giovedì 27 febbraio 2025

CZUR ET24 PRO, scanner professionale per libri

 
Se avete tanti libri, e li amate, e li volete anche digitalizzare in archivi immortali (così si dice) fatevi regalare uno scanner professionale di questo tipo: CZUR ET24 Pro.

Recensione Completa del CZUR ET24 Pro: Scanner Professionale per Libri e Documenti

Il CZUR ET24 Pro è uno scanner planetario avanzato, progettato per chi deve digitalizzare libri, documenti, riviste e persino oggetti 3D. Grazie alla sua fotocamera da 24 MP, alla tecnologia OCR intelligente e a una serie di funzioni avanzate, questo scanner si propone come una soluzione ideale per biblioteche, archivi, scuole, aziende e privati.

Di seguito, analizzeremo nel dettaglio design, prestazioni, qualità di scansione, compatibilità, software e usabilità, per capire se è il dispositivo giusto per le tue esigenze.


📌 Caratteristiche Principali

Fotocamera da 24 Megapixel per scansioni ad alta risoluzione fino a 320 DPI
Scansione rapida (1,5 secondi per pagina), ottimizzata per digitalizzare interi libri
Tecnologia di appiattimento delle curve per eliminare la distorsione delle pagine
Tre luci regolabili (2 laterali + 1 frontale) per evitare riflessi su pagine lucide
Riconoscimento OCR (fino a 180 lingue) per trasformare le scansioni in PDF ricercabili, DOCX, Excel, TIFF, TXT
Compatibile con Windows, macOS e Linux
Connettività HDMI e USB per presentazioni e lezioni in tempo reale


📦 Design e Costruzione

Lo scanner CZUR ET24 Pro ha un design verticale, con un braccio regolabile che ospita la fotocamera e il sistema di illuminazione. La base è stabile, realizzata in metallo robusto, e offre un ampio piano di scansione fino al formato A3 (16,5'' x 11,7''), permettendo di digitalizzare anche grandi documenti.

🔹 Aspetti Positivi:
✔️ Struttura solida e durevole
✔️ Design compatto che occupa poco spazio sulla scrivania
✔️ Pulsante fisico per la scansione rapida

🔹 Aspetti Negativi:
❌ Il braccio non è regolabile in altezza, il che può essere un limite per alcuni tipi di scansioni


📸 Qualità di Scansione

La fotocamera da 24 MP e la risoluzione 320 DPI garantiscono una qualità eccezionale, con testi nitidi e immagini dettagliate. Le pagine vengono appiattite automaticamente grazie al sistema di elaborazione software, eliminando la curvatura tipica dei libri.

📖 Test con diversi materiali:
Libri con pagine spesse: eccellente nitidezza e contrasto
Giornali e riviste: buona resa, anche su carta lucida
Documenti stampati: OCR preciso e veloce
Pagine con illustrazioni: colori fedeli e dettagli ben visibili


⚡ Velocità e Prestazioni

Una delle caratteristiche più impressionanti del CZUR ET24 Pro è la sua velocità: scansiona una pagina in circa 1,5 secondi. Questo lo rende drasticamente più rapido rispetto agli scanner tradizionali, che richiedono almeno 5-10 secondi per ogni scansione.

🔹 Test di velocità su un libro di 300 pagine:

  • Tempo totale di scansione: 8-10 minuti
  • Con un normale scanner piano: 50-60 minuti

La differenza è enorme e fa del CZUR ET24 Pro una scelta perfetta per chi ha grandi quantità di libri o documenti da digitalizzare.


🔍 OCR e Formati di Salvataggio

Il software OCR incluso riconosce fino a 180 lingue e permette di trasformare le scansioni in PDF ricercabili, Word, Excel e TXT.

🔹 Formati di uscita supportati:
✔️ PDF (immagine o ricercabile con OCR)
✔️ DOCX (Word)
✔️ TXT (solo testo)
✔️ TIFF (formato immagine di alta qualità)
✔️ JPEG, PNG (immagini singole)

Se desideri leggere i libri scansionati su Kindle o Google Play Libri, puoi convertire i file con Calibre in EPUB o MOBI.


💡 Illuminazione e Rimozione dei Riflessi

Il sistema di illuminazione del CZUR ET24 Pro è composto da tre luci:
🔹 Luce frontale (per illuminare uniformemente)
🔹 Due luci laterali (per eliminare i riflessi su pagine lucide)

Questo sistema è particolarmente utile per la scansione di riviste e manuali con pagine patinate, evitando riflessi indesiderati.


🔌 Compatibilità e Software

✔️ Windows (7/8/10/11), macOS e Linux
✔️ Funzione di condivisione HDMI, utile per insegnanti e presentazioni
✔️ Software incluso gratuito, facile da installare e usare

Il software CZUR è ben progettato e offre opzioni di editing, OCR, correzione automatica delle pagine e rimozione delle dita dalle immagini.


🎯 Pro e Contro

✅ Vantaggi:
✔️ Scansione ultra-rapida (1,5 sec per pagina)
✔️ Qualità d'immagine eccellente (24 MP, 320 DPI)
✔️ Tecnologia di appiattimento delle curve per i libri
✔️ Illuminazione regolabile per eliminare i riflessi
✔️ Software OCR avanzato con output in PDF, Word, Excel
✔️ Formato A3 per scansioni di grandi documenti

❌ Svantaggi:
Non salva direttamente in EPUB o MOBI (necessaria conversione con Calibre)
Braccio non regolabile in altezza
Prezzo elevato rispetto agli scanner tradizionali, ma giustificato dalla velocità e qualità


💰 Prezzo e Convenienza

Il CZUR ET24 Pro è un investimento per chi ha bisogno di digitalizzare grandi volumi di documenti.
Costa tra 500 e 1000€, ma offre funzionalità che uno scanner tradizionale da 200€ non può competere. Al momento è a 629€ su Amazon, ma è applicabile uno sconto di 80€ che lo rende ancora più appetibile 

Se hai centinaia o migliaia di libri da digitalizzare, questo scanner ti farà risparmiare ore di lavoro, rendendolo un acquisto intelligente. 


📌 Conclusione: Vale la Pena Acquistarlo?

SÌ, se hai bisogno di digitalizzare libri e documenti in modo rapido ed efficiente. È perfetto per biblioteche, archivi, uffici, insegnanti e professionisti.
NO, se devi solo scansionare occasionalmente qualche pagina. In tal caso, un normale scanner piano può bastare.

Se cerchi il miglior scanner per digitalizzare libri senza rovinarli, il CZUR ET24 Pro è una delle migliori opzioni disponibili sul mercato.

🔗 Link per l'acquisto su Amazon: CZUR ET24 Pro su Amazon


mercoledì 26 febbraio 2025

Juventus 1 (2) - Empoli 1 (3)

 
Fuori anche dalla Coppa Italia, in casa contro l'Empoli. Partita agghiacciante nel primo tempo, un po' meglio nella ripresa. Inconcludenti però, con una sola rete all'attivo e non in grado di imporci neanche ai calci di rigore. Chi dice che la Coppa Italia non è importante non ci ha ancora capito nulla, ed ora che siamo fuori da tutto cercare un piazzamento importante in Campionato è ancora più importante. Troppa pochezza a centrocampo con uomini che si rivelano ancora una volta indegni di vestire la maglia. Sono contrario ai fischi durante la gara, ma certe volte potrebbero servire a spronare i giocatori, soprattutto se si nota troppa leggerezza in campo, disattenzioni da categorie inferiori e una demenza tattica che sempre essere portata dal menefreghismo più che da mancanza di doti. Anche se sugli attori in campo resto ancora molto dubbioso. 

NBA su Amazon Prime Video

 

Lo ammetto: il basket e io abbiamo un rapporto strano. Da quando ero bambino, il mio interesse per l’NBA è sempre stato fortemente influenzato da fattori discutibili, come la pubblicità delle Fruit Joy o il fatto che mi piacesse il logo degli Charlotte Hornets. Ho provato a fingere a seguire le partite, a imparare le regole, a distinguere un’azione spettacolare da un normale palleggio… ma niente, continuo a guardare il basket con lo stesso sguardo perplesso con cui un cane fissa il telegiornale.

Ora però arriva una svolta epocale: da ottobre l’NBA sarà trasmessa su Amazon Prime Video! Questo significa che potrò finalmente accedere alle partite con la stessa facilità con cui ordino cose troppo utili nel cuore della notte. E soprattutto, potrò continuare a mantenere viva l’illusione di essere un fan di vecchia data, raccontando a chiunque che seguo l’NBA da sempre… da quando i Bulls di Jordan e Pippen mi sembravano imbattibili (senza aver mai visto una loro partita intera).

Prime Video promette di portare il grande spettacolo del basket direttamente sugli schermi degli abbonati, con partite in streaming che renderanno ancora più difficile decidere cosa guardare la sera. Serie TV, film, documentari e ora anche schiacciate spettacolari: la mia indecisione salirà alle stelle. E magari, questa volta, riuscirò a capire almeno metà delle regole senza dover cercare su Google “cos’è un pick and roll”.

Insomma, grandi notizie per gli appassionati veri come Ikkio e Squama … e anche per quelli come me, che si entusiasmano a caso quando sentono nomi familiari e fingono di capire le statistiche. L’unica cosa certa è che da ottobre avrò un’altra scusa per non restare a casa. 




lunedì 24 febbraio 2025

The Killer's Game (2024)


Regia: J. J. Perry
Anno: 2024
Titolo originale: The Killer's Game
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (5.7)
Pagina di I Check Movies
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The Killer’s Game si presentava come un action-comedy adrenalinico con Dave Bautista nei panni del protagonista, ma il risultato finale è tutt’altro che convincente. Il film si basa su un concept già visto mille volte: un sicario che scopre di avere poco tempo da vivere e decide di farsi eliminare da colleghi assassini, salvo poi cambiare idea quando scopre di essere stato ingannato. Un’idea che, sulla carta, poteva funzionare con il giusto equilibrio tra azione e umorismo, ma che qui scivola rapidamente nel ridicolo.

Il problema principale è la sceneggiatura, piena di dialoghi forzati e battute che spesso risultano imbarazzanti invece che divertenti. L’umorismo cerca di emulare quello di successi come John Wick o Deadpool, ma senza la brillantezza né il carisma necessari. Anche le situazioni d’azione, pur abbondanti, finiscono per essere ripetitive e poco ispirate, riciclando cliché senza aggiungere nulla di originale.

Bautista fa il possibile con il materiale a disposizione, sfruttando la sua presenza scenica e la fisicità imponente, ma non basta per salvare un film che manca di un’identità chiara. Le scene più spettacolari sono vanificate da una regia anonima e da un montaggio che sembra più interessato a copiare che a innovare.

In definitiva, The Killer’s Game è un’occasione sprecata: un film che avrebbe potuto essere un divertente action sopra le righe, ma che finisce per essere prevedibile, poco originale e a tratti persino involontariamente comico. Se cercate un film d’azione senza troppe pretese, potreste trovarci qualche momento di svago, ma se sperate in qualcosa di memorabile, meglio guardare altrove.


domenica 23 febbraio 2025

Traversata Apuana al Monte Castagnolo

 
La definirei fin da subito epica questa mia nuova esperienza in Apuane. Un ritorno in grande stile con un'escursione decisamente difficile ed impegnativa, sia per l'ambiente che per la fatica. Quasi mille di dislivello raccolti nei primi cinque chilometri, con passaggi esposti, utilizzo di mani per arrampicarsi, discese viscide sulla roccia poco stabile e bagnata, corde, caschetti e via via. Non a caso è stata proposta solo ad escursionisti esperti e con buona gamba, con una difficoltà di cinque su cinque. Ci rientro, fieramente. Sul Castagnolo c'ero già salito, ma da Resceto. Oggi si parte dal più lontano, ma soprattutto bassissimo Forno e si comincia quindi subito con una pettata a freddo, Ignorante, che ti rovina il fiato e ti mette alla prova i quadricipiti. Primo appuntamento con il Monte Cipolla, per poi scendere a copofitto tra fuori sentiero nel bosco e risalire prepotentemente e con cattiveria sul Girello Sud. Salti, rocce, stradelli ormai scomparsi e l'arrivo con molta fatica al Girello. Sembra quasi finita, ma siamo appena a 4 km dalla partenza e la nebbia ci avvolge e prende il sopravvento. Non è ancora finita, anzi. Manca l'ultima eterna salita per il Castagnolo, ultima delle cime della giornata. E quando si pensa già al ritorno capiamo che la discesa non sarà per niente banale e dovrà essere considerata come un'ulteriore sfida. Grato ed appagato dopo nove ore di intenso cammino per una manciata di chilometri, ma tutti molto tecnici, giungiamo al traguardo finale: la macchina.
 

sabato 22 febbraio 2025

The Order (2024)


Regia: Justin Kurzel
Anno: 2024
Titolo originale: The Order
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.8)
Pagina di I Check Movies
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The Order è un film del 2024 diretto da Justin Kurzel, ispirato alla vera storia dell'organizzazione terroristica neonazista omonima attiva negli Stati Uniti negli anni '80 quindi il tema riguarda la minaccia della supremazia della razza bianca. Non è un tema vetusto. Ambientato nel 1983, il film segue l'agente dell'FBI Terry Husk (Jude Law), che nota una connessione tra una serie di rapine, contraffazioni ed esplosioni nel nord-ovest del Pacifico. Convinto che questi crimini siano opera di un gruppo estremista di destra altamente organizzato, noto come "The Order", Husk si dedica a smascherare e fermare questa minaccia interna. Nicholas Hoult interpreta Robert Jay Mathews, il carismatico e spietato leader dell'organizzazione.Jude Law offre una performance intensa nei panni di Terry Husk, un agente determinato e tormentato, la cui ossessione per il caso mette a dura prova la sua vita personale. La sua interpretazione va lodata per la profondità e la complessità emotiva. Nicholas Hoult, nel ruolo di Robert Jay Mathews, abbandona il suo consueto fascino per incarnare un personaggio freddo e calcolatore, trasmettendo efficacemente l'ideologia distorta e la pericolosa determinazione del leader suprematista. Justin Kurzel dirige il film con mano ferma, creando un'atmosfera tesa e claustrofobica che riflette l'angoscia e la paranoia dell'epoca. La sceneggiatura  bilancia abilmente gli elementi del thriller poliziesco con una riflessione sulle radici


venerdì 21 febbraio 2025

Il mio sesto senso, quasi settimo

 

Il mio sesto senso, quasi settimo 

Diciamolo subito: non sono un veggente, non leggo i tarocchi (anche se potrei iniziare a farlo a pagamento) e non ho mai ricevuto chiamate da Xavier di X-Men per entrare nella sua scuola di mutanti dotati. Però ho un sesto senso molto sviluppato. E, in alcune occasioni, trascende in qualcosa di ancora più alto, qualcosa che nemmeno la scienza osa spiegare: il settimo senso dei Cavalieri dello Zodiaco è proprio lì a un passo 

Ora, capisco il tuo scetticismo, caro lettore. "Ma dai, Jack, non esagerare!" dirai. Eppure, lasciami raccontare qualche episodio emblematico.

La Preveggenza del Caffè Finito 

Un giorno, tranquillo come tanti, apro la dispensa e sento un brivido lungo la schiena. Una voce interiore mi sussurra: "Il caffè è finito". Controllo. La scatola maxi) delle cialde è vuota. Nessuno me lo aveva detto, non avevo verificato il giorno prima. Ma il mio sesto senso lo sapeva già. Coincidenza? Forse. Ma quante volte ci si può sbagliare prima di iniziare a credere nel potere della mente?

La Lettura del Pensiero Amatoriale

Non dico di essere un vero  proprio mentalista , ma più volte mi capita di completare le frasi degli altri o di intuire esattamente ciò che stanno per dire. Non con il classico "stavamo pensando la stessa cosa". No. Con precisione inquietante, del tipo: "Ora Tom mi chiederà se posso portargli delle medicine ". Lui si gira e... BOOM, esattamente quella domanda. Potrebbe essere statistica, oppure una padronanza inconscia delle dinamiche sociali... oppure il settimo senso che bussa alla porta.

Indovinare gli Ascensori al Luxor di Las Vegas

Durante un viaggio a Las Vegas, ho scoperto di avere un'abilità particolare, tanto che tra i croupier ero soprannominato Nick Mentefredda: riuscivo a prevedere quale porta di vari ascensori al Luxor si sarebbe aperta. Non importa quante persone aspettassero o in quale punto fossi posizionato, puntualmente indicavo la porta esatta un attimo prima che si spalancasse. Un talento del tutto inutile, ma estremamente soddisfacente per confondere gli amici e farmi guardare con un misto di sospetto e ammirazione. Forse il settimo senso funziona meglio in presenza di luci al neon e casinò.

Il Settimo Senso: Quando la Realtà si Piega alla Volontà

Ci sono poi quelle situazioni in cui il sesto senso non basta, e si accede a un livello superiore. Un esempio pratico? La capacità di trovare parcheggio al mio scooter in centro città. Non con trucchi da comuni mortali, ma con il puro potere della coscienza cosmica. Giri l'angolo e senti un'energia nell'aria. "Ecco, lì ci sarà un posto libero". E puntualmente, vedi uno spazio tra una macchina e l'altra  esattamente in quel momento. Non è fortuna. È il settimo senso, lo stesso che permette a Pegasus di incendiare il cosmo e sfidare gli dei.

Conclusioni Pseudo-Scientifiche

Certo, la scienza potrebbe dire che si tratta di semplice intuito, esperienza pregressa o pura coincidenza, ma pure Funflus sa che dai tempi in cui ero Solano prima ed Exper poi, qualcosa di eclatante è insito nella mia mente. Ed io so la verità. Il mio sesto senso è affinato come una katana giapponese, e ogni tanto sfocia nel settimo, permettendomi di compiere piccole magie quotidiane. Non mi sento un eroe, ma neanche un comune mortale.

Forse un giorno scopriremo che tutti abbiamo accesso a questi poteri e che basta solo crederci un po'. Fino ad allora, continuerò a usare le mie abilità per cose serie, come prevedere quale casello autostradale avrà meno fila per utilizzare il telepedaggio  o sapere in anticipo quando una previsione meteo è da considerare valida.

E tu, caro lettore, hai mai avuto un'illuminazione degna del settimo senso? Se sì, benvenuto nel club.



mercoledì 19 febbraio 2025

PSV Eindhoven 3 - Juventus 1

 
Quando si perde così malamente, e si esce dalla competizione più importante, a caldo si cerca subito un capro espiatorio su cui riversare la propria rabbia. Questo può essere un allenatore passivo che non azzecca neanche un cambio, il difensore scoordinato che pensa di essere Chiellini, un qualsiasi centrocampista che gioca bendato e con gli scarponi da sci, o chi indossa la 10, ma non è mai decisivo. La realtà invece purtroppo dice che di colpevoli ce ne sono molti ed è difficile trovare qualcuno che possa salvarsi. La partita è iniziata male, ci sono stati alcuni spunti positivi in potenza, ma non nell'atto concreto e l'avversario era sicuramente quello più votato a vincere. Nonostante il risultato favorevole dell'andata, l'atteggiamento è stato troppo remissivo ed è palese che i nomi in campo non sono all'altezza di certi palcoscenici. Il pareggio di Weah avvenuto forse nel nostro momento peggiore ha riacceso le illusorie speranze di passaggio del turno, ma se escludiamo l'arrembaggio finale nei supplementari, la gara può essere definita semplicemente disastrosa.

Giampietro Stocco - La Corona Perduta

 
Autore: Giampietro Stocco
Titolo originale: La Corona Perduta
Anno: 2013
Pagine: 309
Voto e recensione: 3/5
Acquista su Amazon 

Trama del libro e quarta di copertina:

Come sarebbe oggi l'Europa se non ci fosse stato Napoleone? Lo immagina il maestro della storia alternativa Giampietro Stocco. 1796: il giovane generale francese Napoleone Bonaparte viene sconfitto e ucciso nella prima Campagna d'Italia. L'alleanza delle monarchie europee ristabilisce l'ordine in Europa cancellando dalla storia la rivoluzione francese. 2006: la nazione leader in Italia è la Spagna borbonica, che domina anche su parte dell'Italia e della Francia. Solo a Genova sopravvive l'ideale repubblicano. Ma sarà proprio Genova a trovarsi al centro di una ragnatela di cospirazioni e di trattative diplomatiche per scongiurare un disastroso conflitto mondiale.

Commento personale e recensione:

La Corona Perduta di Stocco si presenta come un'interessante ucronia che esplora un mondo in cui Napoleone Bonaparte muore prematuramente, lasciando l'Europa in una situazione politica completamente diversa da quella storica. L'idea alla base del romanzo è affascinante e ben costruita, offrendo una prospettiva alternativa che stimola la riflessione sugli equilibri geopolitici e le possibili derive della storia.

Tuttavia, il libro soffre di alcuni problemi che ne compromettono la piena godibilità. I personaggi, pur avendo un ruolo chiave nella narrazione, risultano per me non proprio simpatici e difficili da seguire, rendendo arduo il coinvolgimento emotivo. La narrazione, inoltre, appare spesso confusionaria, con cambi di prospettiva e intrecci che non sempre risultano chiari o ben sviluppati.

Nonostante queste criticità, il romanzo merita di essere letto dagli appassionati di ucronie e di storia alternativa. L'ambientazione e gli eventi descritti sono il punto di forza dell'opera, regalando spunti intriganti e ben documentati. Se si riesce a superare la difficoltà iniziale nel seguire la trama, La Corona Perduta offre una lettura stimolante e originale, capace di far riflettere sulle infinite possibilità della storia.


 

 

martedì 18 febbraio 2025

Sapone solido per viaggi

 

Adottare Saponi Solidi: Una Scelta Pratica per il Viaggiatore Solitario

Negli ultimi tempi, ho deciso di integrare sempre più saponi solidi (che poi sarebbero le saponette) nella mia routine quotidiana. Questa scelta si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto considerando la mia passione per i viaggi e il fatto che spesso mi trovo a viaggiare da solo. I saponi solidi offrono numerosi benefici che si adattano perfettamente al mio stile di vita. E se da un lato le saponette sono ancora abbastanza diffuse, ho trovato benefici anche dagli shampoo solidi. 

Perché Scegliere Saponi Solidi?

  • Praticità in Viaggio: I saponi solidi sono compatti e leggeri, occupando meno spazio nel bagaglio. Inoltre, non essendo liquidi, non sono soggetti alle restrizioni aeroportuali sui liquidi nel bagaglio a mano, rendendo i controlli di sicurezza più agevoli.
  • Durata Maggiore: Un singolo panetto di sapone solido tende a durare più a lungo rispetto alle controparti liquide, riducendo la necessità di frequenti riacquisti durante i viaggi.
  • Sostenibilità Ambientale: Molti saponi solidi sono confezionati con materiali ecologici o senza imballaggi, contribuendo a ridurre l'uso della plastica e l'impatto ambientale.
  • Versatilità: Esistono saponi solidi multifunzionali che possono essere utilizzati sia per il corpo che per i capelli, semplificando ulteriormente il kit da viaggio.

Prodotti Consigliati

Per chi desidera provare i saponi solidi, ecco alcune opzioni consigliate:

1. Handso: Porta Sapone e Spugna in Silicone

Ho recentemente acquistato il prodotto Handso e ne sono rimasto estremamente soddisfatto. Si tratta di un innovativo porta sapone realizzato in silicone alimentare, dotato di morbide setole che massaggiano e puliscono delicatamente la pelle. La sua progettazione permette di inserire al suo interno (quasi) qualsiasi saponetta, trasformandola in una pratica spugna che genera una ricca schiuma con una minima quantità d'acqua. Questo lo rende ideale per i viaggi, poiché elimina la necessità di portare con sé sia il sapone che la spugna separatamente. Inoltre, il design ergonomico e la possibilità di appenderlo facilmente in doccia lo rendono estremamente pratico. È disponibile in vari colori e può essere acquistato direttamente sul sito ufficiale di Handso.
handso.it

2. Zomchi Sacchetto per Saponette

Una valida alternativa per chi utilizza saponi solidi in viaggio. Il sacchetto in fibra naturale di Zomchi permette di conservare la saponetta evitando sprechi e mantenendola asciutta. Inoltre, il tessuto a trama larga aiuta a creare una ricca schiuma e può essere usato direttamente sulla pelle per un leggero effetto esfoliante. Perfetto per trasportare il sapone senza bisogno di contenitori rigidi. Rispetto alla custodia rigida in silicone ci mette più tempo ad asciugarsi. 
Acquistalo su Amazon

3. Sapone Solido Multiuso 4 in 1

Perfetto per i viaggiatori, questo sapone può essere utilizzato per corpo, capelli, barba e persino come dentifricio. La sua formula naturale lo rende adatto a tutti i tipi di pelle e capelli. È disponibile presso vari rivenditori online.

Acquistalo su Amazon

4. Shampoo Solido Bio

Questo shampoo solido è formulato specificamente per vari tipi di capelli. Privo di solfati, siliconi e parabeni, è arricchito con olio di Argan e cocco per nutrire e domare i capelli più ribelli. 100% naturale, vegano e prodotto in Italia, rappresenta una scelta eccellente per chi desidera prodotti eco-friendly. Disponibile su Amazon

Conclusione

Adottare saponi solidi è stata una scelta che ha migliorato la mia esperienza di viaggio, offrendo praticità, sostenibilità e versatilità. Se sei un viaggiatore frequente o semplicemente desideri semplificare la tua routine quotidiana, ti consiglio di provare i saponi solidi e scoprire i benefici che possono offrire.


lunedì 17 febbraio 2025

Francesco de Gregori - Terra di Nessuno


 
Autore: Francesco De Gregori
Anno: 1987
Tracce: 9
Acquista vinile su Amazon

Oggi vi parlerò di uno degli album più importanti della mia vita. Non musicalmente però. Inspiegabilmente è stato il mio primo CD, regalatomi da mio cugino nel 1988. Avevo un innovativo impianto hifi della Kenwood con tanto di lettore CD, che ai tempi si chiamava ancora per esteso Compact Disc. Ah, Santa Philips... Oltre ad essere il mio primo disco, purtroppo incombe su di lui un mistero inspiegabile: verso la fine degli anni novanta è andato perduto. O abbandonato. O chissà. Funflus ancora non vuol dirmi che fine ha fatto, ma io son convinto che ne sa qualcosa o che ci sia il suo zampino. Abbiamo fatto comunque una promessa: in punto di morte di uno dei due, chi sa dovrà parlare. Per rendere più piacevole l'articolo ho chiesto a Viki di buttare giù due righe sulla versione in vinile:

Francesco De Gregori – Terra di nessuno (1987) | Recensione

"Terra di nessuno", pubblicato nel 1987, è un album che segna una fase di transizione per Francesco De Gregori. Dopo Scacchi e Tarocchi (1985), il cantautore romano esplora nuovi territori musicali, con arrangiamenti più elettronici e una produzione più stratificata. Il disco si distacca dalle sonorità più calde e acustiche del passato, abbracciando atmosfere più fredde e rarefatte, in linea con le tendenze musicali di fine anni '80.

Un album enigmatico e sfuggente

Il titolo Terra di nessuno suggerisce proprio questa dimensione di incertezza e ricerca, sia sul piano musicale che tematico. De Gregori abbandona le narrazioni più classiche per concentrarsi su immagini evocative, testi criptici e suggestioni poetiche. Ne risulta un album poco immediato, ma affascinante per chi ne coglie le sfumature.


Analisi delle tracce

Lato A

  1. Il canto delle sirene (6:39)
    Un brano onirico e ipnotico, con un arrangiamento avvolgente e un testo enigmatico. L'idea del richiamo irresistibile delle sirene può essere interpretata come una metafora del desiderio e dell'illusione.

  2. Pilota di guerra (4:26)
    Ispirata a Pilota di guerra di Antoine de Saint-Exupéry, questa canzone racconta la solitudine e la riflessione di un aviatore, utilizzando il volo come simbolo dell'esistenza umana. L'atmosfera rarefatta e il testo riflessivo la rendono una delle tracce più intense dell’album.

  3. Capatàz (3:23)
    Qui De Gregori dipinge un personaggio ambiguo, il Capatàz, capo autoritario e quasi leggendario. Il ritmo incalzante e l'uso delle percussioni danno al brano un sapore epico.

  4. Pane e castagne (4:04)
    Un pezzo che richiama la tradizione contadina e i ricordi d'infanzia, ma con un senso di nostalgia e disillusione. Il titolo richiama la semplicità di un tempo che sembra perduto.


Lato B

  1. Nero (2:52)
    Un brano breve ma denso, caratterizzato da un testo oscuro e da una musica che evoca un senso di oppressione e inquietudine.

  2. Mimì sarà (5:07)
    Uno dei momenti più poetici del disco, con un testo che gioca sull’identità e sulla trasformazione. Il nome "Mimì" potrebbe rimandare a molteplici riferimenti culturali e letterari.

  3. Spalle larghe (3:29)
    Una riflessione sul tempo che passa, sulla resistenza e sulla capacità di affrontare la vita con determinazione. Il suono è più classico rispetto ad altre tracce.

  4. I matti (3:31)
    Una delle canzoni più enigmatiche dell’album, dedicata a coloro che vivono ai margini, visti con uno sguardo quasi affettuoso.

  5. Vecchia valigia (4:00)
    Chiude l'album con un tono malinconico e un testo che evoca partenze e ricordi. Il tema del viaggio è sempre stato caro a De Gregori, e qui viene affrontato con una delicatezza particolare.


Un album sottovalutato, ma da riscoprire

Pur non essendo tra i lavori più celebri di De Gregori, Terra di nessuno è un album che merita attenzione per le sue atmosfere sospese e la sua profondità poetica. La scelta di suoni più moderni e sintetizzati potrebbe aver spiazzato parte del pubblico dell’epoca, ma a distanza di anni il disco si rivela un tassello prezioso nella discografia del cantautore. Non è un album immediato, ma chi vi si immerge con pazienza scoprirà un De Gregori più sperimentale, introspettivo e affascinante.


domenica 16 febbraio 2025

Juventus 1 - Inter 0

 
Nonostante la stanchezza per i due giorni fuori ad esplorare e fare escursioni, non posso mancare all'appuntamento al pub con Ikkio. Nel pre partita eravamo molto tiepidi e nel primo tempo quasi catastrofici. D'altra parte i troppi errori difensivi, anche di posizionamento ci facevano temere il peggio. La Juve non solo si rendeva pericolosa sporadicamente ed in maniera poco incisiva, ma lasciava spesso e volentieri il temibile attacco nerazzurro nella condizione di farci del male. Sempre annullati però in qualche modo o maniera e quindi si va a prendere tutti un tè caldo con ben poche speranze. La ripresa invece ci sorprende e la gara è quasi a senso unico. Sempre al netto di alcuni svarioni tecnici e di posizionamento, ma alla lunga si creano azioni pericolose e soprattutto la rete del vantaggio. A conti fatti potevamo chiudere sotto di due reti nella prima parte di gara, ma anche abbondare nella ripresa. Tre punti fondamentali non solo per il morale, ma anche per prenderci caparbiamente il quarto posto in classifica e strapazzare l'Inter che voleva approfittare del pareggio napoletano. Avanti così, soprattutto contro di loro!

Sasso di Castro e Monte Beni

 
Anche oggi bellissima escursione, più tosta ed impegnativa, ma ogni volta che si indossano gli scarponcini abbiamo un allenamento per le successive. Dopo la notte passata a Barberino del Mugello, senza entrare negli outlet ma assaporando i famosi tortelli con ripieno di patate, parto con l'auto ghiacciata alla volta del punto di ritrovo, in località all'entrata dell'oasi per Sasso di Castro. Sarà la prima tappa di questa avventura che ci vede impegnati su un terreno sempre coperto dalla neve. La prima salita è davvero impegnativa ed ignorante, soprattutto con lo strappo finale, ma il trucchetto di fare qualche foto al panorama (bellissimo) funziona sempre per prendere fiato. Arrivati alla croce ridiscendiamo per sentieri ancora da battere con le nostre prime orme ed in discesa mi sento il re del tacco punta e vado giù che è un piacere. L'escursione risulta comunque lunga e non termina con una sola cima, infatti conquisteremo anche Monte Rosso e soprattutto Monte Beni che va raggiunto con un'altra bella pettata, anche se ormai tutti abbiamo rotto il fiato. Nuovamente discesa a rompicollo, guadi e ancora boschi incantati e silenziosi. Molta avventura in saccoccia.
 
Album fotografico  Sasso di Castro e Monte Beni

sabato 15 febbraio 2025

Sammezzano

 

Sammezzano: un viaggio tra natura e mistero

Una passeggiata nel parco di Sammezzano è un'esperienza che mescola meraviglia e malinconia. Situato nel cuore della Toscana, nei pressi di Reggello, questo luogo è celebre per il suo Castello in stile moresco, ormai chiuso e in stato di abbandono, e per il magnifico parco che lo circonda, dove la natura si esprime in tutta la sua grandiosità.

Il Parco e le Sequoie Giganti

L'escursione inizia attraversando un paesaggio collinare che, poco alla volta, si apre su un ambiente quasi surreale. Il parco di Sammezzano è un vero e proprio giardino esotico, frutto della visione di Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che nell’Ottocento lo trasformò in un luogo ricco di piante rare e monumentali.

Le protagoniste indiscusse sono le sequoie giganti, tra le più alte d'Italia, che svettano imponenti nel cielo e trasmettono un senso di quiete e rispetto per la natura. Una in particolare, nota come la "Sequoia Gemella", è uno degli alberi più maestosi della penisola, si dice il secondo albero più alto d'Italia e la prima sequoia. Passeggiando nel parco, si incontrano anche altre specie esotiche e scorci suggestivi che sembrano usciti da una fiaba.

Il Castello di Sammezzano: bellezza e decadenza

Arrivati nei pressi del castello, si rimane colpiti dalla sua architettura arabeggiante, un contrasto affascinante con il paesaggio toscano. La struttura, con le sue cupole, arcate e decorazioni elaborate, racconta un passato di fasti e viaggi esotici, oggi purtroppo offuscato dal degrado. È il primo esempio italiano di struttura orientalista. Il castello, chiuso da anni, è circondato da un alone di mistero e attende ancora un destino migliore.

Osservandolo dall’esterno, si percepisce la sua unicità, ma anche la fragilità del patrimonio storico lasciato all’incuria. L'atmosfera è sospesa tra il fascino dell’arte e il rimpianto per ciò che potrebbe essere e invece non è.

Un’escursione tra storia e natura

Nonostante il rammarico per lo stato del castello, la visita a Sammezzano resta un'esperienza unica. Il parco, con la sua varietà botanica e i suoi alberi monumentali, è un luogo perfetto per una passeggiata immersiva nella natura, lontano dai percorsi più battuti.

Un consiglio? Prenditi del tempo per ammirare le sequoie in silenzio, per sentirti piccolo davanti alla loro imponenza e per immaginare com’era questo luogo quando tutto era curato e splendente. Per chi ama la storia e la natura, Sammezzano è un tassello affascinante e un piccolo viaggio in un mondo lontano, nascosto nel cuore della Toscana.

Album fotografico Sammezzano 

venerdì 14 febbraio 2025

Calendario in BASIC per Commodore 64

 


Il Commodore 64 ha segnato un'epoca, non solo per i giochi, ma anche per la programmazione in BASIC. Oggi voglio condividere un semplice programma che permette di generare un calendario direttamente sullo schermo del C64. Non serve una stampante, basta inserire l'anno e navigare tra i mesi con la pressione di un tasto.

Un po' di teoria

Il programma utilizza l’algoritmo di Zeller per determinare il giorno della settimana in cui cade il primo giorno di ogni mese. Questo permette di allineare correttamente i giorni sotto le colonne dei giorni della settimana. Inoltre, tiene conto degli anni bisestili per calcolare correttamente il mese di febbraio.

Codice BASIC per il calendario

Ecco il codice da digitare direttamente sul tuo Commodore 64:

10 PRINT "{clear}CALENDARIO PER IL COMMODORE 64"
20 PRINT "INSERISCI L'ANNO (1900-2099):"
30 INPUT Y
40 IF Y<1900 OR Y>2099 THEN PRINT "ANNO NON VALIDO! RIPROVA.":GOTO 20
50 DIM M$(12)
60 FOR I=1 TO 12
70 READ M$(I)
80 NEXT I
90 DATA "GENNAIO","FEBBRAIO","MARZO","APRILE","MAGGIO","GIUGNO"
100 DATA "LUGLIO","AGOSTO","SETTEMBRE","OTTOBRE","NOVEMBRE","DICEMBRE"
110 DIM D(12)
120 DATA 31,28,31,30,31,30,31,31,30,31,30,31
130 FOR I=1 TO 12
140 READ D(I)
150 NEXT I
160 IF (Y MOD 4=0 AND Y MOD 100<>0) OR (Y MOD 400=0) THEN D(2)=29
170 PRINT "{clear}CALENDARIO ANNO";Y
180 PRINT "PREMERE UN TASTO PER CONTINUARE..."
190 GET A$: IF A$="" THEN 190
200 FOR M=1 TO 12
210 PRINT "{clear}";M$(M);" ";Y
220 PRINT "LU MA ME GI VE SA DO"
230 REM CALCOLO DEL PRIMO GIORNO DEL MESE CON LA FORMULA DI ZELLER
240 A=INT((14-M)/12)
250 Y1=Y-A
260 M1=M+12*A-2
270 F=(1 + Y1 + INT(Y1/4) - INT(Y1/100) + INT(Y1/400) + INT(31*M1/12)) MOD 7
280 IF F=0 THEN F=7
290 REM STAMPA DEL CALENDARIO
300 FOR I=1 TO F-1
310 PRINT "   ";
320 NEXT I
330 FOR D1=1 TO D(M)
340 PRINT RIGHT$(" " + STR$(D1),3);
350 IF (F+D1-1) MOD 7=0 THEN PRINT
360 NEXT D1
370 PRINT: PRINT "PREMERE UN TASTO PER IL PROSSIMO MESE..."
380 GET A$: IF A$="" THEN 380
390 NEXT M
400 PRINT "{clear}FINE DEL CALENDARIO."
410 END

Come Funziona

  1. Dopo aver caricato il programma, inserisci l'anno desiderato.
  2. Il calendario verrà mostrato mese per mese.
  3. Per passare al mese successivo, premi un tasto.
  4. Alla fine, comparirà il messaggio "FINE DEL CALENDARIO."

Conclusione

Questo piccolo progetto è un ottimo esempio di come il BASIC possa ancora essere utile per applicazioni pratiche su un computer storico come il Commodore 64. Se ti piace smanettare con il codice, puoi migliorarlo ulteriormente, magari aggiungendo colori o effetti grafici per rendere il calendario ancora più accattivante.



giovedì 13 febbraio 2025

Tentativo di Phishing usando Booking

 

Phishing e prenotazioni online: il mio tentativo di truffa su Booking

Il phishing è una delle truffe informatiche più diffuse e insidiose. Si basa su un principio semplice: farsi passare per un servizio affidabile e convincere l’utente a fornire dati sensibili, come credenziali di accesso o numeri di carta di credito. I metodi più comuni sono email, messaggi o siti web falsi che imitano alla perfezione quelli originali. Recentemente, ho ricevuto un tentativo di phishing ben studiato legato a una mia prenotazione su Booking.

L'email sospetta

Avevo prenotato un albergo a Lione tramite Booking. Tutto regolare, fino a quando ho ricevuto un'email apparentemente inviata dalla struttura. Il messaggio mi invitava a seguire un link per aggiornare i dati del sistema di pagamento, specificando che la mia carta di credito necessitava di verifica. Oltre all'email, avevo anche un messaggio sulla piattaforma di Booking, che rendeva il tutto più credibile.

Eppure, qualcosa non mi convinceva. L’istinto diceva di non fidarmi. Ho notato un primo dettaglio sospetto: nel corpo della mail il link era chiaramente visibile e non rimandava a un dominio Booking ufficiale. Inoltre, poco dopo, i messaggi sulla piattaforma erano spariti. Probabilmente i truffatori li avevano cancellati per evitare che Booking potesse intervenire.

Verifica in sicurezza: il trucco per smascherare il falso sito

A questo punto, ho deciso di verificare il link in sicurezza, senza rischiare di compromettere i miei dati.
Ecco alcuni accorgimenti utili per chi si trova in situazioni simili:

  • Non cliccare direttamente sul link dalla mail. Meglio copiarlo e incollarlo in un browser su un dispositivo sicuro.
  • Usare la modalità anonima o un browser isolato per evitare che eventuali cookie traccianti raccolgano informazioni.
  • Non inserire mai credenziali o dati personali senza prima verificare la legittimità del sito.

La pagina che si apriva era un falso perfetto della piattaforma di Booking: stesso logo, stessa grafica, stessi colori. Tuttavia, alcuni dettagli non quadravano. Ogni link presente, come le FAQ o la sezione “Chi siamo”, non funzionava o rimandava a pagine inesistenti. Un altro indizio chiaro: l’indirizzo web era completamente estraneo a Booking.

Conferma della truffa e contatto con Booking

A quel punto, avevo la certezza che si trattava di un tentativo di phishing. Ovviamente non ho inserito nessun dato sensibile e ho subito contattato sia Booking che l’albergo. La struttura mi ha risposto confermando di non aver inviato alcuna richiesta di aggiornamento dei dati di pagamento.

Insomma, ci avevano provato. Stavolta senza successo. Ah, sti francesi!

Conclusione: come proteggersi dal phishing su Booking e altre piattaforme

Questo episodio mi ha ricordato quanto sia importante diffidare sempre delle richieste di pagamento ricevute via email, anche se sembrano provenire da fonti affidabili. Alcuni consigli per evitare di cadere nella trappola:

  1. Non fidarti di email che ti chiedono di inserire dati di pagamento. Booking e altre piattaforme gestiscono i pagamenti direttamente.
  2. Controlla sempre l’URL del sito prima di inserire qualsiasi informazione. Se non è quello ufficiale, scappa.
  3. Contatta direttamente la struttura attraverso Booking, senza rispondere all'email sospetta.
  4. Se un messaggio su Booking scompare misteriosamente, è un segnale di allarme.

In questo caso è andata bene, ma le truffe online migliorano continuamente. Occhi aperti!

Ecco sia l'email che i messaggi su Booking:





martedì 11 febbraio 2025

Juventus 2 - PSV Eindhoven 1

 
Bella partita e bella vittoria. Ma anche partita migliorabile sotto molti aspetti soprattutto con alcune figurine che non rendono quanto dovrebbero. L'aggressività però c'è  e fin da subito è chiaro che siamo noi a voler imporre gioco e controllare la partita. Non mancano le occasioni, non lesiniamo le azioni offensive ed in certi casi ci scopriamo troppo, ma gli altri non sono certo venuti a Torino per guardarci giocare. Siamo in Champions e tutti vogliono portare a casa il risultato. Finiamo il primo tempo in vantaggio e nella ripresa andiamo molto vicini alla rete del raddoppio, per poi invece subire il pareggio che ha la scossa della classica doccia fredda. Ormai mi ero abituato al fatto di doverla e poterla vincere, ma ho davvero tentennato nella parte centrale del secondo tempo, quando gli errori si stavano accumulando in maniera troppo poco garbata. Però in questa sorta di derby della Exor (la P di PSV sta per Philips...) la spuntiamo noi, con davvero ancora tante cose da aggiustare, ma siamo ancora sul pezzo. Nonostante i diversi passi falsi fatti anche in Coppa e non solo in campionato. Dobbiamo adesso stare molto attenti al ritorno e puntare testa ed attenzione sulla prossima di campionato che ci vede contro l'Inter.

AmazonHub Locker

 

Negli ultimi anni, Amazon ha introdotto i Locker, armadietti self-service che permettono ai clienti di ritirare i propri pacchi in modo sicuro e flessibile. Questi Locker sono disponibili in diverse località, tra cui supermercati, stazioni di servizio, università e, più recentemente, anche nei condomini.

Cos'è un Amazon Locker?

Un Amazon Locker è un armadietto elettronico dove i clienti possono far recapitare i loro ordini. Durante l'acquisto su Amazon (attenzione: non è possibile utilizzarli al momento per consegne acquistate su altri store) , è possibile scegliere un Locker come indirizzo di consegna. Una volta che il pacco è stato depositato nel Locker, il cliente riceve un codice univoco tramite SMS o e-mail per aprire lo scomparto e ritirare il pacco.

Vantaggi dell'installazione di un Locker in condominio

  • Comodità: I residenti possono ritirare i pacchi in qualsiasi momento, senza preoccuparsi di essere presenti durante le ore di consegna.

  • Sicurezza: I pacchi sono conservati in un luogo sicuro, riducendo il rischio di furti o smarrimenti.

  • Flessibilità: Elimina la necessità di affidare i pacchi a vicini o di recarsi presso uffici postali per il ritiro.

Procedura per l'installazione di un Locker in condominio

  1. Valutazione dello spazio: Individuare un'area comune accessibile, come l'atrio o il garage, che possa ospitare il Locker.

  2. Consenso dei condomini: L'amministratore di condominio dovrebbe proporre l'installazione durante un'assemblea condominiale. È consigliabile ottenere l'approvazione della maggioranza dei millesimi di proprietà per procedere.

  3. Contatto con Amazon: Dopo aver ottenuto il consenso, l'amministratore può contattare Amazon per richiedere l'installazione di un Locker nella proprietà.

  4. Installazione e manutenzione: Amazon si occupa dell'installazione e della manutenzione del Locker, garantendo il corretto funzionamento e la sicurezza del dispositivo.

Considerazioni aggiuntive

  • Costi: Amazon generalmente non addebita costi per l'installazione del Locker. Tuttavia, potrebbero esserci spese associate alla preparazione dello spazio o all'adeguamento delle infrastrutture esistenti.

  • Accessibilità: Assicurarsi che l'area scelta sia facilmente accessibile ai corrieri e ai residenti, e che rispetti le normative vigenti in materia di accessibilità.

  • Comunicazione: Informare tutti i residenti sulle modalità di utilizzo del Locker e sulle eventuali regole stabilite per il suo utilizzo.

L'installazione di un Amazon Locker nel proprio condominio rappresenta un passo avanti verso una gestione moderna ed efficiente delle consegne, offrendo ai residenti una soluzione pratica e sicura per il ritiro dei pacchi.

Per quanto riguarda l'utilizzo di applicazioni per interagire con gli Amazon Locker, è possibile utilizzare l'app Amazon Shopping disponibile per dispositivi iOS e Android. Tramite l'app, puoi monitorare lo stato delle tue consegne e, una volta che il pacco è stato depositato nel Locker, riceverai una notifica con un codice univoco o un codice a barre. Per ritirare il pacco, puoi inserire manualmente il codice sul touchscreen del Locker o, se il Locker è dotato di scanner, semplicemente scansionare il codice a barre direttamente dallo schermo del tuo smartphone. Inoltre, alcuni Locker moderni senza schermo richiedono l'uso dell'app Amazon Shopping per connettersi via Bluetooth e aprire lo scomparto contenente il tuo pacco.

Per quanto riguarda le dimensioni dei singoli scomparti, gli Amazon Locker possono ospitare pacchi con dimensioni massime di 42 cm x 35 cm x 32 cm e un peso massimo di 4,5 kg. È importante notare che non tutti gli articoli disponibili su Amazon sono idonei per la consegna ai Locker; in particolare, gli ordini venduti e spediti da venditori terzi potrebbero non essere idonei per la consegna ai Locker.

Se avete bisogno e necessità di ricevere anche pacchi da altri, vi rimando a questo articolo su Smart Parcel Box 


lunedì 10 febbraio 2025

Marco Masini - Malinconoia

 

Autore: Marco Masini
Anno: 1991
Tracce: 9
Acquista su Amazon (vinile o cd)

In questi giorni son venuto a sapere che a Sanremo parteciperanno Fedez e Masini con una rivisitazione di Bella Stronza, canzone iconica di ormai tanti anni fa. Non mi interessava, visto che non seguo il Festival: non perché so più ganzo, ma perché proprio non mi piace. Poi ho letto uno, due, tre, già troppi post su Facebook e Twitter di qualche paladino della giustizia che nella sua più completa ignoranza da scimmia non pensante puntava il dito sul testo, e sui testi di Masini. Ora, non sono un suo fan, non credo di esserlo mai stato, anche se neanche mi è mai dispiaciuto e trovavo stupido quando gli stupidi dicevano che era triste e portava sfortuna. Comunque nei primi anni novanta mi comprai l'album Malinconoia (canzone preferita Il Niente) e devo dire che son contento della scelta. Tra l'altro ora vale pure un botto. Visto che ultimamente ho cominciato a scrivere anche un po' di musica è giusto parlare anche di Marco Masini. 

Se c'è un album che riesce a mescolare emozioni forti e riflessioni intime senza mai sembrare troppo pesante, quello è "La Malinconoia" di Marco Masini. Un titolo che già di per sé dice tanto, con quella fusione di "malinconia" e "noia" (o paranoia) , due stati d'animo che sembrano vivere in simbiosi, come se Masini stesse cercando di fare pace con il passato e il presente in un'ora musicale.

Il nostro amico Marco non ha certo paura di mettersi a nudo. Le sue canzoni parlano d'amore, di dolore, di crescita, di quei momenti in cui la vita sembra non andare come vorresti, ma c'è sempre una sorta di speranza che si fa strada tra le note. "La Malinconoia" è un album che ha la capacità di farti sentire ogni parola, che ti prende per mano e ti accompagna nei suoi paesaggi sonori malinconici ma mai completamente bui.

Le melodie sono quelle che ti rimangono in testa, e Masini gioca con il suo timbro vocale come un maestro, alternando momenti di intensità emotiva a piccole aperture più leggere. Certo, non mancano quei pezzi che potrebbero sembrare quasi troppo drammatici, ma è proprio questo il bello del suo stile: ti fa immergere senza riserve nella sua visione della vita, fatta di alti e bassi, di sorrisi e lacrime.

Se hai già ascoltato Masini in passato, non rimarrai deluso. E se invece ti avvicini per la prima volta al suo mondo, preparati a una montagna russa emotiva che ti farà riflettere, sorridere e forse anche qualche volta tirare fuori un po' di nostalgia. In ogni caso, "La Malinconoia" è un album che parla dritto al cuore, senza giri di parole. Se hai voglia di una colonna sonora per quei giorni un po' grigi, questa è la scelta giusta.


domenica 9 febbraio 2025

Il Monte Calvo di Gavorrano

 
Fino ad aprile avrei deciso di ridurre uscite ed escursioni, non come buon proposito, ma per concentrarmi maggiormente sulle gite più lunghe. Così, visto che non si trattava di un buon proposito, venerdì mi son detto che poi in fondo una sgambata qui in zona può avere solo aspetti positivi. Ed è stato proprio così, ed aggiungerei pure "ovviamente". Ero già salito sul poco famoso Monte Calvo di Gavorrano durante la traversata che dal paese mi portò fino a Cala Violina per oltre trenta km di tracciato tra sali e scendi: oggi è stata molto più corta, meno impegnativa, ma con un anello inusuale e panoramico che ci ha fatto affacciare sia sul Golfo di Follonica che sull'interno con le Colline Metallifere e via via Monte Amiata, isole, Atlante, San Pietroburgo e Groenlandia. Se non ci fossero state le nuvole, la Terra fosse stata piatta e avessimo avuto un bel binocolo chissà cosa avremmo visto. Ma non ci si può certo lamentare ed i punti su cui focalizzare la nostra attenzione non sono mancati ugualmente come la Miniera Marchi e la secolare quercia del Presidente. Bella escursione ancora una volta con vecchi amici trekker ritrovati.
 
Album fotografico  Il Monte Calvo di Gavorrano

sabato 8 febbraio 2025

2024 – Lazio – Parco nazionale del Circeo – San Felice Circeo

 

Ed infine l'ultimo articolo di Riccardz (versione completa qui) della nostra gita sul Circeo, in cui è descritta la sua versione di quando lo ritrovai steso a pelle d'orso, esanime e avvolto dai fumi del delirio per gli effetti della disidratazione.
 

Se il sabato è stato dedicato interamente alla cultura, oggi è il giorno del trekking e gli occhi di Jack già luccicano. Mi ero raccomandato, mio malgrado, che il tragitto scelto fosse semplice e per principianti, visto che questo era stato scelto già in un precedente tentativo di gita, andato in fumo. Le rassicurazioni fornite e anche il dislivello non troppo eccessivo mi avevano indotto a credere della fattibilità dell’impresa e così, signor giudice, eccomi qui.

Dovendo ritornare a casa in giornata è necessario centellinare i tempi pertanto, anche in questo caso, la partenza è decisamente mattiniera; poco male, ad attenderci c’è uno dei più piccoli parchi nazionali d’Italia, ovvero quello del Circeo. Il nome del parco deriva dalla cima più alta del comprensorio e la nostra meta è proprio quella; che qualcosa dovesse andare storto lo dovevo intuire già dal caldo asfissiante e soprattutto da quel cartello EE che in tutte le lingue del mondo sta a significare Escursionisti Esperti. Non che io mi faccia scoraggiare, ma le pendenze, l’esposizione e soprattutto la roccia da scalare a mani nude – sì, non sarà stata una parete rocciosa, ma le braccia erano fondamentali – ha fatto sì che mi perdessi d’animo per qualche istante. La prima parte del tragitto in realtà, in mezzo ad un fitto bosco, è risultato essere anche piacevole, ma la mancanza d’acqua, di fontanelle dove caricare la borraccia e la vista lontana del monte mi ha fatto fare la scelta più sofferta ma alquanto intelligente della giornata: “Vai avanti tu, io torno indietro”. Lo so, è uno smacco, ma certe volte le scelte più dure sono anche quelle più sagge e sono felice di averle fatte. In realtà poi la cime non era così distante ma io avevo bisogno di riposo e quindi opto per la dipartita, sebbene poi Jack mi raggiunga al punto di partenza non più tardi di un quarto d’ora. Leggenda vuole che Jack abbia visto in lontananza una figura stesa per terra agonizzante; in realtà ero soltanto io che lo stavo attendendo sul ciglio della strada tranquillamente. Speravo di trovare al parcheggio il bar aperto, almeno per dissetarmi, ma tutto sembrava chiuso da tempo. Seppur non completato, il tragitto permette di vedere panorami unici e una vegetazione sempre verde che però va a scomparire in favore della pietra locale. Una volta terminato il trekking decidiamo di pranzare nel paese più prossimo, o soprattutto per quanto mi riguarda di bere il più possibile. Giunti a San Felice Circeo, per chi non lo sapesse altro BBI, e dopo una bottiglia di due litri, decidiamo di visitare anche il paese.Anche in questo caso il borgo è quello tipicamente medievale, trasformato in luogo turistico dove ogni via è caratterizzata da locali, piccoli negozi di souvenir o ristoranti. La sua posizione geografica fa sì di essere uno dei luoghi ideali per una vacanza dedita al mare e alle vicine città d’arte, ma in realtà, ancora per una volte debbo dire che nella sua specificità non ho trovato nulla di speciale o particolare. Il nostro fine settimana si conclude qui, torniamo in quel di Piombino con la consapevolezza di aver visitato luoghi importanti da tutti i punti di vista, sia storici, sia archeologici, sia ambientali. Siamo entrati ad agosto e siamo usciti a settembre. Mi attende un autunno pieno di novità ma ben pochi viaggi.

 

2024 – Lazio – Anagni – Sperlonga


 Ecco un altro articolo leggibile per intero su Riccardz di cui porterò qui solo alcuni estratti senza le fotografie che potrete vedere sul suo blog. 
Dopo la scorpacciata di arte della Cripta non ci resta che visitare l’altro museo cittadino, ovvero quello dedicato all’illustre Bonifacio VIII. La duecentesca dimora pontificia di Anagni è legata ai giorni dello “Schiaffo”, l’oltraggio consumato nel 1303 da Sciarra Colonna, su mandato del re di Francia Filippo IV il Bello, ai danni di Bonifacio VIII. L’epilogo di uno scontro tra due visioni del potere: quello universale ed eterno della Chiesa; e le esigenze finanziarie di Filippo IV, re del primo stato nazionale d’Europa. Il Palazzo conserva memorie ancora più antiche e tracce recenti e moderne.

Ovviamente non è possibile ripercorrere per filo e per segno ogni sala presente, così come le raccolte, ma è bene dire quanto sia stata fondamentale l’audio guida per poter immedesimarsi nei vari episodi storici; ulteriore plus il fatto che mi abbia dato l’opportunità di rimuginare sulla figura di Bonifacio, sempre considerata negativa, ma che va interpretata proprio nel contesto difficile in cui ha vissuto.

Questa tela commissionata da Claudia De Angelis per la Chiesa di Sant’Angelo in Anagni, raffigura le sue guide spirituali, Santa Caterina da Siena e Santa Rosa da Viterbo, rispettivamente maestre di purezza e di carità. Seguendo questi valori Claudia fondò una comunità di maestre consacrate le cui figlie spirituali furono aggregate nel 1728 all’ordine Cistercense e dalla fine del Settecento abitano il Palazzo di Bonifacio VIII.[omissis...] 

Nella teca è conservata la pregevole testa marmorea di Celestino V, predecessore di Bonifacio VIII e papa del gran rifiuto. Celestino si dimise dal soglio pontificio il 13 dicembre del 1294; solo dieci giorni dopo, alla vigilia di Natale, i cardinali riuniti a Napoli in conclave elessero Bonifacio VIII. L’opinione pubblica non era pronta ad accettare le dimissioni di un papa e le circostanze dell’abdicazione restavano controverse, ammantate da un velo di sospetto alimentato dalle accuse dei cardinali Colonna. In realtà Celestino V era un umile eremita e ben presto fu divorato dai dubbi e oppresso dai sensi di colpa, considerandosi incapace dell’alta dignità pontificia e disorientato di fronte alle pressioni politiche cui era sottoposto.[omissis...]

La visita del palazzo termina qui e ne usciamo arricchiti più che mai; il sabato però è dedicato alla cultura e, seppure non propriamente nelle vicinanze, completiamo il tour artistico con la visita di un altro borgo medievale, ovvero Sperlonga. In realtà questi è famoso soprattutto per il parco archeologico della Villa di Tiberio, imperatore romano. Proprio adiacente alla spiaggia, infatti, furono ritrovati moltissimi reperti archeologici, tra cui frammenti marmorei delle immense statue ora ospitate nel museo archeologico nazionale lì vicino; nonostante il caldo soffocante, io e Jack abbiamo potuto esplorare la villa romana così come la grotta di Tiberio, affascinante anfratto naturale. Il museo archeologico, a differenza di molti altri visitati, contiene una raccolta limitata di manufatti, ma proprio in questo consiste la sua fruibilità. Spesso mi accorgo del fatto che giganteschi contenitori non fanno altro che distrarti e rendono meno appetibile la visita. Non è questo il caso e infatti riusciamo ad ammirare estasiati nonostante le fatiche della mattinata.[omissis...] 

Completato il museo non ci rimane che intraprendere il percorso verso i resti della villa; anche in questo caso siamo ben consapevoli che molti, al di là della recensione, stiano facendo un bel bagnetto, ma ormai noi ci siamo immedesimati in Alberto Angela e completiamo il giro.[omissis...]

Il percorso archeologico è terminato e, dopo aver visto le strutture della domus, possiamo anche dirigerci verso l’ultima tappa, almeno quella turistica. Vista la difficoltà nel trovare parcheggio, diamo altri cinque euro al tizio non tanto raccomandabile dello stabilimento balneare e ci dirigiamo rigorosamente a piedi verso il borgo. Qui oltrepassiamo dune di sabbia, bagnini, gelatai, ristoranti; e poi ripide scale che non finiscono più, sotto quaranta gradi minimo.[omissis...]

Di per sé il borgo non presenta alcunché di particolare, se non la sua costruzione arroccata e la pietra bianca che ne esalta la bellezza. I vicoli sono quelli tipici medievali che, in alcuni casi, si aprono nelle piazze cittadine. A mio parere manca un vero monumento – se si esclude la villa romana che è alle pendici – che possa attirare ancora di più il turista, sebbene immagino quanto sia piacevole sostare in uno dei tanti locali a fare aperitivo le sere d’estate. [omissis...]

Dopo una meritata sosta in piazza siamo pronti per tornare al punto di partenza, ormai si è fatto tardi e la stanchezza regna sovrana. Tornati in albergo qualcuno si riposa a letto, qualcun altro fa il giovane tuffandosi nella piscina, così da instagrammare alcuni momenti.

Non ci resta che tornare ad Anagni per la cena; pur avendo prenotato la mattina stessa, nel locale regna il caos. Chiedono a noi che numero di tavolo fossimo, pur non essendoci nessun segnale, sentiamo gridare la proprietaria con vari clienti. E poi ci si domanda perché il famoso schiaffo sia avvenuto proprio qui.

 

venerdì 7 febbraio 2025

Como 1 - Juventus 2

 
E' andata bene, di lusso, oserei dire, ma se contro il Como fai tutta questa fatica, senza alcuna idea di gioco e rischi così tanto da avere il portiere come migliore in campo, ci sono grandi e gravi problemi da risolvere. Problemi che possono essere più che accettabili nella prima parte del campionato e che ho sempre provato a minimizzare perchè quando si parla di ricostruire ci vuole tanta pazienza. Non sono d'accordo però nel continuo variare senza avere punti di riferimento quando siamo ormai nel girone di ritorno, al netto di infortuni, cessioni e nuovi acquisti. L'idea di gioco può anche cambiare in corso d'opera o subire aggiustamenti, ma ho l'impressione che società in primis ed allenatore poi, non siano in gradi di gestire situazioni che devono portare alla vittoria sicura, almeno contro le squadre che lottano per la salvezza. Il risultato fortunatamente ci porta a stazionare in quel limbo per la lotta al quarto posto, ed è meglio ripartire da un risultato di questo tipo piuttosto che dall'ennesimo pareggio o peggio da una sconfitta che sarebbe potuta arrivare se avessero fischiato il rigore di Gatti. Il fatto sostanziale è comunque che i giocatori in campo, salvo le dovute eccezioni, non sono all'altezza per lottare in determinati ambienti. Oggi è stata l'ennesima dimostrazione di inadeguatezza della società tutta, che poi riesce a galleggiare e non affogare grazie al guizzo dei singoli.

Igoera, guanti da ferrata

 

Ho acquistato i guanti Igoera®️ principalmente per le vie ferrate, ma vorrei testarli anche in palestra o su roccia esterna per capire se possono essere una buona soluzione per proteggere le mani durante l’arrampicata o  l'indoor. Dopo averli ricevuti, posso già dire che la qualità costruttiva mi ha fatto un’ottima impressione.

Prime impressioni

I materiali sembrano davvero robusti, con cuciture ben fatte e un palmo rinforzato che dovrebbe offrire una buona presa. Il design a dita tagliate è quello che cercavo: abbastanza copertura per proteggere le mani senza compromettere la sensibilità quando serve manipolare moschettoni o afferrare appigli più piccoli. Anche il velcro sul polso è un dettaglio apprezzabile, perché permette di regolare la chiusura in modo preciso.

Come penso di usarli

L'idea è di metterli alla prova sulle ferrate, dove la protezione dalle abrasioni sui cavi d'acciaio è fondamentale, e poi di testarli anche in palestra. So che di solito per l’indoor si usano le mani nude per avere più grip sulle prese, ma voglio capire se questi guanti possono essere utili per proteggere il palmo senza sacrificare troppo la sensibilità.

Prime impressioni sulla versatilità

Dalla costruzione e dai materiali, direi che saranno perfetti per l’uso outdoor: resistenti, ben aderenti e con un grip che sembra solido. Per l’indoor, invece, ho qualche dubbio sulla sensibilità sulle prese più piccole, ma lo scoprirò con il tempo. Se dovessero rivelarsi comodi anche in palestra, sarebbero un acquisto davvero versatile.

Conclusione (per ora!)

Per il momento, mi sembrano un acquisto azzeccato per le ferrate, e non vedo l’ora di testarli in azione. Se si dimostreranno utili anche in palestra, aggiornerò la recensione con qualche dettaglio in più. In ogni caso, la qualità e il comfort ci sono, quindi sono fiducioso!


MasterChef Italia [Stagione 11]

 
Titolo originale: MasterChef Italia
Anno: 2021 - 2022
Numero Episodi: 24
Stagione 11
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Per quanto riguarda MasterChef Italia non seguo l'ordine cronologico delle stagioni, ma le guardo in maniera un po' casuale. Dopo la 13 quindi ecco un balzo indietro per la stagione numero 11. Al di là del format divertente, anche in questa edizione con Cannavacciuolo, Barbieri e Locatelli a fare  da giudici, diverse sfide, gli ospiti e le esterne, ho notato che il fattore tempo è praticamente determinante. Certo, sembra un'ovvietà, ma in alcune situazioni concorrenti molto preparati tecnicamente e con idee geniali, devono un po' soffrire i tempi ristretti. Non credo per rientrare precisamente nei tempi della puntata perchè comunque si possono tagliare alcune parti. Comunque questa stagione è quella in cui tutti o quasi mi sono stati simpatici ed ho tifato per loro senza avere un concorrente preferito (forse Carmine, anche se a mio avviso in un paio di occasioni è stato "salvato" in extremis per la giovane età). Tipo quando sono rimasti in dieci possono dire che erano i miei dieci preferiti, in otto pure, in sei e così via. Più o meno perchè ero quasi convinto che vincesse Lia o che almeno potesse arrivare in finale a discapito di Christian. Quindi a parte qualche sbavatura sull'ordine di uscita son rimasto molto soddisfatto. Adesso dovrebbe andare ancora in onda l quattordicesima e potrei già iniziare a guardarla.

giovedì 6 febbraio 2025

Antonello Venditti - In Questo Mondo Di Ladri



 Autore: Antonello Venditti
Anno: 1988
Numero tracce: 8
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Visto che recentemente ho ripreso a scrivere un po' sulla musica, vorrei cominciare a parlare di alcuni album che sembrano presi a caso e non fanno parte di un genere o contesto musicale preciso. Sono però album che scelsi qualche anno fa come quelli che mi "hanno segnato".  Venditti lo conobbi in siiae, a Riva Verde. Era lì tra le varie cassette che andavano per la maggiore con Jovanotti e Salvi, e mamma mi consiglió proprio lui. Successivamente arrivarono a casa diversi altri album, sempre in audio cassetta, ma non mancava certo la collezione con vinili a cui si aggiunsero via via altri cantautori (quasi) rigorosamente italiani. 

Antonello Venditti, nel 1988, pubblica In questo mondo di ladri, un album che riflette il suo tipico equilibrio tra impegno sociale, melodie accattivanti e liriche capaci di raccontare l'Italia con sguardo critico e poetico allo stesso tempo. Il disco arriva in un periodo di grande fermento musicale e culturale, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio di un decennio che porterà nuove sonorità e cambiamenti profondi nella musica italiana.

L’omonima In questo mondo di ladri è probabilmente la traccia più iconica, con il suo ritornello entrato nel lessico comune. È un pezzo che trasuda disillusione, ma al tempo stesso lascia spazio a una speranza collettiva, un’idea di riscatto che si fa forza nel cantato appassionato di Venditti. La sua capacità di scrivere testi che fotografano la società senza scadere nella retorica è qui ben evidente.

Tra le altre canzoni, Ricordati di me si distingue per il tono intimo e malinconico, tipico di Venditti quando si muove tra nostalgia e riflessione personale. È uno di quei brani che hanno saputo attraversare il tempo, ancora oggi capace di evocare emozioni forti. 

L’album mescola pop e cantautorato con arrangiamenti ben curati, mantenendo quel sound orchestrale che caratterizza molti lavori di Venditti. Le tematiche spaziano dall’amore alla critica sociale, con uno stile diretto e riconoscibile. 21 modi per dirti ti amo è un altro brano che merita attenzione, con il suo testo che esplora le sfumature dell’amore e della comunicazione nei rapporti umani.

Se Cuore (1984) e Buona domenica (1979) avevano già consolidato il suo status di cantautore di riferimento, In questo mondo di ladri conferma la capacità di Venditti di intercettare il sentire comune e trasformarlo in musica. È un album che, pur non essendo il più innovativo della sua carriera, rimane un tassello importante nella sua discografia, testimoniando la sua abilità nel raccontare il paese attraverso canzoni che continuano a essere ascoltate e cantate ancora oggi.