Ci sono album che definiscono un'epoca, e poi ci sono album che sfidano il tempo stesso. News of the World appartiene a questa seconda categoria. Pubblicato nel 1977, è un'opera che non solo cattura l'energia e la versatilità dei Queen, ma consolida il loro status di icone immortali del rock. Con la sua iconica copertina disegnata da Frank Kelly Freas, l'album porta con sé un senso di grandiosità e drammaticità che si riflette perfettamente nella musica. Personalmente, ho incorniciato nel mio angolo musicale la versione pubblicitaria della copertina in cui il robot cerca di catturare gli uomini con la sua grande mano.
Fin dall'inizio, l'impatto è devastante: We Will Rock You e We Are the Champions sono inni destinati all'eternità, costruiti per riempire stadi e scolpiti nella memoria collettiva della cultura musicale. Sono brani che superano il concetto stesso di canzone rock e diventano simboli.
Ma sarebbe un errore ridurre l'album solo a questi due giganti. Sheer Heart Attack (da non confondere con l'omonimo album) è un'esplosione punk aggressiva che anticipa certe sonorità della fine degli anni '70, mentre Spread Your Wings dimostra la sensibilità melodica di John Deacon con una ballata che si libra con grazia sopra riff avvolgenti. Fight from the Inside e Get Down, Make Love mostrano il lato più sporco e sperimentale della band, con influenze funk e hard rock fuse in un mix di potenza e sensualità.
Sleeping on the Sidewalk, con il suo groove bluesy e l'approccio rilassato di Brian May, offre una pausa prima che Who Needs You introduca sonorità latineggianti in un album già incredibilmente vario. La chiusura con It's Late e My Melancholy Blues conferma il genio compositivo della band: il primo è un viaggio epico nel rock drammatico, il secondo un brano jazzato che Freddie Mercury trasforma in un'intima confessione.
A distanza di quasi cinquant'anni, News of the World rimane un'opera imprescindibile per chiunque voglia comprendere la grandezza dei Queen. Non solo un album di successo, ma una dichiarazione d'intenti: i Queen non si sarebbero mai fermati davanti a nulla, esplorando generi, suoni e dinamiche con un coraggio che ancora oggi ispira. E forse, proprio come il robot di Freas che ci guarda dalla copertina, continueranno a farlo per sempre.