lunedì 3 marzo 2025

Jack Vance - Naufragio Su Tschai


Autore: Jack Vance
Anno: 1968
Titolo originale: City Of The Chasch
Voto e recensione: 4/5
Pagine:160
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Trama del libro e quarta di copertina:
L'astronave di Adam Reith naufraga sul lontano pianeta Tschai: solo e indifeso, il terrestre comincia il suo viaggio tra le violente, imprevedibili, mostruose civiltà di un mondo la cui principale specialità e la guerra. E arriva così nella città dei Chasch, esseri orrendi e barbari da cui dipende la sua vita... Comincia con questo romanzo il ciclo del pianeta Tschai, la più celebre odissea nello spazio della sf d'avventura.  
 
Commento personale e recensione:
Che bello ricominciare a leggere con le sensazioni positive che ho provato con questo mio primo Jack Vance. Partecipando, ma soprattutto lurkando su gruppi di fantascienza ho sentito una certa nota di felicità crescermi dentro, mentre leggevo commenti entusiasti di vari lettori circa la quadrilogia di Tschai, di cui questo è il primo romanzo: spesso mi capita infatti di essere tra quei partecipanti che consigliano alcuni libri per chi si avvicina per la prima volta ad un determinato genere, mentre in questa occasione io ero quello al di là dello schermo (che solitamente invidio perchè si cimenterà in un mondo a lui del tutto nuovo) che oltre ad aver sentito di sfuggita l'autore, non conosceva affatto questa saga. Ho provveduto subito a recuperare i quattro romanzi del ciclo e la lettura e volata via che è un piacere. Con Naufragio su Tschai inizia l’epico viaggio di Adam Reith, unico sopravvissuto allo schianto di un’astronave su un pianeta alieno tanto affascinante quanto pericoloso. Tschai è un mondo ostile, popolato da civiltà umane dominate da razze aliene enigmatiche e spietate, dove ogni passo è una lotta per la sopravvivenza. Vance costruisce un universo vivido, fatto di città decadenti, deserti insidiosi e creature bizzarre, spingendo il lettore in un’avventura dal ritmo serrato. Lo stile è essenziale e diretto, ma capace di evocare immagini straordinarie e situazioni al limite. Un classico della fantascienza avventurosa, perfetto per chi ama l’esplorazione di mondi sconosciuti e il sense of wonder che solo pochi sanno creare

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