mercoledì 5 marzo 2025

Queen - Sheer Heart Attack

 

Autore: Queen 
Anno: 1974
Numero tracce: 13
Acquista su Amazon

Sheer Heart Attack: Il mio primo CD dei Queen

Ricordo ancora il momento in cui ho messo le mani sul mio primo CD dei Queen. Non era A Night at the Opera con la sua iconica Bohemian Rhapsody, né News of the World con i suoi inni da stadio. Il mio ingresso nell’universo della band di Freddie Mercury è avvenuto con Sheer Heart Attack, un album che non sempre viene citato tra i loro lavori più celebri, ma che per me è diventato il punto di partenza di un lungo viaggio musicale.

Un album di transizione, ma già un capolavoro

Uscito nel 1974, Sheer Heart Attack è il terzo album dei Queen e segna una netta evoluzione rispetto ai due lavori precedenti. Se Queen e Queen II erano ancora fortemente influenzati dal rock progressivo e dall’hard rock più epico, con atmosfere oscure e complesse, qui la band inizia a esplorare un sound più vario e accessibile. Non si può ancora parlare del pop-rock sofisticato che avrebbe caratterizzato la loro produzione successiva, ma è evidente che i Queen stavano cercando una propria identità, sperimentando con diversi generi senza perdere la loro essenza.

L'energia esplosiva di Brighton Rock e Stone Cold Crazy

L’album si apre con Brighton Rock, un brano che diventerà uno dei pezzi più amati dai fan per il celebre assolo di Brian May, costruito con l’effetto delay che diventerà un suo marchio di fabbrica. Già dalle prime note si percepisce la potenza e la teatralità della band, con un Freddie Mercury istrionico e una batteria di Roger Taylor che spinge il pezzo in avanti senza tregua.

Ma se parliamo di energia pura, Stone Cold Crazy è probabilmente il brano più violento e veloce dell’album, tanto da essere considerato un precursore del thrash metal. Metallica lo omaggerà con una cover nel 1990, dimostrando quanto il pezzo fosse avanti per i suoi tempi.

Killer Queen: il primo vero successo

Il pezzo che ha segnato la svolta commerciale dei Queen è senza dubbio Killer Queen. Elegante, teatrale e irresistibile, racconta la storia di una femme fatale con una leggerezza che contrasta con le atmosfere più dure di altri brani dell’album. Il successo di questo singolo ha permesso alla band di ottenere visibilità internazionale, anticipando quel mix di rock e teatralità che avrebbe caratterizzato lavori successivi come A Night at the Opera.

Brani sottovalutati e sperimentazione

Tra le tracce meno celebri ma degne di nota c’è Flick of the Wrist, un pezzo velenoso che dimostra il lato più aggressivo dei Queen, e Lily of the Valley, una ballata breve ma intensa, che esalta le doti vocali di Mercury.

C’è poi In the Lap of the Gods (e la sua reprise), un brano che richiama le atmosfere grandiose dei Queen dei primi album e che dal vivo diventerà un momento emozionante, grazie al ritornello perfetto per essere cantato a squarciagola dal pubblico.

Un disco ancora attuale

Riascoltandolo oggi, Sheer Heart Attack rimane un album straordinario. Forse meno celebrato di altri capolavori della band, ma fondamentale per capire l’evoluzione dei Queen. È il momento in cui il loro sound si apre a nuove influenze senza perdere la potenza dell’hard rock delle origini.

Per me, poi, ha un valore speciale: è stato il primo, quello che mi ha fatto scoprire una band capace di spaziare dal rock più duro alle ballate più raffinate, con un carisma ineguagliabile. Dopo di lui sono arrivati altri album, altre canzoni, altre epoche della storia dei Queen. Ma Sheer Heart Attack resta sempre il punto di partenza.


Nessun commento:

Posta un commento