ABUS Touch 57/45 – Il lucchetto smart che non teme umidità né tradimenti
Quando si parla di sicurezza, spesso ci si affida all’abitudine: una chiave nel cassetto, una combinazione scritta su un post-it sbiadito, un codice mentale che dimentichiamo appena ci serve. Ecco perché l’idea di sbloccare un lucchetto con un dito suona così bene. Ma non tutti i lucchetti smart sono uguali.
Dopo aver analizzato decine di modelli, ho scelto di acquistare e testare l’ABUS Touch 57/45, un piccolo gioiello di praticità e robustezza firmato da uno dei marchi più solidi nel mondo della sicurezza.
Specifiche tecniche:
- Metodo di sblocco: Impronta digitale (fino a 20 memorizzabili)
- Struttura: Corpo in metallo zincato e arco in acciaio temprato
- Resistenza alle intemperie: IP66 (resistente a polvere e forti getti d’acqua)
- Batteria: Sostituibile (CR2) con autonomia fino a 10.000 aperture
- Backup: Nessuna chiave fisica, ma batteria facile da sostituire senza perdere i dati
Cosa mi ha convinto
1. Pronto in un tocco:
Niente app, niente Bluetooth, niente complicazioni. Basta appoggiare il dito sul sensore (reattivo e preciso) e il lucchetto si apre in una frazione di secondo. Un LED rosso o verde indica l’esito.
2. Impermeabile e resistente:
Se devi chiudere un baule in garage, un armadietto in palestra o una cassa in giardino, l’ABUS Touch 57/45 regge bene anche con pioggia, polvere e umidità. La scocca ha un design compatto ma solido: non è un giocattolo da Amazon Basic.
3. Nessuna connessione, nessun rischio:
Il fatto che non sia connesso a una app elimina molte vulnerabilità. È un lucchetto, non uno spyware. Una scelta essenziale e concreta, perfetta per chi vuole funzionalità smart senza dipendere dal Wi-Fi o da un’app che potrebbe essere dismessa.
4. Registrazione facile delle impronte:
La configurazione si fa direttamente sul lucchetto: nessuna app, solo dita. Si appoggia il dito per impostare la prima impronta (master), poi si seguono tocchi rapidi per aggiungere altre impronte (fino a 20). Il reset, se necessario, si esegue sempre tramite sequenza fisica. Semplice e intuitivo, anche per chi non è tecnologico.
5. Costo superiore, ma giustificato:
È vero, un lucchetto tradizionale con combinazione o chiave costa molto meno. Ma l’ABUS Touch non è solo un lucchetto, è anche un sistema pratico, condivisibile e sicuro, ideale per usi frequenti o condivisi (palestra, spogliatoi, garage). Paghi di più (intorno ai 40 euro), ma ottieni un prodotto durevole, smart e resistente. Non è un gadget da sostituire l’anno prossimo.
Limiti da conoscere
- Nessuna apertura di emergenza tramite chiave: se la batteria si scarica e non ne hai una di scorta, resterai bloccato. Tuttavia, la sostituzione è immediata (batteria CR2 facilmente reperibile), e l’autonomia è talmente lunga da rendere il rischio minimo.
- Non è antitaglio: come ogni lucchetto di medie dimensioni, non è pensato per resistere a un attacco con tronchese industriale. Ma per l’uso quotidiano, la robustezza è più che sufficiente.
Verdetto finale per VER
L’ABUS Touch 57/45 è il lucchetto smart che consiglio senza riserve a chi cerca un accessorio sicuro, resistente e davvero pratico per bauli, armadietti, garage o spazi condivisi.
È l’anello perfetto tra tecnologia e affidabilità vecchio stile, quello che funziona sempre anche se il Wi-Fi va giù o se hai le mani sudate.
In un mondo che ti promette sempre troppo, ABUS ti dà solo ciò che serve. Ma lo fa bene.