Quando si perde così malamente, e si esce dalla competizione più importante, a caldo si cerca subito un capro espiatorio su cui riversare la propria rabbia. Questo può essere un allenatore passivo che non azzecca neanche un cambio, il difensore scoordinato che pensa di essere Chiellini, un qualsiasi centrocampista che gioca bendato e con gli scarponi da sci, o chi indossa la 10, ma non è mai decisivo. La realtà invece purtroppo dice che di colpevoli ce ne sono molti ed è difficile trovare qualcuno che possa salvarsi. La partita è iniziata male, ci sono stati alcuni spunti positivi in potenza, ma non nell'atto concreto e l'avversario era sicuramente quello più votato a vincere. Nonostante il risultato favorevole dell'andata, l'atteggiamento è stato troppo remissivo ed è palese che i nomi in campo non sono all'altezza di certi palcoscenici. Il pareggio di Weah avvenuto forse nel nostro momento peggiore ha riacceso le illusorie speranze di passaggio del turno, ma se escludiamo l'arrembaggio finale nei supplementari, la gara può essere definita semplicemente disastrosa.
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