martedì 5 novembre 2024

Lille 1 - Juventus 1

 
Buone sensazioni, ma una sacchettata di rammarico. La Juventus, in casa del Lille,squadra di terza fascia e quarta nel campionato francese, ma con i nostri stessi punti nella nuova Champions League, gioca bene per diversi tratti della gara, ma fatica a segnare. Le due squadre si somigliano come gioco, ma è evidente fin da subito che nonostante la poca esperienza, la Juventus abbia quel qualcosina in più che le può permettere di dimostrarsi più pericolosa. Proprio nel ribaltamento di una nostra azione d'attacco ecco che in contropiede arriva la rete del vantaggio casalingo. Purtroppo la fascia sinistra sofrre più volte, sia per la bravura dei francesi, sia per un Cabal che sicuramente non è un fenomeno, neanche in velocità. Ad ogni modo una volta subito il gol si ha come l'impressione che possiamo sempre recuperarlo, non mancano le azioni pericolose e ci vengono giustamente annullati due gol per fuorigioco. Il loro portiere è inoltre determinante per salvare il risultato. La ripresa inizia a senso unico da parte nostra, ma la rete avviene, in modo speculare, con un nostro contropiede. Nella seconda parte della ripresa soffriamo maggiormente e non sento sicurezza nella fase difensiva. Nel complesso è mancato sempre l'ultimo passaggio, scarseggiata la precisione anche nelle scelte apparentemente facili. Impalpabile Koopmeiners, lento, impacciato, mai decisivo. Anche Yildiz non ha brillato, pur creando, ma da lui ci aspettiamo sempre qualcosa in più. Poi sarà, ma a me Di Gregorio non dà alcuna sicurezza, così come Gatti quando si ostina a tenere il pallone, neanche avesse i piedi di Bonucci. Un punto conquistato che nella globalità della classifica odora di due punti persi. Le prossime dobbiamo prenderne parecchi in più per non essere inghiottiti nella zona bassa dei playoff.

The War - Il Pianeta Delle Scimmie (2017)

Caesar, with a rifle and Nova behind his back, on a horse with the film's logo and "Witness the End July 14" at the bottom.
 Regia: Matt Reeves
Anno: 2017
Titolo originale: War For The Planet Of The Apes
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
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Ho ripreso in mano questa saga dopo un bel po' di tempo, e onestamente ricordo poco del reboot (?) fatto in questi ultimi anni. Diretto da Matt Reeves e uscito nel 2017, è infatti il terzo capitolo della saga prequel del celebre "Planet of the Apes." Questo film si distingue per il suo approccio maturo e riflessivo, che combina azione e profonda esplorazione psicologica. La trama segue Cesare (Andy Serkis), il leader delle scimmie geneticamente evolute, mentre cerca di proteggere il suo popolo da un esercito umano guidato dal Colonnello (Woody Harrelson), un antagonista complesso e spietato. Dopo una tragedia personale, Cesare parte per una missione di vendetta che lo porterà a confrontarsi con i suoi istinti più oscuri e la sua umanità. Uno degli aspetti più impressionanti del film è la qualità degli effetti speciali e della motion capture, che rendono le espressioni e le emozioni delle scimmie incredibilmente reali. Io da buon osservatore faccio comunque fatica a distinuere bene i volti delle varie scimmie, ma fortunatamente ognuna ha una caratteristica differente dalle altre, o addirittura fanno parte di razze (si può dire?) diverse.  La scimmia di Andy Serkis offre una performance straordinaria, capace di trasmettere una vasta gamma di emozioni attraverso il personaggio di Cesare, confermandolo uno dei pionieri della recitazione in motion capture. La regia di Matt Reeves è magistrale, con un'attenzione meticolosa ai dettagli e una capacità unica di creare scene di grande impatto visivo ed emotivo. La fotografia è altrettanto impressionante, con paesaggi mozzafiato che contribuiscono a creare un'atmosfera epica e tragica. La colonna sonora di Michael Giacchino aggiunge un ulteriore livello di profondità emotiva, con temi musicali che rispecchiano le tensioni e i dilemmi morali affrontati dai personaggi. Il film esplora temi complessi come la guerra, la vendetta, il sacrificio e la redenzione, mettendo in discussione la natura dell'umanità e cosa significhi essere civilizzati. Le dinamiche tra i personaggi sono intense e cariche di significato, rendendo "The War - Il pianeta delle scimmie" più di un semplice film d'azione, ma un'opera che invita alla riflessione. 

lunedì 4 novembre 2024

Aggiornamento Oxygenos 14.0.0.720

 
L'ultimo aggiornamento di Oxygenos di cui ho scritto era stato quello di luglio, ma nel frattempo ne ho avuto almeno un altro, probabilmente due. Nelle impostazioni avevo lasciato che venissero fatti OTA in automatico, quindi me ne son sempre accorto tardivamente e mentre ero sempre in gita. Quindi adesso siamo arrivati alla versione 14.0.0.720 ed ecco che oltre a quello sulla sicurezza arrivato ad Ottobre 2024 abbiamo alcune piccoli features, riguardanti le notifiche durante la cattura degli screenshot e la gestione degli allarmi dalla sveglia: 
 
  • Adds the feature of setting the default alarm sound in "Clock" for all alarms in a unified manner. 
  • Adds a module to Trinity Engine to optimise apps after system updates, speeding up app launches and reducing power consumption. Improves the user experience of scrolling screenshots. 
  • Notifications and Live Alerts messages won't pop up and floating windows won't be displayed when you take a scrolling screenshot. 
  • Integrates the October 2024 Android security patch to enhance system security.

domenica 3 novembre 2024

Da Chiavari a Sestri Levante + Recco

 
È domenica, giorno di festa. Così anche io mi riposo la mattina e mi sveglio con comodo. Colazione con cubo al pistacchio e caffè per poi prendere il treno che mi porterà a Chiavari. Inizia qui il mio trekking, che ricalca la tappa 9 del Sentiero Verde Azzurro, per gli amici SVA. Dopo aver attraversato il paese da nord a sud ed arrivato a Lavagna inizia la solita salita impervia, ormai marchio di fabbrica di queste zone. Arrivo a San Giulia e qui ancora una volta il panorama sulla costa, che spazia da Portofino a Sestri Levante su tutto il Golfo del Tigullio, è sensazionale. Ora è la volta della discesa, tutta d'un botto per Cavi. Adesso c'è la parte a mezza costa sul promontorio, molto panoramica in avvicinamento a Sestri Levante. Siccome son più veloce anche del mio tabellino di marcia, essendo ancora presto, aggiungo uno spin off per arrivare a Recco e pranzare con la loro specialità mondiale: la focaccia al formaggio (e cipolla). Anche qui il clima è da spiaggia, ci sposto un po' per godermi il sole di questo preoccupante novembre troppo caldo sebbene piacevole. Stavolta niente costume, quindi solo un po' di relax. Torno a Rapallo con in avvicinamento il tramonto e concludo così questi spettacolari tre giorni.

sabato 2 novembre 2024

Udinese 0 - Juventus 2

 
Si apre il caso Juventus Stadium? Perché oggi fuori casa contro una squadre che aveva più o meno i nostri stessi punti e che sta facendo parlare di sé nel campionato, abbiamo giocato decisamente meglio che in altre occasioni. Apriamo allora il caso delle piccole? Io sarei per non aprire nulla, ma sicuramente qualcuno vorrà tirare fuori questi elementi. Insensati peraltro viste le poche partite giocate finora e quindi neanche possono fare statistica. Il fatto è che la Juve si è voluta riprendere, limitando gli errori tecnici che ci sono stati nelle gare precedenti. Maggior attenzione e una spinta più concreta, non solo da parte del reparto offensivo. Stessa cosa dicasi per il pressing e per la fase difensiva. È ancora chiaro che la squadra è giovane, inesperta, in alcuni casi inadatta: questo però non significa che non sia in crescita o alla ricerca di un miglioramento continuo. E questo mi piace molto. Come il due a zero rifilato stasera. Bravi ragazzi, bravo Thiago. 

Da Camogli a Rapallo

 
Sveglia presta, d'altra parte per oggi mi son lasciato l'escursione più dura ed impegnativa che mi porta a 25 km con un bel +1200m. Pur avendo la frontale e l'ultimo tratto fuori dai sentieri non volevo rischiare così per le 7.30 inizio già il mio cammino nella già baciata dal sole Camogli. Il tragitto scelto è il non plus ultra per questa zona, interamente attraverso il Parco Regionale di Portofino tra Golfo Paradiso e quello del Tigullio. Rispetto a ieri le salite impegnative sono suddivise in due tronconi che non curo per niente, e ne vado decisamente fiero. La prima è subito da Camogli e non mancano ancora le scalinate e le mulattiere per giungere al Santuario di San Rocco. La parte più costiera e panoramica oltre che tecnica è purtroppo interdetta al pubblico quindi son costretto a deviare, allungando soprattutto il dislivello, ma diminuendo le difficoltà, passando dal vecchio semaforo con vari bunker ed avamposti militari ormai fortunatamente in disuso. Salendo in quota ho comunque la possibilità di godermi ancora di più la vista e soprattutto di segnare questa zona per un possibile ritorno. Impiego quindi qualche decina di minuti in più per raggiungere il punto focale di questa escursione ovvero l'Abbazia di San Fruttuoso, inserita in un contesto magico, da brividi, da emozioni pure. Noi membri FAI possiamo entrare gratuitamente per la visita, ma non possiamo uscire dalla porta di sicurezza perché scatta l'allerme. Da ricordare per la prossima volta. Era però la porta più vicina alla spiaggia, con acqua color smeraldo e la voglia di mettermi il costume che saggiamente ho portato per il primo bagno (caviglie e ginocchia) di novembre, mi ha distratto. Caffettino tranquillo al solicchio come il buon Tom mi ha insegnato e mi godo un po' di tempo in questo luogo spettacolare. Riprendo la salita parte II per scollinare e raggiungere la rinomata Portofino. Sono consapevole di essere a circa metà percorso totale, ma il resto non prevede nessun dislivello particolare ed è parallelo a strade trafficate ed abitato, così ne approfitto per dedicare molto tempo alla visita della località, compreso il Castello Blake. Riprendo a camminare dopo oltre un'ora ed è solo una semplice passeggiata che giunge prima a Santa Margherita Ligure ed infine a Rapallo. Siccome sono mostruosamente capace e Allegri è un disoccupato, trovo il Cafè ZiPier, un pub in cui trasmettono la Juve e me la godo vittoriosa. Cena nella trattoria tipica (dal 1907) O Bansin in cui realmente c'è gente del posto, oltre che turisti di un certo spessore come me.

Album fotografico Da Camogli a Rapallo 

venerdì 1 novembre 2024

Da Rapallo a Chiavari

Eccomi di ritorno in Liguria. Fuori stagione, anche se sembra di essere in primavera inoltrata per il caldo. I colori, un po' in ritardo rispecchiano quelli di fine estate veramente tardiva, ma non manca il foliage. Liguria dicevo, e nello specifico sono nel caratteristico e suggestivo Golfo del Tigullio, con base a Rapallo, in cui arrivo questa mattina presto. Il tempo di lasciare il grosso del mio equipaggiamento in albergo e sono pronto per partire. Direzione Chiavari passando per il Santuario di Montallegro. In pratica mi ritrovo a seguire diversi percorsi della fitta e ben curata rete sentieristica ligure seguendo proprio alcune tappe che combaciano con il Sentiero Ligure, ma più nello specifico seguo al contrario tutta la prima tappa del Cammino del Tigullio. Questa infatti parte da Chiavari ed arriva al Santuario, ma per ovvie ragioni logistiche l'ho percorsa al contrario. Non mancano gli innumerevoli scorci con vista su Rapallo e Portofino, così come un tratto sul rinomato Monte Telegrafo o il Monte Anchetta. Essendo di buon passo arrivo pure per godermi la passeggiata sul mare a Chiavari, decisamente meno affollata rispetto al periodo estivo, ma chi ha avuto l'ardire di portare costume e asciugamano se l'è goduta. Salite e discese non sono fuori controllo, ma neanche devono essere prese sottogamba: alcuni tratti sono effettivamente ripidi, e come la morfologia ligure insegna, non mancano di certo i tratti con scale e gradini e le tipiche creuze. Lecceti e castagni si alternano ed il tragitto è sempre ombreggiato: sarebbe fiabesco se non fosse per il mare dorato dal sole quasi onnipresente a vista. Da segnalare anche la bella funivia che da Rapallo sale fino al Santuario dal 1935 ad oggi. Altra cosa da dire ad alta voce è che qui i prezzi, vuoi per il periodo, vuoi perché meno rinomati (mah, siamo a Portofino) non hanno niente di scandaloso come alle cinque terre. Ci tengo a precisarlo, a partire dalla focaccia al formaggio agli aperitivi, i treni, l'albergo in pieno centro più che soddisfacente, i prodotti tipici al pesto, i souvenir, le frittella ai ceci e la farinata. Insomma qui merita un bel ritorno, nonostante sia ancora ad un terzo della Gitina.

Album fotografico Da Rapallo a Chiavari