Il secondo giorno a Mantova è un viaggio tra capolavori, curiosità e angoli meno conosciuti, che rivelano la ricchezza culturale di questa città. La mattina inizia subito al Palazzo Te, gioiello rinascimentale progettato da Giulio Romano, allievo di un certo Raffaello, come luogo di svago per Federico II Gonzaga. Le sue sale affrescate, come la celebre Sala dei Giganti, trasportano in un mondo di miti e allegorie. Un’esperienza migliorabile per organizzazione (troppa gente nel medesimo orario) è invece la visita guidata alla mostra temporanea dedicata a Picasso, che mette in dialogo l’arte visionaria del maestro spagnolo con l’atmosfera unica del palazzo. Proseguendo, il MACA (Museo di Arte Contemporanea di Mantova) offre un contrasto moderno rispetto alle antichità rinascimentali. Questo spazio espositivo dinamico presenta opere contemporanee che dialogano con la storia della città, dimostrando come Mantova continui a essere un polo creativo. Poco distante , una tappa emozionante è la Casa del Mantegna, dimora dell’artista Andrea Mantegna. Il cortile circolare, con la sua simmetria perfetta, è un omaggio all’armonia rinascimentale, mentre le esposizioni temporanee raccontano la sua eredità artistica e il contesto in cui lavorava.
Gli appassionati di motori non possono perdersi il Museo Tazio Nuvolari, un piccolo ma affascinante spazio dedicato al leggendario pilota (sia auto che moto) mantovano. Foto, cimeli e aneddoti permettono di immergersi nella vita di un’icona dei motori , rendendo omaggio a un personaggio che ha segnato un’epoca. Risalendo verso il cuore della città, si incontra la Torre dell’Orologio, una struttura medievale che sovrasta Piazza delle Erbe ed i mercatini natalizi. L’orologio astronomico, con i suoi complessi meccanismi che indicano anche le fasi lunari, è un esempio affascinante di ingegneria del passato. Salire sulla torre regala una vista spettacolare sui tetti di Mantova. La giornata si conclude al Museo di Palazzo d’Arco, un’elegante dimora storica che conserva l’atmosfera di una casa patrizia ottocentesca. Qui, tra arredi originali e opere d’arte, si trova anche la suggestiva Sala dello Zodiaco, con i suoi affreschi che affascinano i visitatori. Curiosità importante: il simbolo della famiglia D'Arco, se capovolto, richiama indiscutibilmente VER. Tra una viuzza e l'altra, un po' di negozi per lo shopping e chi più ne ha più ne metta, mi ritaglio un piccolo spazio per guardare la partita al bar. Tutti milanisti, ma mi hanno ben accolto. Cena da Giallozucca, dove finalmente assaggio i famosi tortelli con zucca.
Album fotografico Mantova #2
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