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The Killer’s Game si presentava come un action-comedy adrenalinico con Dave Bautista nei panni del protagonista, ma il risultato finale è tutt’altro che convincente. Il film si basa su un concept già visto mille volte: un sicario che scopre di avere poco tempo da vivere e decide di farsi eliminare da colleghi assassini, salvo poi cambiare idea quando scopre di essere stato ingannato. Un’idea che, sulla carta, poteva funzionare con il giusto equilibrio tra azione e umorismo, ma che qui scivola rapidamente nel ridicolo.
Il problema principale è la sceneggiatura, piena di dialoghi forzati e battute che spesso risultano imbarazzanti invece che divertenti. L’umorismo cerca di emulare quello di successi come John Wick o Deadpool, ma senza la brillantezza né il carisma necessari. Anche le situazioni d’azione, pur abbondanti, finiscono per essere ripetitive e poco ispirate, riciclando cliché senza aggiungere nulla di originale.
Bautista fa il possibile con il materiale a disposizione, sfruttando la sua presenza scenica e la fisicità imponente, ma non basta per salvare un film che manca di un’identità chiara. Le scene più spettacolari sono vanificate da una regia anonima e da un montaggio che sembra più interessato a copiare che a innovare.
In definitiva, The Killer’s Game è un’occasione sprecata: un film che avrebbe potuto essere un divertente action sopra le righe, ma che finisce per essere prevedibile, poco originale e a tratti persino involontariamente comico. Se cercate un film d’azione senza troppe pretese, potreste trovarci qualche momento di svago, ma se sperate in qualcosa di memorabile, meglio guardare altrove.
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