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giovedì 31 ottobre 2024

Furiosa: A Mad Max Saga (2024)


Regia: George Miller
Anno: 2024
Titolo originale: Furiosa: A Mad Max Saga
Voto e recensione: 8/10
Pagina di IMDB (7.5)
Pagina di I Check Movies
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Film:
George Miller è proprio nel più completo agio e controllo se si tratta di di girare un film riguardante la saga di Mad Max. E' da manuale, da esempio, da punto massimo di ispirazione per quanto riguarda il reboot, riuscendo ad innovare senza perdere per strada l'anima ed i concetti che stanno alla base dei progetti iniziali e lo è altrettanto quando si tratta di tirar su un prequel - spin off come nel caso di Furiosa. Mi sono divertito davvero, c'è tanta, ma tanta epicità nell'aria. La grandiosità sta anche nel cambiare registro rispetto a Fury Road: l'aeco temporale è più vasto e diviso in capitoli che seguono la crescita di Furiosa, eroina indiscussa della pellicola. Ancora una volta costumi, trucchi e scenografie sono curati in maniera sublime, a livello estetico manca forse di un po' di violenza mostrata, ma il ritmo è davvero coinvolgente. Non solo nelle tangibili scene degli inseguimenti, marchio distintivo della saga, ma anche in quelle statiche in cui la quiete precede la tempesta. Cast e stuntmen fanno anch'essi un lavoro realistico e convincente, insomma lo ho ammirato ed apprezzato in tutta la sua vastità. Se proprio devo trovare qualcosina di leggermente sottotono lo posso indicare nelle musiche e nei balzi tra un capitolo e l'altro, che in altre occasioni avremmo potuto definire come buchi di trama. Nel complesso un film da consigliare e da guardare più di una volta.

Edizione: bluray
Presa versione in bluray terra terra che però ha tracci audio italiana in DTS HD MA ed i seguenti extra:
  • Highway to Valhalla: in pursuit of  Furiosa (57 minuti)
  • Furiosa: stowaway to nowhere (11 minuti)

mercoledì 30 ottobre 2024

Juventus 2 - Parma 2

 
Se per il pareggio fuori casa contro l'Inter avvenuto recuperando uno svantaggio di due reti potevo vedere diversi aspetti positivi, oggi la situazione risulta davvero preoccupante. Da quando manca Bremer, abbiamo iniziato a prendere tantissime reti, anche se ritengo che non sia tutta responsabilità di questa assenza, e sono evidenti gli errori di disattenzione che portano ad andare sotto con il risultato. Anche oggi abbiamo dovuto recuperare per due volte e se prendi gol dopo tre minuti è chiaro che sbagli e non ci sei con la testa. Al di là dei meriti dell'avversario si intende, che è comunque decisamente più scarso di noi. Vero è che creiamo di più, ma per una maggiore intraprendenza dei singoli quando spingono in attacco, senza però riuscire a dare quel senso di unità e compattezza. Troppo ballerina in situazioni apparentemente semplici da gestire con errori tecnici da rabbrividire che spezzano la continuità del gioco. Ci sono ampi margini di miglioramento e la squadra, ancora da rodare, può dire ancora molto. però ora c'è bisogno di galoppare. Basta scuse, basta passi falsi.

L'Ultimo Squalo (1981)


Regia: Enzo G. Castellari
Anno: 1981
Titolo originale: L'Ultimo Squalo
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (4.3)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Il nostro Enzo Castellari si cimenta in un film internazionale prendendo chiaramente spunto da Lo Squalo e cercando di far leva sull'impatto cinematografico che ha avuto. Inoltre esce successivamente al primo sequel, ma abbondantemente prima del terzo film della saga. Ovviamente i riferimenti ricalcano soltanto la minaccia dovuta al bestiolone gigante, palesemente finto in maniera grottesca, mentre la storia non segue affatto i protagonisti originali. Anche se la sceneggiatura è alquanto basica e da copia carbone, mettendo in campo tutto ciò che ci possiamo aspettare da un film del genere. Dello squalo abbiamo alcune riprese sott'acqua che non ne mostrano molto bene le dimensioni se non quando il confronto visivo è con lo scafo delle barche, ma poca roba. Mentre la parte della testa, l'unica costruita e ben visibile fuori dall'acqua viene sempre ripresa nel solito modo. Di positivo c'è che in un paio di occasioni, i malcapitati vengono mostrati mangiati per metà con sangue e viscere ben visibili. Il budget è obbligatoriamente inferiore, quindi si possono comprendere gli sforzi che portano tuttavia ad un risultato che per l'epoca non è imbarazzante e che oggi riesce a dare quel gusto retrò alla pellicola. Ed al netto delle linee narrative davvero prevedibili, Castellari ha di positivo che riesce a dare ritmo e dinamicità al contesto, forte anche di una serie di scelte scellerate da parte dei suoi personaggi, che nei film di questo tipo sono un marchio di fabbrica. Nonostante i molti difetti la Universal ha fatto causa di plagio (vincendola) visto che in USA questo film ha avuto parecchio successo nelle poche settimane in cui è andato nelle sale.

Edizione: DVD
Edizione non comunissima con traccia italiana in stereo e come extra il trailer .

martedì 29 ottobre 2024

Demolite le ciminiere di Tor del Sale

 
Un tempo, quando si tornava a casa da una lunga o breve gita fuori porta, potevi far leva su alcuni punti saldi come quel paio di gradi in più (percepiti, ma forse non reali) dovuti dall'altoforno in funzione, o a quell'odore più acre che ti dava il benvenuto assieme a qualche nuvola artificiale in cielo, ma anche e soprattutto sulle due torri ciminiere della ormai ex centrale di Torre del Sale. Un paesaggio decisamente caratteristico visibile in tutto il Golfo di Follonica, ma ovviamente anche dalle poco più alte zone limitrofe: quei piloni bianchi e rossi, altri ben 197 metri son sempre stati lo sfondo delle nostre giornate al mare sulla costa Est. Dalla fine degli anni settanta ad oggi, giorno in cui sono state abbattute grazie a quattro forti cariche esplosive. Pochi secondi e sono scompare in una nuvola di fumo e detriti, lasciando spazio a ricordi, nostalgia ed un po' di malinconia, ma anche a nuove proposte di riqualificazione del nostro territorio che più di ogni altro ha beneficiato e sofferto per una realtà industriale che oggi non è più al passo coi tempi. Operazione perfettamente riuscita, che son riuscito a godermi da un piccolo poggetto dopo la Sedia, nel nostro amato promontorio, in quanto le strade di accesso al mare, dalla Geodetica sono state interdette per motivi di sicurezza. Un tassello importante quindi per la fase di demolizione della struttura, ormai non più attiva da oltre dieci anni e di cui erano già iniziate alcune operazioni, meno visibili e di minore impatto, ma comunque celeri. Enel, le istituzioni coinvolte in questi anni ed i privati che hanno acquistato sono riusciti quindi a mantenere la tabella di marcia, dando un bel colpo per la chiusura di un'epoca industriale che adesso dovrà e potrà reinventarsi per risultare sostenibile dal punto di vista economico, lavorativo e dell'impatto ambientale. Non mancano e non mancheranno le polemiche riguardanti la possibilità (ormai annientata) di mantenerle come opere di architettura archeologico industriale o quelle relative all'inquinamento sonoro e di disagio per la fauna della vicina Oasi del WWF, ma personalmente ritengo le bonifiche di questo tipo e le possibili riqualificazioni di aree abbandonate ed inquinate. Sono fiducioso.


lunedì 28 ottobre 2024

The Piper (2023)


 
Regia: Erlingur Thoroddsen
Anno: 2023
Titolo originale: The Piper
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (4.6)
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Film:
Horror che prende spunto dalla favola de Il Pifferaio Magico e ci porta alla scoperta di un'interessante sistema di evocazione del male, ovvero attraverso la musica. Armonia e caos vanno a braccetto ma possono richiamare oscure maledizioni. Per buona parte del film ci si annoia abbastanza in quanto la sceneggiatura cerca di introdurci al mondo accademico delle orchestre e inscena un qualche collegamento con misteriosi avvenimenti del passato. Solo nella parte finale abbiamo una maggiore visibilità della creatura, perchè solitamente avviene tutto al buio e nessuno accende la luce neanche nelle case dove devono cercare un telecomando o un bambino scomparso. Un po' di sangue, ma giusto in mezza scena e lo scontro finale avviene a suon di noti sparate da due flauti. O pifferi. In una film di questo genere che fa delle musica il proprio punto di forza, mi aspettavo una melodia parecchio più orecchiabile  che potesse restare nelle orecchie dello spettatore. O almeno turbante. Niente di tutto ciò.

Edizione: bluray
Come sempre le edizioni della Mdinight Factory si distinguono per eleganza ed ottima fattura. Questo segue tutti gli altri con slipcover in cartoncino, doppio artwork, disco con traccia audio in DTS HD MA 5.1, booklet a colori di 8 pagine e come extra:
  • Trailer

domenica 27 ottobre 2024

Inter 4 - Juventus 4

 Otto reti tutti in una partita è difficile vederli. Specie in un Inter Juventus, dove anche se tutto poteva succedere, si poteva pensare ad un atteggiamento più guardingo da parte di entrambe le squadre. La Juventus finora aveva pure subito una sola rete in Campionato e pur segnando abbastanza non era certo votata a farne quattro in casa della squadra più forte del campionato. Al di là dello spettacolo (preferisco otto gol che assopirmi con lo 0-0) sono parsi evidenti gli errori difensivi di tutti quanti, ma anche qui dobbiamo considerare i numerosi assenti. insomma partita molto strana che parte con l'Inter che apre la danze grazie ad un rigore concesso stupidamente da Danilo. La Juventus non ci sta e Vlahovic pareggia. Passano pochi minuti ed il figlio di Weah ci porta in vantaggio. Sembriamo essere in palla, ma ecco il pareggio dell'Inter e subito dopo un altro rigore da polli a nostro danno. Si chiude il primo tempo e sembra chiusa anche la gara. Purtroppo a pochi minuti dalla ripresa sono sempre i neroazzurri a segnare e ormai ogni speranza è vana. Sembra che possano pure dilagare, perchè siamo effettivamente storditi. Ma con due palle grosse così! Ed infatti accorciamo ed infine pareggiamo con Yildiz che entra dalla panchina. E volendo potevamo anche vincerla sul finale (anche loro a dire il vero). Ottima prova di carattere ed un bel puntincino conquistato fuori casa contro la più forte del campionato.

Firenze mostre e relax #2

 
Questa mattina, complice anche l'ora in più per potersi riposare, riprendiamo il giro fiorentino con tutta calma. Colazione in pasticceria, sgambata dedicaticante che attraversa il Parco delle Cascine. Ancora quindi giretti in centro approfittando anche del caldo estivo che ormai ci colpisce ovunque e raggiungiamo la tappa di oggi ovvero lo Spedale degli Innocenti che n cui è allestita la mostra, non solo per nerd, dedicata agli Yokai. Mostri, spiriti ed altre inquietudini nelle stampe giapponesi. Pausa pranzo con schiacciata farcita vegetariana, all'
Antico Vinaio però c'era ancora la troppa solita fila così risparmio pagando la metà lì vicino. Ancora tempo per un altro piccolo allestimento a IsolArt e si ritorna a casa.

Album fotografico Firenze mostre e relax #2 

Firenze mostre e relax #1

 
Ritorno rilassante e rilassato a Firenze. Con calma col treno delle 10.00 che dop tutte le fermate della Toscana arriva a Santa Maria Novella, faccio un salto veloce al Tiger sotto la stazione dove c'è il miglior personale. Inizio poi a girare per la città, che come è noto è un museo di per sé a cielo aperto. Piazza della Signoria, il Duomo, Ponte Vecchio e via dicendo toccando il piccolo allestimento di Aria Art Gallery e poi arrivando a quel 32 di via dei Bardi dove nacquero i Litfiba. È l'ora poi per un caffettino all'Odeon dove mi trovo con La Volpe ed entriamo alla mostra di Helen Frankhentaler, esponente del color field, a Palazzo Strozzi. É quindi l'ora di riscattare il regalo di Natale (2023 ovviamente) ed eccoci pronti per il totale relax alla spa Soulspace, in pieno centro storico. Dopo the, acqua trattata e tisane però ci vuol qualcosa di più forte e classico. Capatina al elegante Giacosa, il locale dove nel 1919 è stato inventato il Negroni, per un aperitivo come si deve. Come ci si confà a noi vivieur insomma: di classe. Concludiamo con cena (un po' di carne, tartufo e poco vegetariano ahimè) dal Bordino.

Album fotografico Firenze mostre e relax #1 

venerdì 25 ottobre 2024

Citadel: Diana [Stagione 1A]

 

Anno: 2024
Titolo originale: Citadel: Diana
Numero episodi: 6
Stagione: 1A
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Di Citadel ne avevo parlato velocemente lo scorso marzo, ed eccoci adesso con il suo primo spin off ambientato in Italia. La cosa ganza infatti è che, almeno sembra, ci saranno varie stagioni con produzioni localizzate in più Paesi. A novembre dovrebbe uscire quella indiana infatti. Ma parliamo di quella relativa alla nostra nazione: format sempre di soli sei episodi e con il carattere spionistico e da complotto. Qui siamo in una sorta di ucronia addirittura (nei fatti lo è) con Milano che ha subito un attentato terroristico che ha colpito il Duomo causando centinaia di morti. Si va avanti tra la trama principale ambientata nel 2030 e numerosi flashback essenzialmente riguardanti gli avvenimenti del 2022. Matilda De Angelis risulta abbastanza credibile, anche se non è proprio il massimo come tipo di eroina, almeno dal mio punto di vista. Devo dire che comunque ci si abitua anche subito. Anche qui non siamo certo di fronte alla serie TV del secolo, ma ho trovato decisamente ispirate e gradite le ambientazioni e le scenografie. Da Milano a Casa Florio a Palermo (ci dissero che avevano appena girato o lo avrebbero fatto a breve per una grande produzione, senza però scucire nulla riguardo al titolo) con ambienti sempre azzeccati da quelli brutalisti a quelli più eleganti. Non amo molto le storie con infiltrati, bugie, cambio di bandiere perchè li ritengo spesso troppo confusionari, ma tutto sommato il risultato finale qui è abbastanza piacevole. Penso che se non viene cancellata possa essere una buona serie da guardare con curiosità.

martedì 22 ottobre 2024

Juventus 0 - Stoccarda 1

 
Eccoci di nuovo in Champions, giochiamo a Torino contro lo Stoccarda, squadra rivelazione tedesca degli ultimi due anni, ma che non è certo irresistibile dal punto di vista difensivo. E' una delle squadre di quarta fascia che dovremo affrontare, quindi sulla carta la più debole finora. Eppure il primo tempo inizia con i tedeschi che spingono, fanno pressing e controllano totalmente la gara rendendosi pericolosi in più occasioni mentre noi siamo in balia del loro gioco. Neanche un tiro in porta da parte nostra e tanta confusione oltre che ad un atteggiamento arrendevole e stanco. Il secondo tempo inizia in maniera un po' più grintosa, ma subito un brivido annullato grazie al VAR: lo Stoccarda si sarebbe portato in vantaggio, ma niente di fatto. A sprazzi creiamo qualche azione pericolosa in attacco, soprattutto grazie alla nuova linfa vitale dovuta ai cambi sulla fascia destra. Il succo però resta quasi sempre lo stesso, ovvero gli avversari si rendono maggiormente pericolosi rispetto a noi. Subiamo anche un rigore, chiamato anche questo dal VAR, ma Perin, il migliore in campo dei nostri, lo neutralizza. Finiamo quindi in inferiorità numerica, ma durante i minuti di recupero subiamo lo svantaggio e nessuno ha gli occhi della tigre per ribaltare il risultato. Restiamo fermi così a sei punti nella classifica globale che ci vede già inghiottiti tra le squadre che attualmente dovranno fare i play off.

lunedì 21 ottobre 2024

Terrifier (2016)


Regia: Damien Leone
Anno: 2016
Titolo originale:Terrifier
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (5.6)
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In certi ambienti alcuni film prendono una risonanza molto alta. Il caso di Terrifier in lingua italiana è dovuto soprattutto al fatto della scarsissima reperibilità in formato fisico (e della presenza invece, facilmente acquistabili, delle versioni relative al suo sequel) e della mancanza in streaming (legali) di questo prodotto. Finalmente Prime Video lo ha messo a disposizione gratuitamente e non ho potuto mancare all'appuntamento. Non si sa mai che poi lo tolgano. Non è niente di che, ma lo si guarda davvero bene: uno slasher di altri tempi, ma in chiave più moderna. Storia semplicissima e basilare, a tratti innocente e stupida, ma non manca assolutamente mai la violenza (sebbene poco credibile) ed il lavoro relativo a trucchi e costumi è ben fatto. L'utilizzo di un clown che terrorizza non è certo una novità e anche se il low budget non dovrebbe aiutare, il risultato non è affatto male. Il look è indovinato, la mancanza di parola e gli atteggiamenti da mimo, pure. Regia, scenografia e sceneggiatura immettono un senso di agio nel portare sul grande schermo questo personaggio che, anche se ti fa dormire la notte, resta terrificante. E' violento senza senso e senza che lo spettatore possa capirne di più: e così e basta, più che sufficiente a fartelo apprezzare. Siamo vicini ad Halloween e saranno molti i costumi dedicati ad Art The Clown, qui interpretato da David Howard Thornton e non più da Mike Giannelli come nei cortometraggi in cui è nato.

sabato 19 ottobre 2024

Juventus 1 - Lazio 0

 
Torniamo alla vittoria in campionato e con un corto moso mottiano ci portiamo a casa i tre punti. partita assolutamente non brillante nonostante giochiamo un tempo e mezzo in superiorità numerica. Mancano gli attori però in questa partita e sono ancora evidenti i limiti personali di alcune figure che dovrebbero far girare palla o saltare l'umo ed infine concludere. Non farò i nomi perchè voglio rispettare i nostri uomini sapendo che sono tutti professionisti giovani che vogliono quanto me la vittoria e far bene in ogni competizione, ma penso che sia arrivato anche il momento di alzare la testa e prendersi le proprie responsibilità. Giocare sia in collettivo che in maniera individuale sono aspetti fondamentali per andare avanti e vincere. Nonostante i molti problemi e le migliorie da fare sono comunque entusiasta delle idee (la maggior parte irrealizzate) di fondo e soprattutto dei risultati che finora hanno permesso alla Juventus di stare in alto in entrambe le classifiche, quella italiana e quella europea. Avanti così.

Alta Fedeltà (2000)


Regia: Stephen Frears
Anno: 2000
Titolo originale: High Fidelity 
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.4)
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Film: 
"Alta Fedeltà," adattamento cinematografico del romanzo di Nick Hornby, è un film del 2000 diretto da Stephen Frears. Racconta la storia di Rob Gordon (interpretato da John Cusack), un disilluso proprietario di un negozio di dischi con una passione per la musica e una vita amorosa caotica. La trama si sviluppa seguendo Rob mentre riflette sulle sue relazioni passate, cercando di capire dove ha sbagliato e come può migliorare. Il film è un affascinante viaggio attraverso il mondo interiore di un uomo che cerca di trovare il senso della vita e dell'amore, il tutto narrato con un tocco di umorismo e malinconia. Cusack è perfetto nel ruolo, con una performance che combina vulnerabilità e ironia. Jack Black, nel ruolo di Barry, il dipendente eccentrico e appassionato di musica, aggiunge un'energia vivace e caotica, rubando spesso la scena con il suo carisma e le sue battute taglienti. La chimica tra il cast è palpabile e rende la dinamica del negozio di dischi estremamente convincente. La colonna sonora è un altro punto forte del film, con una selezione di brani che riflettono perfettamente le emozioni e i temi esplorati. La musica non è solo un contorno, ma un elemento centrale che accompagna e arricchisce la narrazione. "Alta Fedeltà" è un film che parla a chiunque abbia mai amato la musica e si sia interrogato sulle proprie scelte di vita e di cuore. Con la sua miscela di commedia, dramma e romanticismo, offre uno sguardo sincero e autentico sulle complessità delle relazioni umane e sul potere della musica come colonna sonora delle nostre vite. In sintesi, un film da non perdere per gli amanti della musica e del cinema di qualità.
 
Edizione: DVD
Edizione molto rara in DVD di questo film con traccia italiana in multicanale e flyer che riproduce l'artwork della copertina al suo interno. Gli extra:
  • Trailer
  • 10 spezzini di interviste
  • 8 scene eliminate
     
 

Megalopolis (2024)


Regia: Francis Ford Coppola
Anno: 2024
Titolo originale: Megalopolis 
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (5.0)
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Leggo e sento dire che Megalopolis, ultimo lavoro di Coppola, è uno di quei film che o lo si ama o lo si odia. Potevo essere d'accordo? Ovviamente no. Oggettivamente è un polpettone kitsch con svisionate assurde e decisamente folle che racconta una favola moderna prendendo a mani basse dal vecchio. Però vale la pena di andare a Livorno con i Mini Fisto guys a vederselo al The Space con poltroncine ultra comode e spaziose, nonostante deviazioni e code per l'esondazione del Cecina. Perchè il film, con tutta la sua complessità e le sue metafore, presenta una trama basilare e semplice, una metafora fiabesca di stampo ottimista ed utopico, ha un impatto tecnico e visivo davvero grandioso. Non è semplice stare a seguire i pipponi dialogati con decine di rimandi e citazioni ed intrattenersi nelle assurdità visionarie e palesemente pompate dalla fotografica e dalla scenografia, ma al tempo stesso ne resti affascinato. Megalopolis è il delirio anarchico (commercialmente parlando) di un colosso che vuole portare sul grande schermo un suo sogno, e proprio come un sogno, riesce a presentarci scene oniriche e surreali senza alcun compromesso. Voleva ciò che ha girato e lo ha fatto, di tasca propria, con un cast eccezionale, sempre ben inserito nella parte, che si tratti di ammirarlo durante gli esagerati dialoghi assurdi difficilmente da inquadrare in un contesto di trama, o che si tratti di ammirarne l'espressività sofferta nelle numerose scene iconiche. La storia si sviluppa con più personaggi che metaforicamente portano alla creazione di un'Utopia, spesso osteggiata dai poteri politici e conservatori, dal popolo debole ed affamato che non comprende la sofferenza della rinuncia per un bene inconcepibilmente più Alto, dal mero Denaro che deve essere versato in maniera altruistica per poter foraggiare il sogno visionario di una città adatta a tutti e dai millantatori e fomentatori che aizzano le masse solo per un proprio tornaconto. Il tutto in una visione che danza tra la fantascienza ucronistica di New Rome e quella fantastica in cui l'architetto ed artista innovativo ha il dono di fermare il tempo con lo schiocco delle dita, con richiami al passato dell'antica Roma ed al presente capitalista americano. Tanti, forse troppi elementi, buttati nel mixer caotico che li amalgama alle immagini spettacolari e variopinte, alle musiche ed alle danze estremamente kitsch, alle scenografie da kolossal anni settanta impreziosite dal lavoro del digitale. Un mescolone assurdo che tutto sommato è più complicato da descrivere e da guardare che da comprendere una volta terminata la pellicola. Megalopolis è comunque un film megalomane che dà sfogo alle bizze senili di un regista geniale. Lo riguarderei a breve? No. Entusiasta di averlo visto? Sì. Il caso è chiuso.

giovedì 17 ottobre 2024

Crimes Of The Future (2022)


Regia: David Cronenberg
Anno: 2022
Titolo originale:  Crimes Of The Future
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (5.8)
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Film:
Grottesco, spoglio, perverso: Cronenberg torna al cinema (due anni fa, dopo otto anni di assenza) con una spavalda ed alienante metafora artistico sociale scritta nel 1996 e che guarda al futuro con una sguardo attento che sembra provenire dal passato. Infatti, al di là della fotografia, dei costumi e degli effetti speciali, timidamente più moderni ed all'avanguardia non si perde assolutamente niente di ciò che è sempre stato caro al regista con l'evoluzione degli istinti primordiali e la ricerca spasmodica della carne ferita e mutilata, rasentando il feticismo per lo strazio. Cronenberg esplora, studia, trascrive su pellicola tali istinti che si tramutano in orge criminali della bestialità artistica. Come film può piacere, può essere schifato, ma è indubbio il racconto ai limiti del satirico e della parodia che affronta l'evoluzione umana. Audace nella rappresentazione (esplicitamente artistica anche all'interno della pellicola) della metamorfosi degli organi, in un viaggio surreale ed inquietante. Una sfida senz'altro vinta che riporta un maestro del passato in auge. Curiosamente nel 1970 sempre Crononeberg ha scritto e diretto un film con il medesimo titolo di cui questo non è assolutamente un remake, un roboot o vi è in qualche modo collegato.

Edizione: 4K + bluray
Bellissima edizione della Midnight Facrory con cartoncino rigido nero e amaray nera al suo interno. Sono contenuti due dischi, uno per la versione in 4K e l'altro per quella standard bluray. Traccia italiana in DTS HD Master Audio in multicanale, due cartoline da collezione, il booklet a colori di 18 pagine ed i seguenti extra:
  • Intervista a Cronenberg (9 minuti)
  • Intervista a Mortensen (14 minuti)
  • Dietro le quinte (5 minuti)

mercoledì 16 ottobre 2024

Dmitry Glukhovsky - Metro 2035



 
Autore: Dmitry Glukhovsky
Anno: 2015
Titolo originale: Metrò 2035 (Метро́ 2035)
Voto e recensione: 3/5
Pagine: 560
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Trama del libro e quarta di copertina:
 Da quando una guerra nucleare ha devastato la terra, gli ultimi moscoviti hanno cercato di sopravvivere costruendo una nuova civiltà nelle profondità della vecchia rete della metropolitana. Questa presunta sicurezza, però, si dimostra presto ingannevole: infatti, due anni dopo essere stati salvati da Artyom, gli abitanti sono minacciati da epidemie che mettono a rischio l'approvvigionamento di cibo e da conflitti ideologici sempre più gravi. L'unica salvezza pare risiedere in un ritorno in superficie: ma questo è ancora possibile? Contro ogni logica, Artyom tenta un viaggio senza speranza apparente verso un mondo il cui silenzio misterioso nasconde un terribile segreto…
 
Commento personale e recensione: 
Già il fatto che il protagonista sia nuovamente Artyom me l'ha fatta prendere meglio. E questo dovrebbe bastare, per il capitolo finale e conclusivo della trilogia Metro. Probabilmente è il più differente della sega, si distacca un po' dagli altri due e si concentra sulla crescita (già avvenuta) dei personaggi, in lungo viaggio introspettivo e psicologico che ribalta più situazioni già viste e vissute in passato. Altra cosa non di poco conto è il ritrovare i vecchi personaggi di 2034 e 2033 con l'aggiunta di altri, in un tripudio di nuove avventure che si fonderanno in una soltanto. Ovviamente adesso la parte distopica, in cui la realtà e le verità vengono celate, è ancora più forte ed a me ste cose gasano abbastanza. Leggerle ovviamente, in una sorta di piccolo autolesionismo, visto che fanno rabbia soprattutto se vi si vede una certa relazione con i giorni di oggi. Belle anche le scene all'esterno che non sono state certo poche in questo romanzo che, tolta la spinta di originalità del primo, è probabilmente il migliore della trilogia.

Attrazione Fatale (1987)


Regia: Adrian Lyne
Anno: 1987
Titolo originale: Fatal Attraction
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.9)
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Film:
Nonostante Attrazione Fatale sia e sia stato un thriller di culto degli anni ottanta, di cui si è molto parlato e che presenta situazioni iconiche come il volto indimenticabile di Glenn Close ed addirittura lo sdoganamento nel mondo delle citazioni di bunny boiler per indicare  un tipo di vendetta violenta nei confronti del partner, non lo avevo ancora visto. Eppure è un thriller psicologico  che travolge chiunque lo veda per la prima volta, anche se a distanza di anni dalla sua uscita. Diretto da Adrian Lyne, racconta la storia di Dan Gallagher, interpretato da Michael Douglas, che si trova impantanato in una relazione extraconiugale con Alex Forrest, una Glenn Close straordinariamente intensa. Fin dal primo momento, il film cattura con un ritmo incalzante e una tensione palpabile. Le dinamiche tra Dan e Alex si sviluppano in modo convincente, mostrando come una decisione impulsiva possa avere conseguenze devastanti. Il personaggio di Alex, in particolare, resta impresso per la sua complessità; la sua discesa nella follia è resa in modo talmente realistico da far rabbrividire. Le scene chiave, come quella della famosa "bollitura del coniglio", sono talmente iconiche da essere diventate parte della cultura popolare. Ma ciò che colpisce maggiormente è come il film esplori temi di infedeltà, ossessione e vendetta senza mai diventare banale. La colonna sonora di Maurice Jarre aggiunge un ulteriore strato di tensione, accompagnando lo spettatore in un viaggio emotivo che lascia col fiato sospeso fino all'ultimo minuto. In conclusione, "Attrazione fatale" non è solo un film avvincente, ma un'esperienza che lascia il segno e continua a far riflettere anche dopo i titoli di coda. Un capolavoro del suo genere che merita di essere visto, anche se a distanza di decenni dalla sua uscita infilando nel cinema il concetto di stalker impersonato da una donna, il che non è proprio banale.

Edizione: bluray
Versione abbastanza misera con video accettabile, traccia italiana in stereo e nessun extra.

lunedì 14 ottobre 2024

Lo Strangolatore Di Boston (2023)


Regia: Matt Ruskin
Anno: 2023
Titolo originale: Boston Strangler
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.5)
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Spesso lamento il fatto che il cinema odierno fatica un po' ad essere originale e ci propone sequel, reboot, remake a non finire. Riguarda, per fortuna, alcuni generi soltanto e non colpisce tutto, quindi sono dell'idea che ci si possa basare, in mancanza di idee per nuove sceneggiature e soggetti, su migliaia e migliaia di romanza o racconti ancora sfortunatamente non trasposti, o anche su avvenimenti reali da prendere come spunto. Lo Strangolatore Di Boston ha scelto questa seconda via, eppure quanti film abbiamo già visto con questo format in cui il giornalista o l'outsider di turno (meglio se donna) anticipa le forze dell'ordine su indagini di un certo rilievo? Diciamo che buona fetta del mondo del thriller e del poliziesco seguono una rotta già giudicata vincente che piace al pubblico. Anche in questo caso infatti è così, il film prende, lo si segue, ma per quanto mi riguarda risulta tutto già visto, enormemente scontato nella procedura ed a tratti quindi anche noioso. Senza contare poi che determinate "scoperte" investigative sono al tempo stesso frettolose e non raccontate in maniera cristallina dandomi un senso di confusione e disordine. Tralasciando questi due aspetti comunque, come dicevo, l'ambientazione riesce a catturare l'attenzione e ho trovato non affatto male la prova (ed il look) di Keira Knightley, protagonista assoluta del film.

domenica 13 ottobre 2024

Giglio #2: Castello, Punta di Capel Rosso e Cannelle

 
Dopo un'accesa notte in cui strani rumori (anche musicali e ben coordinati) creati con i miei compagni di stanza Leonardo e Marco, ci svegliamo tutti abbastanza presto così da godere dell'alba dal terrazzo della nostra suite all'Hotel Saraceno. Carichi di questa bella visione e dopo aver fatto colazione, partiamo belli carichi e dopo aver raggiunto Castello iniziamo a dirigerci verso il sud dell'isola, la sua parte più selvaggia ed a mio avviso più intrigante. Il meteo ci riserva alcune nuvole mattutine che, nonostante ci impediscano di apprezzare il panorama dal Poggio della Pagana, ci proteggono dal sole caldo di settembre ottobre. Puntiamo adesso all'estremità del Giglio ovvero Punta di Capel Rosso, con il suo suggestivo faro, senza scordare un'interessante mini lezione da parte di Silvia sui vigneti autoctoni che si trovano (e soprattutto si trovavano) in questa parte dell'isola più calda ed esposta a sud. Sosta e bagno per i più temerari e ripartenza a ritroso per mettere centinaia di metri di dislivello positivo nelle nostre statistiche e quindi virare ad est per raggiungere, questa volta dopo un'impervia e lunga discesa, la spiaggia delle Cannelle per il definitivo ultimo bagno della stagione (forse). Tornati a Giglio Porto c'è anche spazio per un'altra lezione sui vini, questa volta con assaggi di ansonica del territorio, veramente molto graditi.

Album fotografico Giglio #2

Giglio #1: Porto, Castello e Campese

 

Scrivo veloce perché siamo tornati adesso in camera, perché il trekking non giornaliero non bastava, quindi abbiamo fatto pure serata con tanti di balli di massa. E, dicevo, i miei compagni di stanza vogliono dormire, così ecco un breve resoconto prima di abbuiare la camera. Partenza da Giglio Porto per salire con direttissima che mi spezza in due la voglia di vivere, verso Castello. Qui giriamo per il borgo ed apprendiamo varie curiosità grazie anche ad una partecipante autoctona. Poi proseguiamo per tutta la parte nord fino a Cala Monella per il bagno ed il pranzo e riprendiamo con saliscendi verso Campese passando per Punta di Caramba e poi toccando anche l'estrema punte per il faraglione. Sembra finita, ma non lo è assolutamente, così una volta fatto aperitivo e tornati a Giglio Porto, ci sistemiamo in camera e ceniamo per poi uscire e conquistare l'isola.

venerdì 11 ottobre 2024

LKOUY Powerbank 150000 mAh

 
Il vecchio powerbank che utilizzavo, compagno di mille avventure, escursioni e gite varie ha iniziato a perdere colpi questa estate in Polonia. Inizialmente ci metteva una vita a essere ricaricato, poi dopo qualche settimana ha pure cominciato a caricare in maniera altrettanto lenta. Così era arrivato il momento di sostituirlo, e scegliendo in base alle caratteristiche di leggerezza, compattezza e versatilità oltre che di capienza della batteria, sono incappato in questo LKOUY Powerbank 150000 mAh. Marca sconosciuta, almeno per me, ma con un prezzo davvero abbordabile viste le caratteristiche. Ecco qui, nello specifico di cosa si tratta:
  • Ricarica super veloce da 22,5 W: prova una velocità senza precedenti con la nostra Power Bank grazie alla tecnologia di ricarica rapida PD da 22,5 W. La velocità di ricarica è tre volte più veloce rispetto ai caricabatterie tradizionali. Carica il tuo dispositivo dallo 0% al 50% in soli 30 minuti e sarai pronto per essere utilizzato in qualsiasi momento e ovunque.
  • Design compatto ultra sottile: la nostra power bank non è solo ultra sottile e compatta, ma anche leggerissima da una piuma, con un peso di soli 170 g. Con dimensioni di 10,6 x 6,86 x 1,6 cm, si adatta comodamente al palmo della mano ed è perfetto per i viaggi. Si può facilmente riporre in borsa senza occupare molto spazio o peso. Puoi ricaricare rapidamente il tuo telefono in qualsiasi momento!
  • Carica 3 dispositivi contemporaneamente: questa power bank dispone di 1 porta USB e 2 porte di tipo C che lo rendono perfetto per condividere con la famiglia e gli amici. Non importa se si desidera caricare telefoni cellulari, cuffie o tablet, questa power bank è potente e versatile, in modo da rimanere sempre connessi.
  • Sicuro e protetto: la nostra power bank è dotata di una batteria ai polimeri di litio di alta qualità, che protegge il telefono da sovraccarico, sovracorrente, sovratensione, cortocircuito e scarica profonda. Il supporto per i protocolli PD3.0/QC3.0/AFC/FCP è appositamente progettato per diversi dispositivi elettronici per garantire la massima sicurezza e qualità del prodotto.
  • Elegante display a LED: Rimani informato con lo schermo LCD intelligente della nostra power bank. Basta monitorare il livello attuale della batteria e lo stato di accensione/uscita, eliminare le congetture e sapere sempre quando è il momento di ricaricare. Allo stesso tempo forniamo anche una garanzia post-vendita di 1 anno.  
  • martedì 8 ottobre 2024

    Inside Out 2 (2024)

    The emotions are crowded together in a tight space.
    Regia: Kelsey Mann
    Anno: 2024
    Titolo originale: Inside Out 2
    Voto e recensione: 6/10
    Pagina di IMDB (7.6)
    Pagina di I Check Movies
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    Mi piacerebbe davvero poter tessere soltanto lodi per questo film d'animazione, ma parto un po' prevenuto non considerando il bisogno di fare un sequel dell'originale.  Certo, la curiosità non manca, ma non lo considero affatto tra quelli attesi maggiormente, sebbene tra le decine di sequel fatti che si trovano in circolazione, questo ha un senso logico. La protagonista è sempre Riley, questa volta cresciuta con ben 13 anni sul groppone, e così alle vecchie conoscenze apprezzate in passato si aggiungono nuove emozioni e stati d'animo, prima tra tutte Ansia. Un po' troppo presente dal mio punto di vista, ma la trama da qualche parte deve pur picchiare. Le sfide dell'adolescenza d'altra parte aumentano e bisogna mettersi in gioco su più campi, siano essi quelli da hokey o quelli relativi alle amicizie. Abbiamo anche l'introduzione di Noia, Imbarazzo ed Invidia, abbastanza inutili però nell'evolversi della trama, anche se un piccolo spazio viene ritagliato per tutti. Gli sceneggiatori della Pixar riescono a gestire diversi temi complessi come l'autodeterminazione e la crescita personale, anche grazie alla rappresentazione grafica che come mi potevo aspettare resta su livelli molto alti. Di sicuro riesce ad intrattenere un pubblico vasto composto da persone di ogni età grazie a momenti divertenti o riflessioni più profonde e non scontate. Emozionante sì, ma con meno novità rispetto all'uscita del primo film.

    lunedì 7 ottobre 2024

    Juventus 1 - Cagliari 1

     
    Con un po' di differita eccomi a parlare nuovamente di Juventus: il campionato lo seguo, ma con un po' di difficoltà per colpa di questi orari spezzatino. Comunque giochiamo in casa con il Cagliari, tutt'altro che irresistibile, quindi un pareggio è decisamente stretto e da non firmare, almeno sulla carta. Difficile trovare aspetti positivi, sia nel gioco che nel risultato, soprattutto dopo una grandiosa partita di Champions come quella giocata contro il Lipsia. Però appunto qualche scusante e qualche motivazione possono venire utilizzate con tutta la calma del caso. Tanto per cominciare la difesa è senza Bremer, e purtroppo sarà così per tutto il campionato. Ad affiancare Vlahovic manca Gonzales, anche se dobbiamo dire che le riserve in ogni caso mi piacciono e non sono mai state un problema per Motta. Evidentemente dopo una parta in Coppa però non siamo ancora preparati con la testa ad affrontare squadre differenti che possono anche chiudersi maggiormente e fare un tipo di gioco diverso. La cosa importate in questi casi è riuscire a chiudere immediatamente la partita e sfruttare ogni occasione che si presenta. Cosa purtroppo non avvenuta. Adesso c'è nuovamente la pausa nazionali e speriamo, oltre che a non avere nessun infortunato, che il tempo serva anche a migliorare la gestione di determinate situazioni. Vista la classifica e le prossime gare, sono molto fiducioso.

    domenica 6 ottobre 2024

    Cinque Terre #2: da Vernazza a Riomaggiore

     
    Secondo ed ultimo giorno di cammino. Il meteo è cambiato improvvisamente, quindi abbiamo deciso di partire presto per anticipare la perturbazione su alcuni tratti, essendo oggi un'escursione con dislivelli impegnativi in salita ed in discesa, di oltre mille metri in meno di quindici chilometri. E qui la modalità scalini e gradoni è sempre su ON fisso. Nonostante questo prendiamo alcuni acquazzoni di pochi minuti, che non ci impediscono di tenere un passo sostenuto nonostante le numerose pause. Arriviamo a Corniglia per colazione e da qui in poi effettivamente schiviamo la pioggia per quasi la totalità del percorso. Visita a paese e ripartiamo alla volta di Volastra con la salita più lunga della giornata per poi scendere fino a Manarola. Il sentiero, seppur bagnato, non è in condizioni critiche anche se c'è da fare attenzione. Dopo un buon pranzetto su panchina si riprende con la salita più ripida ed impegnativa per salire sul colle che sovrasta Riomaggiore. C'è comunque anche chi la fa in ciabatte (davvero), con camicia (ci può stare) e bottiglia di vino in mano (tenuto d'occhio, mai caduta). La discesa per Riomaggiore mette alla prova le ginocchia, ma ce la caviamo egregiamente. Adesso siamo in attesa già a La Spezia per il treno verso casa. È ancora lunga, ma bellissime giornate.

    sabato 5 ottobre 2024

    Cinque Terre #1: da Levanto a Vernazza

     
    Oggi, approfittando anche del bellissimo meteo che spazia da queste parti, prendiamo il primo treno disponibile ed arriviamo a Levanto. Questo paese non fa parte delle Cinque Terre, ma essendo il primo al loro nord e ben collegato dalla sentieristica è irrinunciabile. Allunghiamo quindi la tratta e dopo una bella salita continua giungiamo a San Antonio al Mesco da cui dominiamo i piccoli paesi che via via raggiungeremo tra oggi e domani. La prima, lunga ed impertinente discesa infatti ci porta a Monterosso dove con calma ci aspetta una focaccia ligure con pesto, per poi ripartire ed entrare (con biglietto) all'interno del Parco Nazionale. Scale e scalini da venire a noia, ma anche tantissimi scorci da conquistare con turisti di ogni parte del mondo. Arriviamo abbondantemente prima del tempo previsto a Vernazza così sempre con calma visitiamo ogni viuzza e pertugio del paese ed il Castello Doria. Questa sera il tramonto è ben visibile all'orizzonte, variopinto e con mille teste ad osservarlo in trance. Per concludere cena in osteria con trofie al pesto, scampi, canesce e Sciacchetrà.

    venerdì 4 ottobre 2024

    Cinque Terre #0: arrivo a Vernazza

     
    Altra uscita alle Cinque Terre, posti magnifici che non ti stancano (emotivamente) mai. Soprattutto se fatti fuori stagione o quasi. Pomeriggio utilizzato come avvicinamento per raggiungere Vernazza. Useremo il piccolo borgo sul mare come campo base per i prossimi trekking che ci vedranno partire domani mattina alla volta di Levanto per iniziare l'escursione verso sud e tornare nuovamente qui. La domenica partiremo invece direttamente da Vernazza per concludere a Riomaggiore. L'idea è quindi quella di farle tutte e cinque con l'aggiunta di Levanto e toccare ogni borgo durante il saliscendi verso sud. L'arrivo nel tardo pomeriggio è stato ottimo con un cielo sporcato positivamente da nuvole lontane all'orizzonte, che rendono il quadro con all'interno Vernazza ancora più interessante. Godetevi anche voi questi scorci attraverso le mie foto:

    giovedì 3 ottobre 2024

    Avatar - La Via Dell'Acqua (2022)


    Regia. James Cameron
    Anno: 2022
    Titolo originale: Avatar: The Way Of Water
    Voto e recensione: 7/10
    Pagina di IMDB (7.5)
    Pagina di I Check Movies
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    Il primo Avatar ha avuto una risonanza pazzesca e sono tra quelli rimasti davvero entusiasti. Questo già annunciato secondo capitolo, tra ritardi ed interesse che è calato, è forse venuto fuori un po' in sordina ed anche io sono certo corso a guardarlo. Del resto lo si sa: è un sequel... E di fatto non ha raggiunto l'epicità tecnica e fotografica del primo che poteva risultare come una sorta di novità per l'epoca, anche se oggettivamente moltissime scene, soprattutto le subacquee, sono di una qualità eccelsa e superiore al suo predecessore. Cameron ha alzato ancora l'asticella riguardante la qualità. Nonostante l'esperienza cinematografica del ritorno su Pandora meriti la visione sul grande schermo, io questa volta non ho optato neanche per il supporto fisico, ma mi sono goduto ugualmente la visione con lo streaming di Disney+ e sono riuscito a carpire ugualmente i dettagli tecnici che stanno veramente un gradino sopra a tutto il resto, sebbene certe volte con un HDR così pompato credevo di stare all'interno di un gioco con realtà aumentata. Immagino che goduria poterlo ammirare in 3D con un'esperienza immersiva senza pari, ma mi accontento di ciò che ho essendo comunque un "hater" di tale formato (non nel caso di Avatar ovviamente). La fotografia è spettacolare, con colori vividi e una cura dei dettagli che rende ogni inquadratura un’opera d’arte. Il design delle creature marine e degli ambienti è innovativo e affascinante Dal punto di vista della trama anche questa volta il soggetto punta su di un racconto semplice, in questo caso forse anche troppo, e secondo me il punto di debolezza dell'intera pellicola che dura oltre tre ore, ma non riesce ad essere esaltante se non dal punto di vista visivo. La storia riprende con Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) che, dopo aver sconfitto gli umani nel primo film, vivono in pace con la loro famiglia. Tuttavia, la tranquillità è interrotta dal ritorno degli “uomini del cielo”, pronti a riprendere lo sfruttamento di Pandora. La famiglia Sully è costretta a cercare rifugio presso i Metkayina, una tribù di Na’vi che vive in simbiosi con l’ambiente marino. I cattivi gli danno la caccia ed inziiano vari scontri un po' in stile far west degli ultimi anni. Inutile star a dire chi vince: ecco questa sensazione è troppo presente per tutta la trama che non crea nessuna paura o titubanza nello spettatore. Nel complesso però potente anche se forse in un paio di ore si poteva racchiudere il tutto e renderlo ugualmente grandioso.

    mercoledì 2 ottobre 2024

    Lipsia 2 - Juventus 3

     
    Torna la Champions e siamo contro il Lipsia, seconda nel campionato tedesco con solo due reti subite e squadra di prima fascia che dobbiamo affrontare a testa alta. Il primo tempo però non inizia affatto bene con infortunio di Bremer dopo appena 4 minuti e quello di Nico Gonzalez al decimo. La Juventus però fraseggia con la determinazione di voler fare la partita anche se non affonda mai come dovrebbe o potrebbe. Manca sempre qualcosa nella finalizzazione per consentirci di essere veramente pericolosi. Nonostante il controllo della gara, subiamo rete in contropiede dopo una nostra azione potenzialmente pericolosa. Manca un arrembaggio sostanzioso nel finale del primo tempo, che avrebbe potuto portare almeno a qualche tiro pericoloso. Nella ripresa partiamo forte, la voglia di pareggiare è molto forte, prima colpiamo un palo e poche azioni dopo arriva la rete di Dusan. Purtroppo però in una manciata di minuti accadono una serie di avvenimenti negativi. Koop viene fermato in volata per fallo inesistente dal guardialinee, poco dopo Di Gregorio esce fuori area ed il VAR segnala un suo tocco di mano: espulsione e punizione. Entrano Luiz e Perin, escono Yildis e Savona, oltre ovviamente a Di Gregorio. Sulla punizione interviene nuovamente il VAR per un tocco di mano, questa volta in area. E' rigore ed il Lipsia passa immeritatamente in vantaggio. Ma è ancora la Juventus a mettere le ali e nonostante l'inferiorità numerica, crea gioco e confeziona due teti bellissime. La prima con la firma di Vlahovic, la seconda una prodezza di Conceicao. Ovviamente nei venti muniti finali (compresi i dieci di recupero) è sofferenza pura con i tedeschi che provano a pareggiare in ogni modo. Sappiamo però anche difenderci, e portiamo a casa altri tre punti importanti e preziosi. La Juve c'è, la Juve è tornata, la Juve altra cosa rispetto a quella vista negli anni passati.

    martedì 1 ottobre 2024

    Only Murders In The Building [Stagione 1[


    Anno: 2021
    Titolo originale: Only Murders In The Building
    Numero episodi: 10
    Stagione: 1
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    Me ne consigliò molto tempo fa il buon gettons, che ha gusti un po' particolari per non dire strambi, anche se certe volte ci azzecca. Così provai la prima puntata, ma fu abbastanza deludente, tanto che lasciai perdere per proseguire su altri lidi. Successivamente, anche Funflus me ne consigliò.. E non mi fido troppo neanche del suo gusto, ma facendo zapping su Disny+ (che ho gratis per un po' tempo) una delle poche serie che sembravano interessanti era questa, così ho dato una seconda possibilità e mi son guardato tutti gli episodi della prima stagione.  Alla fine non mi è piaciuto, ma neanche è poi così male da non dargli una possibilità. Diciamo che deve piacere il genere di commedia sottile (sic) e leggera su di un thriller che va avanti puntata dopo puntata con nuovi indizi da sezionare per scoprire chi è l'omicida di un delitto rocambolesco. Ogni episodio inserisce nuovi personaggi e nuovi indiziati in maniera abbastanza forzata o casuale, ma si riesce a seguire abbastanza bene. Almeno non è noioso. I personaggi a me non stanno molto simpatici, soprattutto i due vecchietti (Steve Martin e Martun Short), molto meglio Selena Gomez proprio come personaggio, più vivo e ovviamente attraente. Si gioca abbastanza sul concetto di podcast che ovviamente è arrivato anche da noi, da molti anni, ma non è che poi abbia così sfondato, quindi anche il sistema del racconto è un po' più debole rispetto ad esempio per il pubblico anglosassone. Sta uscendo la quarta stagione, ma vediamo se proseguirà con la seconda.