mercoledì 1 gennaio 2025

CdS #2.6: da Rocca Sinibalda a Castel di Tora

 
Buon inizio anno a tutti quanti. Oggi lascio Rocca Sinibalda coperta da una coltre di nebbia fitta fitta. Il percorso di questa seconda tappa del Cammino della Sibilla continua a coincidere per la quasi totalità con quello di San Benedetto, meno lungo e con meno dislivello rispetto a ieri, ma se volete girare per Castel di Tora mettete in conto qualche (sì, qualche) centinaio di metri in positivo. La partenza comunque ci porta a fare una salita, eccetto la parte iniziale, molto dolce e costante fin sopra alla piccola frazione di Posticciola. I sentieri sarebbero immersi nei boschi e ricchi di foliage se mi fosse permesso di vedere a cinque metri di distanza, ma nel primo mattino fischia e nebbia hanno sempre la meglio. Soprattutto quando fanno muro di fronte ai belvedere che si aprono sui colli dell'Alta Sabina e sulla valle del fiume di Turano. Posticciola merita comunque un lungo stop perché il museo diffuso a cielo aperto, i quadri, i murales e gli addobbi di benvenuto sono tanti. Da qui discesa nel bosco fino all'antico ponte romano e la diga ti si piazza davanti. Mi ha fatto un po' senso essere ai suoi piedi eh, che non si sa mai. Perdo la deviazione che evita il cancello chiuso, ma ormai con questi ho una certa dimestichezza e riesco ad aggirare l'ostacolo, per poi trovarmi ad essere sopra la diga e fare una parte del perimetro del Lago del Turano. Arrivo finalmente a Castel di Tora e con me arriva anche il sole. Alloggio al donativo di Zia Susan, gestito dalla cordiale e gentilissima Maria, che fatico non poco a trovare vista la toponomastica casuale utilizzata per vie e civici. Anche Castel di Tora, come Rocca Sinibalda è un paese parecchio silenzioso e isolato. A cena nel home Restaurant Bacco sono unico cliente e sono stati gentilissimi a garantirmi un posto quando li ho chiamati per pranzo per sapere se aprivano anche la sera. Si inizia bene l'anno, con tanta gentilezza.

Nessun commento:

Posta un commento