Ieri: cultura, storia, arte. Oggi toccava a me. Visto che questa mini gitina nel weekend sarebbe stata un mix, non poteva mancare un'escursione nel vicino Parco Nazionale del Circeo. Dopo un meeting serale tra giocatori di scacchi e rabbini mercenari arriviamo a scegliere un traccio ben concordato e condiviso che ci permette di percorrere il fatidico sentiero 750 del Parco, comunemente segnalato dai laziali come EE, non partendo dal paese, ma abbondantemente più in alto dalla zona "le crocette". Ci togliamo così d'impaccio gran parte del dislivello che il caldo torrido di questi giorni ci avrebbe reso decisamente faticoso. Seguiamo quindi una prima parte di salita su asfalto per poi finalmente immergerci nel più fresco bosco da cui parte il crinale (detto anche cresta da alcuni). Sentiero stretto e con molte roccette sul tracciato che impongono un saliscendi continuo che ci porta via via verso il Circello ed il Circe, dominando la piana sottostante ed il mare. Non una semplice passeggiata, ma un sentiero che con le dovute attenzioni non comporta nessuna difficoltà tecnica, salvo l'essere sempre pronti e presenti nonostante la stanchezza. Belli gli scorci ed i panorami intemezzati dalle onnipresenti rocce e dagli arbusti di macchia mediterranea. Torniamo rispettando abbondantemente i tempi di sicurezza prefissati e visitiamo San Felice Circeo, ridente e templare paesino che come quelli di ieri fa parte dei Borghi più Belli d'Italia. Buona prova anche di Funflus con un EE che ha aggredito nonostante la poca fiducia in se stesso. Fatto questo può fare altri EE (cciù).
Album fotografico Parco Nazionale del Circeo
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