mercoledì 16 ottobre 2024

Dmitry Glukhovsky - Metro 2035



 
Autore: Dmitry Glukhovsky
Anno: 2015
Titolo originale: Metrò 2035 (Метро́ 2035)
Voto e recensione: 3/5
Pagine: 560
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Trama del libro e quarta di copertina:
 Da quando una guerra nucleare ha devastato la terra, gli ultimi moscoviti hanno cercato di sopravvivere costruendo una nuova civiltà nelle profondità della vecchia rete della metropolitana. Questa presunta sicurezza, però, si dimostra presto ingannevole: infatti, due anni dopo essere stati salvati da Artyom, gli abitanti sono minacciati da epidemie che mettono a rischio l'approvvigionamento di cibo e da conflitti ideologici sempre più gravi. L'unica salvezza pare risiedere in un ritorno in superficie: ma questo è ancora possibile? Contro ogni logica, Artyom tenta un viaggio senza speranza apparente verso un mondo il cui silenzio misterioso nasconde un terribile segreto…
 
Commento personale e recensione: 
Già il fatto che il protagonista sia nuovamente Artyom me l'ha fatta prendere meglio. E questo dovrebbe bastare, per il capitolo finale e conclusivo della trilogia Metro. Probabilmente è il più differente della sega, si distacca un po' dagli altri due e si concentra sulla crescita (già avvenuta) dei personaggi, in lungo viaggio introspettivo e psicologico che ribalta più situazioni già viste e vissute in passato. Altra cosa non di poco conto è il ritrovare i vecchi personaggi di 2034 e 2033 con l'aggiunta di altri, in un tripudio di nuove avventure che si fonderanno in una soltanto. Ovviamente adesso la parte distopica, in cui la realtà e le verità vengono celate, è ancora più forte ed a me ste cose gasano abbastanza. Leggerle ovviamente, in una sorta di piccolo autolesionismo, visto che fanno rabbia soprattutto se vi si vede una certa relazione con i giorni di oggi. Belle anche le scene all'esterno che non sono state certo poche in questo romanzo che, tolta la spinta di originalità del primo, è probabilmente il migliore della trilogia.

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