Regia: Julius Avery
Anno: 2023
Titolo originale: The Pope's Exorcist
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
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Devo dire che non è malaccio. Certo, il tema è quello che è, ma la figura di Russell Crowe (vera in parte) è simpatica e fuori dagli schemi soprattutto per il ruolo imposto. Di preti ganzetti, un po' anarchici e che fanno i simpaticoni ne abbiamo, ma non in questo ruolo bello caricato da esorcista top player. “L’Esorcista del Papa” è un film che si distingue per la sua audace interpretazione di un tema classico infatti. Solitamente sti personaggi sono un po' austeri, poco inclini alla battuta e troppo seriosi. Qui si cambia un po' il registro. Diretto da Julius Avery e con la presenza magnetica di Russell Crowe nel ruolo principale, il film si ispira liberamente alle memorie di Padre Gabriele Amorth, un esorcista reale della Chiesa Cattolica.
La trama segue la rivisitazione cinematografica di Padre Amorth, interpretato da Crowe, un uomo dal passato complesso e dalle molteplici sfaccettature. Il film non si presenta come un horror tradizionale che incute terrore, ma piuttosto come un thriller investigativo con elementi soprannaturali, infatti ho trovato il finale un po' sbrigativo nel far fuori il maligno.. Questa scelta stilistica permette al film di esplorare il genere in modo nuovo, mantenendo allo stesso tempo un legame con il mainstream degli anni Novanta.
Il film si distacca dagli stereotipi dell’horror, preferendo un approccio più vicino al thriller, con una narrazione che si concentra più sul mistero e sull’investigazione che non sullo spavento puro. La performance di Crowe è centrale per il successo del film, riuscendo a rendere il suo personaggio tridimensionale e convincente nonostante l’assurdità di alcune situazioni.
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