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mercoledì 13 novembre 2024

Nightmare Before Christmas (1993)


Regia: Henry Selick 
Anno: 1993
Titolo originale: The Nightmare Before Christmas
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.9)
Pagina di I Check Movies
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Conosciuto in lingua originale anche come "Tim Burton's The Nightmare Before Christmas" è un film d'animazione del 1993, diretto da Henry Selick e basato infatti su un'idea originale di Tim Burton. Il film è realizzato in stop-motion, una tecnica di animazione che dona ai personaggi un'estetica particolare e molto riconoscibile, rendendo ogni movimento dei pupazzi incredibilmente realistico e dettagliato. Ancora oggi, per chi lo guarda per la prima volta, quest’opera rimane un’esperienza visiva affascinante e unica, immaginate cosa poteva essere nei primi anni novanta. Sebbene non facessi le corse per guardare questo genere (nei primi anni novanta inoltre abbiamo avuto moltissimi film con tecniche moderne da urlo), lo vidi con un paio di anni di ritardo e mi colpì abbastanza.
La storia ruota attorno a Jack Skeletron, il re di Halloween, che si sente annoiato e insoddisfatto dalla ripetitività della sua vita nel suo orrorifico paese. Durante un'uscita casuale, si imbatte nel magico mondo di Natale, rimanendo folgorato dalla sua atmosfera allegra e calorosa, così diversa da quella a cui era abituato. Desiderando appropriarsi di questa festività, Jack decide di "rapire il Natale", cercando di sostituire Babbo Natale e di portare lui stesso doni ai bambini. Ma la sua interpretazione del Natale risulta, ovviamente, molto più spaventosa e bizzarra. "Nightmare Before Christmas" esplora temi come l'identità e il desiderio di cambiamento. Jack è un personaggio che, pur avendo successo e ammirazione nel proprio mondo, è insoddisfatto e cerca qualcosa di diverso, rappresentando così la ricerca della propria identità e il rischio di essere attratti da ciò che sembra migliore senza comprenderne a fondo il significato. Questa metafora dell’insoddisfazione e del bisogno di reinventarsi risuona in modo universale e può essere sentita in ogni epoca, rendendo il film senza tempo.La pellicola si distingue per un'estetica gotica e uno stile che richiama l'immaginario tipico di Burton: i colori scuri, le forme sinuose e i personaggi stravaganti contribuiscono a creare un'atmosfera cupa, ma affascinante. Questo mondo così suggestivo è una vera gioia per gli occhi anche per chi, oggi, si avvicina per la prima volta a Nightmare Before Christmas, dove troverà una bellezza visiva che non è stata intaccata dal tempo. Il contrasto tra il paese di Halloween e quello di Natale è straordinario, rappresentando al meglio l’opposizione tra paura e calore, buio e luce. Un elemento fondamentale del film è la colonna sonora, composta da Danny Elfman, la quale regala ai personaggi una voce musicale che è allo stesso tempo malinconica e vivace, perfettamente in linea con l’atmosfera del film. La colonna sonora è parte integrante della narrazione, contribuendo a trasmettere le emozioni e i conflitti dei personaggi. Per quanto riguarda la versione italiana, le canzoni sono state adattate con grande attenzione e mantenendo lo spirito dell’originale. Le versioni italiane dei brani come “Questo è Halloween” (“This is Halloween”), “La città di Halloween”, e “Re del Blu Re del Mai” riflettono bene il tono inquietante e giocoso, riuscendo a conservare una resa poetica e musicale fedele al testo originale. Un merito va riconosciuto alla performance vocale dei doppiatori italiani, in particolare a Renato Zero, che presta la voce a Jack Skeletron nelle parti cantate, dando profondità e carattere al personaggio. "Nightmare Before Christmas" è un’opera che può essere apprezzata a diversi livelli. I bambini sono attratti dai personaggi fantasiosi e dall’avventura colorata, mentre gli adulti possono cogliere i messaggi più profondi riguardanti l'identità e il cambiamento. Chi lo guarda oggi per la prima volta potrebbe trovarsi immerso in un mondo gotico e bizzarro che non ha paragoni nel panorama contemporaneo dell'animazione. Il film rimane un’esperienza emotiva e visiva che non sembra mai invecchiare, continuando a parlare a nuove generazioni. La sua miscela di horror, ironia, e bellezza visiva lo rende un cult ineguagliabile, capace di evocare il fascino del Natale e di Halloween come solo un classico intramontabile sa fare.

martedì 12 novembre 2024

Il Regno Del Pianeta Delle Scimmie (2024)


Regia: Wes Ball
Anno: 2024
Titolo originale: Kingdom Of The Plaenet Of The Apes
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
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Non è brutto a prescindere, ma mi sono annoiato. Non solo per il film, quanto per la saga de Il Pianeta Delle Scimmie: non finisce mai. E visto che Cesare ormai ci aveva abbandonato, il continuo della storia ci può anche stare, ma è un po' come ripartire da zero o andare avanti per inerzia. Non che mi ci sia affezionato chissà quanto, zero fisionomista quale sono, però era indubbiamente una figura epica che in questo nuovo film manca a piè pari. Almeno come personaggio. Perchè nonostante una brevissima introduzione che mostra il suo funerale, poi balziamo in avanti di molte generazioni, un tempo in cui il nome di Cesare riecheggia tra leggende e religiosi pensieri di potere tra i primati. Insomma, se in nome di Cristo ci son state le Crociate o in nome di Maometto ci si immola in un teatro, ai tempi delle scimmie intelligenti nel nome di Cesare si tira su una dittatura militare basata sulla forza. Tale antenato tale discendente insomma. Poco importa se l'animale più evoluto è l'uomo o la scimmia: il problema sta proprio nel capire cosa si intenda per evoluto. Nonostante i dubbi e le curiosità su come sia cambiato il mondo da Cesare ad oggi, manca totalmente un personaggio a cui aggrapparsi e che ci faccia entrare in sintonia. Non lo è Noa assolutamente, come non lo è Mae. Sono personaggi che si muovono un mondo ben costruito sì, ma che fanno fatica ad attirare le simpatie del pubblico.

lunedì 11 novembre 2024

Le Mans '66 - La Grande Sfida (2019)


Regia: James Mangold
Anno: 2019
Titolo originale: Ford V Ferrari
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (8.1)
Pagina di I Check Movies
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Non essendo un appassionato di auto, questo storico e biografico film su una sfida epocale degli anni sessanta mi ha toccato davvero poco. Neanche seguo la Formula 1, pur essendo per finta un tifoso occasionale della Ferrari, senza neanche conoscere le vittorie o i suoi piloti attuali. Immaginate come sto messo con la 24h di Le Mans, gara storica e probabilmente appassionante, ma di cui il poco che so è perchè ho cercato informazioni più dettagliate mentre guardavo il film. Film che ho trovato, nella mia ignoranza sui fatti, molto romanzato, anche se poi probabilmente si basa su espedienti e situazioni leggendarie che son state raccontate e tramandate proprio in quel modo. Al di là della bellissima resa cinematografica delle gare e delle prove per le auto, ho trovato i personaggi secondari davvero poco realisti e convincenti. Quasi delle macchiette. Sia Ford, antipaticissimo, sia Ferrari, al limite del mafiosetto romagnolo con la quinta elementare, per non parlare dell'arrogante ed ottuso omino del marketing Ford. Sulla sfida, presente nel titolo italiano, ma in maniera molto più marcata in quello orinale, davvero poca roba. Peccato che non mi sia piaciuto troppo, perchè a vedere dalle altre recensioni risulta davvero avvincente. Per me uno dei tanti da popcorn. 

domenica 10 novembre 2024

Da Castelfiorentino a Certaldo

 
Dopo aver discusso con La mi' Fava la notte passa tranquillamente e riposo abbastanza bene, pronto per questa seconda parte di avventura. Oggi infatti proseguiamo il nostro cammino verso Certaldo partendo da Castelfiorentino, zaino in spalla. La prima tappa per questa via alternativa e parallela alla più rinomata Francigena è il Castello Oliveto, antico possedimento dei Pucci fiorentini, ogni parte dell'omonima azienda vinicola. Suggestivo e dominante su tutta la valle che abbiamo modo di apprezzare ed attraversare con numerosi saliscendi per i verdi colli che la circondano assieme ai più numerosi calanchi. Ammirando anche cipressi solitari e caprioli che improvvisamente ci attraversano la via, arriviamo nell'antico borgo di Certaldo (alto) in cui ha vissuto buona parte della sua vita Boccaccio. Non mancano infatti i numerosi riferimenti alla sua figura. Altra bellissima esperienza.

sabato 9 novembre 2024

Juventus 2 - Torino 0

 
Eh sì, Torino è sempre bianconera. Ennesimo derby vinto e tre punti decisivi per restare in alto in classifica. Poche storie fin da subito con un primo tempo in totale controllo e vantaggio meritato di Weah. Ripresa in cui lasciamo qualche spazio in più agli avversari che però non sono mai pericolosi, anche se c'è parvenza di un maggiore equilibrio. Basta affondare e si segna. Ci pensa ancora Weah, ma la rete viene annullata. Così nel finale ecco il gol di testa di Yildiz e tutti muti. Due reti fatte e nessuna subita. Continuiamo in questo modo #finoallafine. 

Da Empoli a Castelfiorentino

 

Avevo voglia di tornare a fare un'escursione con AltreVie, perché non sono mai banali e scontate e perché Marco è una grande guida che stimo e mi faceva piacere rivederlo. Approfitto quindi di una combo che vede la partenza da Empoli e l'arrivo a Castelfiorentino nella prima giornata, per poi proseguire fino a Certaldo l'indomani. Raggiunta Empoli in treno mi trovo in stazione con il gruppo di cui fa parte anche Cristiano, vecchia conoscenza derivata da anni di cammini. Partiamo di buon passo baciati dal sole e ci addentriamo per le campagne seguendo tracciati e sentieri che un tempo facevano parte dell'antica Via del Sale, e delle sue diramazioni, che da Volterra arrivava a Firenze. Un territorio poco considerato e conosciuto dal punto di vista escursionistico, ma che si rivela avere notevoli punti di interesse come la vecchia Villa Castellani o Monterappoli, un piccolo borgo che era sulla Via Salaiola. Colline, vigne, balze e calanchi non mancano lungo questo percorso che ci porta a Castelfiorentino. Purtroppo uno dei pochi posti dove dormire è Hotel Lami, gestito da un maleducato e truffaldino ometto che ci prova in ogni modo. Se non mi sentite più, mi ha soffocato nel sonno.

Album fotografico Da Empoli a Castelfiorentino 

venerdì 8 novembre 2024

Only Murders In The Building [Stagione 2]

 

Anno: 2022
Titolo originale: Only Murders In The Building
Numero episodi: 10
Stagione: 2
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Sapevo che questa seconda stazione di  Only Murders In The Building sarebbe stata lenta, ma è riuscita ad esserlo ancor più rispetto alla prima. Abbiamo nuovamente dieci episodi e più o meno i protagonisti sono gli stessi, almeno i principali, con qualche spazio in più per gli altri e qualcuno che ovviamente si defila. Abbiamo una serie di presunti colpi di scena nei primi nove episodi e poi la parte più interessante solo nel finale. Forzata e tirata per i capelli. Visto perchè devo finire l'abbonamento su Disney+ e non trovo altri contenuti interessanti, quindi proseguo malgrado come commedia non faccia per niente ridere e come thriller tutti noi sappiamo che fa abbastanza acqua da ogni parte. Mancando circa un mese allo scadere del mio abbonamento non sono sicuro di proseguire con la terza, onestamente non ne vedo il motivo se non quello che dieci episodi possono esser visti velocemente.

giovedì 7 novembre 2024

I Check Movies #2600


Eccoci ancora con la lista dei miei film e "checkati": ricordo intanto gli articoli precedenti (#2500, #2400, #2300, #2200, #2100, #2000, #1900 e #1800), e proseguo con questi ultimi 100 visti per vedere l'andamento degli awards. 
 
Checked: 2600 (+100)
Rank: 4104  (- 149)
Awards: 36 (-1)
 
Bronzo (-1):
  1. Bronzo su ICheckMovies 's 2010s Top 100
  2. Bronzo su ICheckMovies 's 1990s Top 100 
  3. Bronzo su Taschen's 100 All-Time Favorite Movies 
  4. Bronzo su ASC's 100 Mileston Films in Cinematography of the 20th Century 
  5. Bronzo su BBC's The 21st Centuryst's 100 Greatest Films
  6. Bronzo su Time Out's The 100 Best Thrillers 
  7. Bronzo su Rotten Tomotaoes Top 100 
  8. Bronzo su 2010s 
  9. Bronzo su FOK! top 250 
  10. Bronzo su  Total The 100 Greatest Sci-Fi Movies 
  11. Bronzo su Drama 
  12. Bronzo su Top 250  
  13. Bronzo su AFI's 100 years... 100 thrills 
  14. Bronzo su 1970s 
  15. Bronzo su AFI's 100 years... 100 movies 
  16. Bronzo su Horror 
  17. Bronzo su A.V. Club's The Best Movies of the 2000s  
  18. Bronzo su Fantasy 
  19. Bronzo su Animation 
  20. Bronzo su Commedy 
  21. Bronzo su 1980s 
  22. Bronzo su Empire's the 500 Greatest Movies of All Time 
 Argento (-1):  
  1. Argento su iCheckMovies - Most Checked
  2. Argento su MovieSense 101 
  3. Argento su 2000s 
  4. Argento su Independent 
  5. Argento su Reddit top 250 
  6. Argento su 1990s
  7. Argento su Crime 
  8. Argento su Adventure
  9. Argento su Thriller 
  10. Argento su Mystery  
  11. Argento su Empire's Greatest Sequels 
  12. Argento su Action 
Oro (+1):
  1. Oro su FilmTotaal top 100 
  2. Argento su Sci-Fi
     

Per ottenere le medaglie il funzionamento è il seguente
Bronzo: 50% dei titoli in una lista
Argento: 75% dei titoli in una lista
Oro: 90% dei titoli in una lista
Platino: 100% dei titoli in una lista
Ed è da considerare il fatto che i film inseriti nelle liste possono variare nel corso del tempo.


Poker Di Sangue (1968)


Regia: Henry Hathaway
Anno: 1968
Titolo originale: 5 Card Stud
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.4)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Non sono un grande estimatore dei western, anche se ogni tanto mi capitano tra le mani. Questo ad ogni modo vede come protagonista Dean Martin, è abbastanza audace per l'epoca e si presenta quasi come un thriller. La sceneggiatura resta comunque molto prevedibile, ma viene contro bilanciata da un ritmo accettabile e dalle classiche ben note scenografie che ci catapultano nel 1880, nel buon vecchio West. Niente di memorabile, giusto per completezza per chi è nostalgico con personaggi molto stereotipati e figure fotocopia, ma ben inserite. Da guardare con curiosità per il mix di generi e la Bibbia truccata, oltre al negozio di "barbiere" al femminile.
 
Edizione: DVD
Nonostante in giro si trovino praticamente solo edizioni editoriali, grazie a Piano 9, sono riuscito ad avere  ad un prezzo ultra abbordabile la versione vendita in DVD che è quella con artwork scuro della Paramount. Traccia italiana in stereo e nessun extra, qualità video discreta, con alcuni piccoli difetti qua e là che ben ci stanno in un film d'epoca.

Michael Ennis - La Congiura Machiavelli

 

Autore: Michael Ennis
Anno: 2012
Titolo originale: The Malice Of Fortune
Pagine: 415
Voto: 3/5
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Riassunto del libro e quarta di copertina:
Chi ha ucciso il figlio illegittimo di papa Alessandro VI? Per scoprirlo, Rodrigo Borgia invia a Imola, nelle terre del Valentino, Damiata, la bella cortigiana un tempo amante del figlio. Ma una volta arrivata in Romagna, la donna si trova di fronte a un macabro scenario: uno spietato assassino uccide e dissemina, in luoghi che sembrano studiati, parti del corpo amputate alle sue vittime. Ma cosa hanno a che fare queste donne con la morte di Juan? Quando gli omicidi cominciano a moltiplicarsi, il compito di Damiata si fa sempre più difficile e farvi fronte da sola diventa impossibile. Saranno l'ambiguo diplomatico fiorentino Niccolò Machiavelli e l'eccentrico ingegnere Leonardo da Vinci a soccorrerla nelle indagini. Machiavelli, sfruttando le sue doti di profondo conoscitore della natura umana; Leonardo, facendo affidamento sul suo rivoluzionario metodo d'osservazione scientifica. Insieme, i tre si troveranno alle prese con un mondo torbido dove vigono regole ancestrali, un labirinto di antiche superstizioni in cui anche i potenti di turno sono caduti e rimasti intrappolati. E svelare il segreto che avvolge la morte di Juan potrebbe mettere a rischio più di una vita...
 
Commento personale e recensione:
Trovo questo libro perchè capito per caso in un suggerimento da qualche parte, forse su un gruppo anobiano che non leggo più. Mi piace l'idea  di cimentarmi in un romanzo storico, che vede come protagonista il buon Niccolò Machiavelli che si confronta anche con il vecchio Leonardo da Vinci. I due lo hanno fatto realmente anche nel nostro Principato di Piombino, ma qui si trovano a ad affrontare una sorta di mistero e thriller con i presupposti davvero accattivanti. La Congiura Machiavelli infatti è un thriller storico che esplora il Rinascimento italiano, unendo personaggi reali e finzione attorno a un intrigo politico legato alla morte misteriosa di Juan Borgia, figlio del potente Papa Alessandro VI. Ennis porta i lettori in un viaggio che intreccia fatti e personaggi storici dipingendo un quadro vivace e oscuro dei Borgia e della corte pontificia del XV secolo. Il romanzo segue la cortigiana Damiata, costretta a indagare sull’omicidio del duca di Gandia per salvare suo figlio. Con il sostegno di Machiavelli e Da Vinci, Ennis costruisce un trio investigativo insolito che si muove tra intrighi, tradimenti e omicidi, dando vita a una narrazione intensa e immersiva. L’autore bilancia descrizioni dettagliate e analisi politica, mantenendo un ritmo incalzante che si adatta bene agli amanti dei thriller storici, specialmente per la vivida ambientazione nel sanguinario universo dei Borgia e le tematiche del potere e della strategia che richiamano l'opera "Il Principe" di Machiavelli​​​​. Purtroppo si rimane con poco in mano dal punto di vista investigativo: con le premesse e promesse fatte per tutto il libro pareva esserci una specie di colpo di scena incredibile, quando invece tutto risulta abbastanza scontato e mi fa restare un po' deluso. Dallo svolgimento della parte investigativa intendo. Però dal punto di vista delle descrizioni e della narrazione sono rimasto invece affascinato. 

2024 – Veneto – San Zenone degli Ezzelini – Castelfranco Veneto

A stare dietro a Funflus ed al suo blog si fa notte. Anzi, si fa inverno tra poco.  Come però da contratto riporto pari pari il suo racconto dell'ultima nostra uscita al Nord, in Veneto. 

Il buon vecchio Old si trova nei paraggi (sempre a giro pure lui) e quindi, complici anche le previsioni meteo che sconsigliano trekking e similari, decidiamo di incontrarci, con calma, sulla strada del suo ritorno. La cittadina prescelta è Castelfranco Veneto, sebbene nei dintorni, presso Maser, non possiamo lasciarci sfuggire un’altra villa palladiana, ovvero Villa Barbaro.

Per raggiungere la destinazione parto troppo in anticipo e, dopo aver ricevuto varie “infamate” riguardo l’orario d’arrivo, decido di rallentare fermandomi in varie località che incontro durante il tragitto.

Presso San Zenone degli Ezzelini cattura il mio sguardo la parrocchiale, la chiesa di San Zenone: punto di riferimento storico, artistico e religioso per la popolazione locale, fu edificata dal 1860 al 1871, per voto solenne dei parrocchiani in occasione della terribile epidemia di colera del 1855. All’interno abside, soffitto e pareti decorati dal pittore Noè Bordignon.

La mia piccola deviazione però non termina qui, perché vedendo alcuni cartelli, decido di seguire le indicazioni per il santuario di Sopracastello. Dopo alcune curve pericolose sono finalmente giunto, ma una schiera di ragazzi in preghiera mi fanno desistere dall’entrare dentro.

Questo piccolo excursus tra le campagne venete fa sì, mio malgrado, che faccia quei cinque minuti di ritardo all’appuntamento; poco male, dovrò sorbirmi un’altra risciacquata.

Arrivato e parcheggiato, incontro Old con la Susukina e siamo pronti per questa nuova gitarella insieme; anche in questo caso abbiamo le ore contate, in quanto la distanza verso casa è enorme ed è impensabile trattenerci per molto tempo.

La villa del Palladio, altro monumento Unesco da segnare, è simile a tutte le altre già viste; sì, è ovvio che ci siano differenze, ma strutturalmente è già nel mio immaginario e quindi so cosa aspettarmi.

All’interno è possibile vistare soltanto il piano nobile che è impreziosito dagli affreschi rinascimentali di Paolo Veronese, un unicum nel panorama pittorico italiano. E’ severamente vietato fotografare, anche se questa regola non ci viene espressamente comunicata, tant’è che alcuni scatti proibiti vengono effettuati, prima di posare il cellulare in tasca.

Da notare anche l’utilizzo delle pattine per non rovinare il pavimento dell’epoca.

Concluso il giro della villa, anche perché il resto del giardino è ben sigillato, possiamo avvicinarci a Castelfranco dove siamo propensi a visitarne un’altra, Villa Bolasco, stavolta però non pensata e ideata dal Palladio. Di proprietà dell’università di Padova che ne cura il maestoso parco è stata una vera e propria sorpresa; è vero che non abbiamo visitato l’edificio principale (le tempistiche non ce lo permettevano) ma il giardino, le strutture, l’accuratezza dei alcuni angoli, i laghetti e le maestose piante mi hanno immerso in un locus amoenus che non pensavo potesse esistere in mezzo ad una città.

Le statue

La Vegetazione

La villa in lontananza:

La serra ispano-moresca:

Il tempo è tiranno, quindi abbiamo il tempo solo di pranzare e fare una piccola passeggiata nel centro storico, costeggiando il castello e la cinta muraria; purtroppo anche il duomo è chiuso, potrei attenderne l’apertura, ma è giusto che completi questa piccolo viaggio in sintonia con Old.

Il centro storico

La facciata del Duomo

Anche questa domenica è terminata, una delle ultime in Nord Italia; il giorno del rientro si avvicina sempre più, così come il giorno degli orali per i miei studenti. Ad ognuno le proprie fatiche.

martedì 5 novembre 2024

Lille 1 - Juventus 1

 
Buone sensazioni, ma una sacchettata di rammarico. La Juventus, in casa del Lille,squadra di terza fascia e quarta nel campionato francese, ma con i nostri stessi punti nella nuova Champions League, gioca bene per diversi tratti della gara, ma fatica a segnare. Le due squadre si somigliano come gioco, ma è evidente fin da subito che nonostante la poca esperienza, la Juventus abbia quel qualcosina in più che le può permettere di dimostrarsi più pericolosa. Proprio nel ribaltamento di una nostra azione d'attacco ecco che in contropiede arriva la rete del vantaggio casalingo. Purtroppo la fascia sinistra sofrre più volte, sia per la bravura dei francesi, sia per un Cabal che sicuramente non è un fenomeno, neanche in velocità. Ad ogni modo una volta subito il gol si ha come l'impressione che possiamo sempre recuperarlo, non mancano le azioni pericolose e ci vengono giustamente annullati due gol per fuorigioco. Il loro portiere è inoltre determinante per salvare il risultato. La ripresa inizia a senso unico da parte nostra, ma la rete avviene, in modo speculare, con un nostro contropiede. Nella seconda parte della ripresa soffriamo maggiormente e non sento sicurezza nella fase difensiva. Nel complesso è mancato sempre l'ultimo passaggio, scarseggiata la precisione anche nelle scelte apparentemente facili. Impalpabile Koopmeiners, lento, impacciato, mai decisivo. Anche Yildiz non ha brillato, pur creando, ma da lui ci aspettiamo sempre qualcosa in più. Poi sarà, ma a me Di Gregorio non dà alcuna sicurezza, così come Gatti quando si ostina a tenere il pallone, neanche avesse i piedi di Bonucci. Un punto conquistato che nella globalità della classifica odora di due punti persi. Le prossime dobbiamo prenderne parecchi in più per non essere inghiottiti nella zona bassa dei playoff.

The War - Il Pianeta Delle Scimmie (2017)

Caesar, with a rifle and Nova behind his back, on a horse with the film's logo and "Witness the End July 14" at the bottom.
 Regia: Matt Reeves
Anno: 2017
Titolo originale: War For The Planet Of The Apes
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.4)
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Ho ripreso in mano questa saga dopo un bel po' di tempo, e onestamente ricordo poco del reboot (?) fatto in questi ultimi anni. Diretto da Matt Reeves e uscito nel 2017, è infatti il terzo capitolo della saga prequel del celebre "Planet of the Apes." Questo film si distingue per il suo approccio maturo e riflessivo, che combina azione e profonda esplorazione psicologica. La trama segue Cesare (Andy Serkis), il leader delle scimmie geneticamente evolute, mentre cerca di proteggere il suo popolo da un esercito umano guidato dal Colonnello (Woody Harrelson), un antagonista complesso e spietato. Dopo una tragedia personale, Cesare parte per una missione di vendetta che lo porterà a confrontarsi con i suoi istinti più oscuri e la sua umanità. Uno degli aspetti più impressionanti del film è la qualità degli effetti speciali e della motion capture, che rendono le espressioni e le emozioni delle scimmie incredibilmente reali. Io da buon osservatore faccio comunque fatica a distinuere bene i volti delle varie scimmie, ma fortunatamente ognuna ha una caratteristica differente dalle altre, o addirittura fanno parte di razze (si può dire?) diverse.  La scimmia di Andy Serkis offre una performance straordinaria, capace di trasmettere una vasta gamma di emozioni attraverso il personaggio di Cesare, confermandolo uno dei pionieri della recitazione in motion capture. La regia di Matt Reeves è magistrale, con un'attenzione meticolosa ai dettagli e una capacità unica di creare scene di grande impatto visivo ed emotivo. La fotografia è altrettanto impressionante, con paesaggi mozzafiato che contribuiscono a creare un'atmosfera epica e tragica. La colonna sonora di Michael Giacchino aggiunge un ulteriore livello di profondità emotiva, con temi musicali che rispecchiano le tensioni e i dilemmi morali affrontati dai personaggi. Il film esplora temi complessi come la guerra, la vendetta, il sacrificio e la redenzione, mettendo in discussione la natura dell'umanità e cosa significhi essere civilizzati. Le dinamiche tra i personaggi sono intense e cariche di significato, rendendo "The War - Il pianeta delle scimmie" più di un semplice film d'azione, ma un'opera che invita alla riflessione. 

lunedì 4 novembre 2024

Aggiornamento Oxygenos 14.0.0.720

 
L'ultimo aggiornamento di Oxygenos di cui ho scritto era stato quello di luglio, ma nel frattempo ne ho avuto almeno un altro, probabilmente due. Nelle impostazioni avevo lasciato che venissero fatti OTA in automatico, quindi me ne son sempre accorto tardivamente e mentre ero sempre in gita. Quindi adesso siamo arrivati alla versione 14.0.0.720 ed ecco che oltre a quello sulla sicurezza arrivato ad Ottobre 2024 abbiamo alcune piccoli features, riguardanti le notifiche durante la cattura degli screenshot e la gestione degli allarmi dalla sveglia: 
 
  • Adds the feature of setting the default alarm sound in "Clock" for all alarms in a unified manner. 
  • Adds a module to Trinity Engine to optimise apps after system updates, speeding up app launches and reducing power consumption. Improves the user experience of scrolling screenshots. 
  • Notifications and Live Alerts messages won't pop up and floating windows won't be displayed when you take a scrolling screenshot. 
  • Integrates the October 2024 Android security patch to enhance system security.

domenica 3 novembre 2024

Da Chiavari a Sestri Levante + Recco

 
È domenica, giorno di festa. Così anche io mi riposo la mattina e mi sveglio con comodo. Colazione con cubo al pistacchio e caffè per poi prendere il treno che mi porterà a Chiavari. Inizia qui il mio trekking, che ricalca la tappa 9 del Sentiero Verde Azzurro, per gli amici SVA. Dopo aver attraversato il paese da nord a sud ed arrivato a Lavagna inizia la solita salita impervia, ormai marchio di fabbrica di queste zone. Arrivo a San Giulia e qui ancora una volta il panorama sulla costa, che spazia da Portofino a Sestri Levante su tutto il Golfo del Tigullio, è sensazionale. Ora è la volta della discesa, tutta d'un botto per Cavi. Adesso c'è la parte a mezza costa sul promontorio, molto panoramica in avvicinamento a Sestri Levante. Siccome son più veloce anche del mio tabellino di marcia, essendo ancora presto, aggiungo uno spin off per arrivare a Recco e pranzare con la loro specialità mondiale: la focaccia al formaggio (e cipolla). Anche qui il clima è da spiaggia, ci sposto un po' per godermi il sole di questo preoccupante novembre troppo caldo sebbene piacevole. Stavolta niente costume, quindi solo un po' di relax. Torno a Rapallo con in avvicinamento il tramonto e concludo così questi spettacolari tre giorni.

sabato 2 novembre 2024

Udinese 0 - Juventus 2

 
Si apre il caso Juventus Stadium? Perché oggi fuori casa contro una squadre che aveva più o meno i nostri stessi punti e che sta facendo parlare di sé nel campionato, abbiamo giocato decisamente meglio che in altre occasioni. Apriamo allora il caso delle piccole? Io sarei per non aprire nulla, ma sicuramente qualcuno vorrà tirare fuori questi elementi. Insensati peraltro viste le poche partite giocate finora e quindi neanche possono fare statistica. Il fatto è che la Juve si è voluta riprendere, limitando gli errori tecnici che ci sono stati nelle gare precedenti. Maggior attenzione e una spinta più concreta, non solo da parte del reparto offensivo. Stessa cosa dicasi per il pressing e per la fase difensiva. È ancora chiaro che la squadra è giovane, inesperta, in alcuni casi inadatta: questo però non significa che non sia in crescita o alla ricerca di un miglioramento continuo. E questo mi piace molto. Come il due a zero rifilato stasera. Bravi ragazzi, bravo Thiago. 

Da Camogli a Rapallo

 
Sveglia presta, d'altra parte per oggi mi son lasciato l'escursione più dura ed impegnativa che mi porta a 25 km con un bel +1200m. Pur avendo la frontale e l'ultimo tratto fuori dai sentieri non volevo rischiare così per le 7.30 inizio già il mio cammino nella già baciata dal sole Camogli. Il tragitto scelto è il non plus ultra per questa zona, interamente attraverso il Parco Regionale di Portofino tra Golfo Paradiso e quello del Tigullio. Rispetto a ieri le salite impegnative sono suddivise in due tronconi che non curo per niente, e ne vado decisamente fiero. La prima è subito da Camogli e non mancano ancora le scalinate e le mulattiere per giungere al Santuario di San Rocco. La parte più costiera e panoramica oltre che tecnica è purtroppo interdetta al pubblico quindi son costretto a deviare, allungando soprattutto il dislivello, ma diminuendo le difficoltà, passando dal vecchio semaforo con vari bunker ed avamposti militari ormai fortunatamente in disuso. Salendo in quota ho comunque la possibilità di godermi ancora di più la vista e soprattutto di segnare questa zona per un possibile ritorno. Impiego quindi qualche decina di minuti in più per raggiungere il punto focale di questa escursione ovvero l'Abbazia di San Fruttuoso, inserita in un contesto magico, da brividi, da emozioni pure. Noi membri FAI possiamo entrare gratuitamente per la visita, ma non possiamo uscire dalla porta di sicurezza perché scatta l'allerme. Da ricordare per la prossima volta. Era però la porta più vicina alla spiaggia, con acqua color smeraldo e la voglia di mettermi il costume che saggiamente ho portato per il primo bagno (caviglie e ginocchia) di novembre, mi ha distratto. Caffettino tranquillo al solicchio come il buon Tom mi ha insegnato e mi godo un po' di tempo in questo luogo spettacolare. Riprendo la salita parte II per scollinare e raggiungere la rinomata Portofino. Sono consapevole di essere a circa metà percorso totale, ma il resto non prevede nessun dislivello particolare ed è parallelo a strade trafficate ed abitato, così ne approfitto per dedicare molto tempo alla visita della località, compreso il Castello Blake. Riprendo a camminare dopo oltre un'ora ed è solo una semplice passeggiata che giunge prima a Santa Margherita Ligure ed infine a Rapallo. Siccome sono mostruosamente capace e Allegri è un disoccupato, trovo il Cafè ZiPier, un pub in cui trasmettono la Juve e me la godo vittoriosa. Cena nella trattoria tipica (dal 1907) O Bansin in cui realmente c'è gente del posto, oltre che turisti di un certo spessore come me.

Album fotografico Da Camogli a Rapallo 

venerdì 1 novembre 2024

Da Rapallo a Chiavari

Eccomi di ritorno in Liguria. Fuori stagione, anche se sembra di essere in primavera inoltrata per il caldo. I colori, un po' in ritardo rispecchiano quelli di fine estate veramente tardiva, ma non manca il foliage. Liguria dicevo, e nello specifico sono nel caratteristico e suggestivo Golfo del Tigullio, con base a Rapallo, in cui arrivo questa mattina presto. Il tempo di lasciare il grosso del mio equipaggiamento in albergo e sono pronto per partire. Direzione Chiavari passando per il Santuario di Montallegro. In pratica mi ritrovo a seguire diversi percorsi della fitta e ben curata rete sentieristica ligure seguendo proprio alcune tappe che combaciano con il Sentiero Ligure, ma più nello specifico seguo al contrario tutta la prima tappa del Cammino del Tigullio. Questa infatti parte da Chiavari ed arriva al Santuario, ma per ovvie ragioni logistiche l'ho percorsa al contrario. Non mancano gli innumerevoli scorci con vista su Rapallo e Portofino, così come un tratto sul rinomato Monte Telegrafo o il Monte Anchetta. Essendo di buon passo arrivo pure per godermi la passeggiata sul mare a Chiavari, decisamente meno affollata rispetto al periodo estivo, ma chi ha avuto l'ardire di portare costume e asciugamano se l'è goduta. Salite e discese non sono fuori controllo, ma neanche devono essere prese sottogamba: alcuni tratti sono effettivamente ripidi, e come la morfologia ligure insegna, non mancano di certo i tratti con scale e gradini e le tipiche creuze. Lecceti e castagni si alternano ed il tragitto è sempre ombreggiato: sarebbe fiabesco se non fosse per il mare dorato dal sole quasi onnipresente a vista. Da segnalare anche la bella funivia che da Rapallo sale fino al Santuario dal 1935 ad oggi. Altra cosa da dire ad alta voce è che qui i prezzi, vuoi per il periodo, vuoi perché meno rinomati (mah, siamo a Portofino) non hanno niente di scandaloso come alle cinque terre. Ci tengo a precisarlo, a partire dalla focaccia al formaggio agli aperitivi, i treni, l'albergo in pieno centro più che soddisfacente, i prodotti tipici al pesto, i souvenir, le frittella ai ceci e la farinata. Insomma qui merita un bel ritorno, nonostante sia ancora ad un terzo della Gitina.

Album fotografico Da Rapallo a Chiavari