Autore: Michael Ennis
Anno: 2012
Titolo originale: The Malice Of Fortune
Pagine: 415
Voto: 3/5
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Riassunto del libro e quarta di copertina:
Chi ha ucciso il figlio illegittimo di papa Alessandro VI? Per
scoprirlo, Rodrigo Borgia invia a Imola, nelle terre del Valentino,
Damiata, la bella cortigiana un tempo amante del figlio. Ma una volta
arrivata in Romagna, la donna si trova di fronte a un macabro scenario:
uno spietato assassino uccide e dissemina, in luoghi che sembrano
studiati, parti del corpo amputate alle sue vittime. Ma cosa hanno a che
fare queste donne con la morte di Juan? Quando gli omicidi cominciano a
moltiplicarsi, il compito di Damiata si fa sempre più difficile e farvi
fronte da sola diventa impossibile. Saranno l'ambiguo diplomatico
fiorentino Niccolò Machiavelli e l'eccentrico ingegnere Leonardo da
Vinci a soccorrerla nelle indagini. Machiavelli, sfruttando le sue doti
di profondo conoscitore della natura umana; Leonardo, facendo
affidamento sul suo rivoluzionario metodo d'osservazione scientifica.
Insieme, i tre si troveranno alle prese con un mondo torbido dove vigono
regole ancestrali, un labirinto di antiche superstizioni in cui anche i
potenti di turno sono caduti e rimasti intrappolati. E svelare il
segreto che avvolge la morte di Juan potrebbe mettere a rischio più di
una vita...
Commento personale e recensione:
Trovo questo libro perchè capito per caso in un suggerimento da qualche parte, forse su un gruppo anobiano che non leggo più. Mi piace l'idea di cimentarmi in un romanzo storico, che vede come protagonista il buon Niccolò Machiavelli che si confronta anche con il vecchio Leonardo da Vinci. I due lo hanno fatto realmente anche nel nostro Principato di Piombino, ma qui si trovano a ad affrontare una sorta di mistero e thriller con i presupposti davvero accattivanti. La Congiura Machiavelli infatti è un thriller
storico che esplora il Rinascimento italiano, unendo personaggi reali e
finzione attorno a un intrigo politico legato alla morte misteriosa di
Juan Borgia, figlio del potente Papa Alessandro VI. Ennis porta i
lettori in un viaggio che intreccia fatti e personaggi storici dipingendo un quadro vivace e
oscuro dei Borgia e della corte pontificia del XV secolo. Il
romanzo segue la cortigiana Damiata, costretta a indagare sull’omicidio
del duca di Gandia per salvare suo figlio. Con il sostegno di
Machiavelli e Da Vinci, Ennis costruisce un trio investigativo insolito
che si muove tra intrighi, tradimenti e omicidi, dando vita a una
narrazione intensa e immersiva. L’autore bilancia descrizioni
dettagliate e analisi politica, mantenendo un ritmo incalzante che si
adatta bene agli amanti dei thriller storici, specialmente per la vivida
ambientazione nel sanguinario universo dei Borgia e le tematiche del
potere e della strategia che richiamano l'opera "Il Principe" di
Machiavelli. Purtroppo si rimane con poco in mano dal punto di vista investigativo: con le premesse e promesse fatte per tutto il libro pareva esserci una specie di colpo di scena incredibile, quando invece tutto risulta abbastanza scontato e mi fa restare un po' deluso. Dallo svolgimento della parte investigativa intendo. Però dal punto di vista delle descrizioni e della narrazione sono rimasto invece affascinato.
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