
Regia: Gianni Crea
Anno: 1972
Titolo originale: Il Magnifico West
Voto e recensione: 2/10
Pagina di IMDB (4.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon
Resta aggiornato sul canale Telegram VERonTelegram
Resta aggiornato sul canale di VER su WhatsApp
Film:
Negli anni ‘70, con il declino dello spaghetti western classico, il genere si è frammentato in vari sottogeneri, tra cui la parodia e il western avventuroso a basso costo. Il Magnifico West, diretto da Gianni Crea, appartiene proprio a questa seconda categoria, un film che cerca di mescolare azione, ironia e scenari tipici del western all’italiana, ma con risultati altalenanti.
La trama è piuttosto convenzionale: duelli, banditi, sceriffi e un protagonista che incarna il cliché del cowboy scaltro e abile con la pistola. Tuttavia, il film soffre di una produzione povera, con scenografie poco credibili e un montaggio spesso approssimativo. La regia di Crea è funzionale, ma manca del tocco distintivo che ha reso celebri i grandi registi del genere, come Sergio Leone o Sergio Corbucci.
Dal punto di vista della recitazione, gli attori fanno quello che possono con i dialoghi a disposizione, ma i personaggi risultano spesso macchiettistici. A tratti, il film assume involontariamente toni comici, soprattutto per la scarsa cura nella messa in scena di alcune sequenze d’azione.
Un aspetto curioso del film è la presenza di Fiorella Mannoia nel cast: Il Magnifico West segna infatti il suo primo accredito ufficiale al cinema. Prima di diventare una delle voci più celebri della musica italiana, la Mannoia ha avuto una breve carriera come stuntwoman e attrice in alcuni film di genere, e questo western rappresenta una delle sue prime apparizioni sul grande schermo.
Nel complesso, Il Magnifico West è un prodotto di serie B che può incuriosire gli appassionati di western italiani minori, ma difficilmente lascerà il segno in chi cerca un film davvero avvincente o memorabile. Un titolo da riscoprire più per curiosità storica che per reale valore cinematografico.
Edizione: DVD
Uscita #31 della collana Oblivion Grindhouse che ha riportato in auge
una serie di lavori senza tempo. Traccia italiana in stereo e nessun
extra, ma una buona resa fatta eccezione per alcune scene scure che
sgranano un po'
Nessun commento:
Posta un commento