Torna la Champions e siamo contro il Lipsia, seconda nel campionato tedesco con solo due reti subite e squadra di prima fascia che dobbiamo affrontare a testa alta. Il primo tempo però non inizia affatto bene con infortunio di Bremer dopo appena 4 minuti e quello di Nico Gonzalez al decimo. La Juventus però fraseggia con la determinazione di voler fare la partita anche se non affonda mai come dovrebbe o potrebbe. Manca sempre qualcosa nella finalizzazione per consentirci di essere veramente pericolosi. Nonostante il controllo della gara, subiamo rete in contropiede dopo una nostra azione potenzialmente pericolosa. Manca un arrembaggio sostanzioso nel finale del primo tempo, che avrebbe potuto portare almeno a qualche tiro pericoloso. Nella ripresa partiamo forte, la voglia di pareggiare è molto forte, prima colpiamo un palo e poche azioni dopo arriva la rete di Dusan. Purtroppo però in una manciata di minuti accadono una serie di avvenimenti negativi. Koop viene fermato in volata per fallo inesistente dal guardialinee, poco dopo Di Gregorio esce fuori area ed il VAR segnala un suo tocco di mano: espulsione e punizione. Entrano Luiz e Perin, escono Yildis e Savona, oltre ovviamente a Di Gregorio. Sulla punizione interviene nuovamente il VAR per un tocco di mano, questa volta in area. E' rigore ed il Lipsia passa immeritatamente in vantaggio. Ma è ancora la Juventus a mettere le ali e nonostante l'inferiorità numerica, crea gioco e confeziona due teti bellissime. La prima con la firma di Vlahovic, la seconda una prodezza di Conceicao. Ovviamente nei venti muniti finali (compresi i dieci di recupero) è sofferenza pura con i tedeschi che provano a pareggiare in ogni modo. Sappiamo però anche difenderci, e portiamo a casa altri tre punti importanti e preziosi. La Juve c'è, la Juve è tornata, la Juve altra cosa rispetto a quella vista negli anni passati.
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