sabato 22 giugno 2024

Cinque Torri di Nuvolau

 
Ieri notte è venuto giù il mondo. Vento e grandine come se fosse una punizione divina. Questa mattina però il cielo era terso, l'aria pulita e mi sentivo potente. Così parto nuovamente presto per Passo Giau, da cui inizia il mio trekking. Procedo in senso orario, perché timoroso di nuove piogge, voglio raggiungere per primi i punti di interesse maggiore, ovvero i rifugi Averau e Nuvolau. Soprattutto per quest'ultimo, dovendo fare una parte di crinale e cresta, non conoscendone le effettive difficoltà tecniche. Ad ogni modo se quella di ieri era oggettivamente una bella passeggiata, oggi per intensità e per terreno spesso ancora coperto dal ghiaccio (o dalla grandine) si è rivelata un'escursione per EE. Soprattutto però nella fase di ritorno, una volta fatto l'anello delle Cinque Torri ed entrato nelle trincee della Grande Guerra dal Rifugio Scoiattoli. I panorami dolomitici hanno però quel fascino per cui stanchezza e difficoltà si annullano e ad ogni passo resti affascinato dalle cime che ti circondano. Riesco anche ad allungare il giro previsto incanalandomi per altissime pareti prima di giungere all'ultimo rifugio, quello proprio sotto le Cinque Torri, che prende il loro nome. Sembro quasi arrivato, ma gli ultimi quattro km sono un saliscendi continuo abbastanza faticoso. Per fortuna avevo preso energie con una "puccia" speck e fontina che mi ha dato la carica. Arrivo al Passo Giau con la nuova perturbazione ancora lontana e mi godo i tornanti sul ritorno a Selva di Cadore. 

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