Regia: Fred Zinnemann
Anno: 1973
Titolo originale: The Day Of The Jackal
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
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Diversi anni fa lessi con piacere il romanzo omonimo di Forsyth, un vero caposaldo per il genere. Recentemente ho iniziato la serie TV che è disponibile su Now, ma mi son reso conto di non aver visto bè il primo film trasposto, che è questo, nè il remake americano degli anni novanta, che sarà il prossimo. Così iniziamo dall'originale cinematografico. Il film Il Giorno Dello Sciacallo, diretto da Fred Zinnemann e tratto come detto dall'omonimo romanzo di Frederick Forsyth, è uno dei cult del thriller politico degli anni '70. Ambientato nel contesto della Francia post-gollista, narra il tentativo di un misterioso assassino, noto come "Lo Sciacallo", di uccidere il presidente Charles de Gaulle su commissione dell’OAS, un'organizzazione paramilitare contraria alla politica algerina di de Gaulle.
Il regista Zinnemann adotta un approccio quasi documentaristico, immergendo lo spettatore in una ricostruzione precisa e dettagliata dell’epoca. L’interpretazione di Edward Fox nei panni dello Sciacallo è glaciale e incisiva: l’attore conferisce al personaggio un’aura di freddezza e professionalità che lo rendono incredibilmente affascinante, nonostante sia un killer spietato. Al contempo, l’ispettore Lebel (interpretato da Michael Lonsdale) rappresenta un contraltare umano e determinato, incarnando la lotta instancabile contro un nemico quasi invisibile.
Rispetto al libro di Forsyth, il film è relativamente fedele nella trama principale, ma sacrifica alcune delle digressioni più tecniche e politiche del romanzo, preferendo concentrarsi sull’azione e sul confronto psicologico tra i personaggi. Il ritmo, più serrato nel film, elimina alcune sottotrame che nel libro contribuiscono a dipingere un quadro geopolitico più ampio. Inoltre, il romanzo si sofferma maggiormente sulla preparazione meticolosa dello Sciacallo, fornendo dettagli sui suoi stratagemmi che nel film sono trattati in modo più conciso. Una differenza chiave è il livello di suspense: nel libro, Forsyth riesce a creare una tensione crescente attraverso descrizioni minuziose e il costante alternarsi tra il punto di vista del killer e quello degli investigatori. Nel film, questa dinamica è semplificata per motivi di durata, ma l’abilità di Zinnemann nel costruire l’atmosfera compensa in gran parte questa riduzione.
La fotografia cattura perfettamente l’atmosfera degli anni ’60, grazie a un’attenzione ai dettagli storici e alle ambientazioni reali, che contribuiscono al senso di autenticità. Zinnemann gioca abilmente con il silenzio e i momenti di quiete, rendendo i pochi momenti di azione ancora più incisivi.
Il giorno dello sciacallo è un film che, pur non raggiungendo la complessità narrativa del romanzo, rimane un’opera eccezionale per il suo equilibrio tra intrattenimento e realismo. La precisione della regia e le interpretazioni convincenti lo rendono un classico del cinema di spionaggio. Per gli amanti del thriller, sia il libro che il film rappresentano due esperienze complementari da non perdere.
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