherle. 


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