Il terzo ed ultimo giorno lo si passa in zona, ma comunque fuori città, colazione esclusa. Che quella va fatta per rigenerarsi. Quindi a pochi km dalla città si estende il Parco del Mincio, che offre sentieri ricchi di foliage e ovviamente percorsi fluviali per piccole imbarcazioni e canoe. La prima breve tappa è quindi Curtatone che ospita il magnifico Santuario della Madonna delle Grazie (ci prendo pure messa), un esempio di struttura gotico lombarda. Questo luogo di pellegrinaggio è anche famoso per ospitare numerosi ex voto che narrano secoli di devozione popolare. La piazza di fronte è invece adibita alla creazioni dei madonnari, che qui si trovano fin dagli anni settanta (c'è anche l'apposito museo) per mostrare le loro effimere creazioni con gessetti colorati. Sempre per addentrarci in un piccolo trekking all'interno del Parco ci spostiamo verso Rivalta sul Mincio, paesino molto piccolo, ma immerso nei canneti e nella fauna fluviale. Il ritorno darà in gran parte lungo strade secondarie della Padania, con grandi campi coltivati interrotti via via dalle torri campanili longobarde e piccole chiesette di campagna che spuntano come funghi. Suzukina si fa coraggio ed attraversa indomita anche il ponte di barche di Torre d'Oglio. Uno degli ultimi esempi rimasti ancora attivi in Italia.
Album fotografico Fuori Mantova e Mincio
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