martedì 29 ottobre 2024

Demolite le ciminiere di Tor del Sale

 
Un tempo, quando si tornava a casa da una lunga o breve gita fuori porta, potevi far leva su alcuni punti saldi come quel paio di gradi in più (percepiti, ma forse non reali) dovuti dall'altoforno in funzione, o a quell'odore più acre che ti dava il benvenuto assieme a qualche nuvola artificiale in cielo, ma anche e soprattutto sulle due torri ciminiere della ormai ex centrale di Torre del Sale. Un paesaggio decisamente caratteristico visibile in tutto il Golfo di Follonica, ma ovviamente anche dalle poco più alte zone limitrofe: quei piloni bianchi e rossi, altri ben 197 metri son sempre stati lo sfondo delle nostre giornate al mare sulla costa Est. Dalla fine degli anni settanta ad oggi, giorno in cui sono state abbattute grazie a quattro forti cariche esplosive. Pochi secondi e sono scompare in una nuvola di fumo e detriti, lasciando spazio a ricordi, nostalgia ed un po' di malinconia, ma anche a nuove proposte di riqualificazione del nostro territorio che più di ogni altro ha beneficiato e sofferto per una realtà industriale che oggi non è più al passo coi tempi. Operazione perfettamente riuscita, che son riuscito a godermi da un piccolo poggetto dopo la Sedia, nel nostro amato promontorio, in quanto le strade di accesso al mare, dalla Geodetica sono state interdette per motivi di sicurezza. Un tassello importante quindi per la fase di demolizione della struttura, ormai non più attiva da oltre dieci anni e di cui erano già iniziate alcune operazioni, meno visibili e di minore impatto, ma comunque celeri. Enel, le istituzioni coinvolte in questi anni ed i privati che hanno acquistato sono riusciti quindi a mantenere la tabella di marcia, dando un bel colpo per la chiusura di un'epoca industriale che adesso dovrà e potrà reinventarsi per risultare sostenibile dal punto di vista economico, lavorativo e dell'impatto ambientale. Non mancano e non mancheranno le polemiche riguardanti la possibilità (ormai annientata) di mantenerle come opere di architettura archeologico industriale o quelle relative all'inquinamento sonoro e di disagio per la fauna della vicina Oasi del WWF, ma personalmente ritengo le bonifiche di questo tipo e le possibili riqualificazioni di aree abbandonate ed inquinate. Sono fiducioso.


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