martedì 4 febbraio 2025

Deep Purple - The Battle Rages On...

 

Artista: Deep Purple 
Anno: 1993
Numero tracce: 10
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Pur avendo centinaia e centinaia di album musicali, su VER ho sempre parlato molto poco di musica. Voglio cominciare a riprovarci con questo album (non preso a caso, ma il mio primo album dei Deep Purple).

Contesto storico

The Battle Rages On... è il quattordicesimo album in studio dei Deep Purple, pubblicato nel luglio 1993. Questo disco segna l'ultimo album registrato dalla leggendaria Mark II, la formazione più amata dai fan, composta da:

  • Ian Gillan (voce)
  • Ritchie Blackmore (chitarra)
  • Jon Lord (tastiere)
  • Roger Glover (basso)
  • Ian Paice (batteria)

L'album è noto per le forti tensioni interne, in particolare tra Gillan e Blackmore, il cui conflitto era ormai insanabile. Dopo il tour promozionale, Blackmore lasciò la band per sempre, sostituito da Joe Satriani e poi da Steve Morse, inaugurando una nuova era.

Stile musicale e produzione

L’album è un ritorno alle sonorità hard rock classiche dei Deep Purple, con brani potenti, riff aggressivi e una produzione più moderna rispetto agli album degli anni '70. Il suono è pesante e oscuro, con atmosfere epiche e testi che riflettono il conflitto interno della band. Tuttavia, alcuni fan ritengono che l'album, pur avendo momenti brillanti, non raggiunga i livelli di capolavori come Machine Head o Perfect Strangers.

La produzione è curata da Roger Glover, il quale riesce a dare un buon equilibrio tra strumenti e voce, sebbene il mix non sia sempre perfetto.


Analisi traccia per traccia

1. The Battle Rages On

Un brano epico e minaccioso, con un riff pesante e una struttura che ricorda Perfect Strangers. Il testo sembra una metafora dei conflitti interni tra i membri della band. Gillan è in forma, con un’interpretazione intensa, mentre Blackmore offre un assolo di chitarra tagliente.

2. Lick It Up

Un brano più diretto e hard rock, con un riff martellante e un ritornello coinvolgente. La canzone è energica, ma meno memorabile rispetto ad altri pezzi dell’album.

3. Anya

Uno dei momenti migliori del disco. Il pezzo inizia con un’introduzione di chitarra acustica di Blackmore, che richiama le sue influenze classiche, per poi esplodere in un riff epico e un’atmosfera quasi da colonna sonora. Il ritornello è potente e la performance di Gillan è eccellente.

4. Talk About Love

Un brano più bluesy, con un groove che ricorda lo stile dei Purple anni '70, ma con un tocco più moderno. Buon lavoro di Lord alle tastiere e di Glover al basso.

5. Time to Kill

Un pezzo dinamico con cambi di atmosfera, che alterna momenti più melodici a esplosioni di energia. Il ritornello è efficace, anche se non tra i più memorabili della band.

6. Ramshackle Man

Un blues rock pesante e sporco, con un grande groove e un’ottima interazione tra chitarra e tastiere. Sembra quasi un tributo al sound classico della band.

7. A Twist in the Tale

Uno dei brani più veloci dell’album, con un ritmo incalzante e un'energia che ricorda Fireball. Blackmore e Paice sono i protagonisti, con una performance esplosiva.

8. Nasty Piece of Work

Un pezzo oscuro e minaccioso, con un riff pesante e un'atmosfera quasi sinistra. La voce di Gillan suona più aggressiva, contribuendo a rendere il brano uno dei più intensi del disco.

9. Solitaire

Un pezzo più melodico e riflessivo, con un bel lavoro alle tastiere di Jon Lord. Non tra i più forti dell’album, ma offre un buon contrasto con le tracce più aggressive.

10. One Man’s Meat

Una chiusura più leggera e groovy, con un’atmosfera quasi ironica. Non è un brano memorabile, ma aggiunge varietà all’album.


Valutazione finale (secondo ChatGPT) 

Punti di forza:
✅ Ottime performance strumentali (Blackmore, Lord e Paice sono eccezionali).
✅ Alcuni brani sono tra i migliori dell’era post-Perfect Strangers (Anya, The Battle Rages On).
✅ Atmosfera epica e oscura, che si adatta alla situazione della band.

Punti deboli:
❌ Alcuni brani sono meno ispirati e sembrano filler.
❌ Produzione un po’ fredda rispetto ai classici degli anni ‘70.
❌ Tensioni interne che si riflettono nel disco, rendendolo meno coeso.

Giudizio finale: 4/5 ⭐⭐⭐⭐☆

The Battle Rages On... è un album solido e potente, che mostra i Deep Purple ancora in grande forma, ma segnati dai conflitti interni. Non è un capolavoro al livello dei classici, ma contiene momenti memorabili e rappresenta un’ultima grande prova della leggendaria Mark II.

Se sei un fan dei Deep Purple, vale sicuramente la pena ascoltarlo, specialmente per brani come Anya, The Battle Rages On e A Twist in the Tale.


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