domenica 27 aprile 2025

Atene, giorno gamma

 

Ormai sono perfettamente integrato.

Dopo il giorno Alpha e il giorno Beta, oggi è ufficialmente il giorno Gamma.
Saluto con un "Kalimera" ormai più spontaneo che in italiano, e ho raggiunto una competenza enciclopedica su gyros e caffè greco.
(Per la cronaca: il gyros è il tipico piatto da strada, carne arrostita e affettata sottile, infilata in una pita calda insieme a pomodori, cipolle, patatine fritte e tzatziki. Perfetto per fermarsi al volo senza sentirsi troppo turisti. Il caffè greco, invece, è una piccola pozione densa e potente, da sorseggiare con calma: si beve solo la parte liquida, lasciando il fondo melmoso nel bicchierino.)

La giornata inizia sotto la pioggia, senza troppe possibilità di scelta.
Cambio così i piani: decido di raggiungere il Licabetto, il punto più alto di Atene.
Vista la pioggia battente, opto per la teleferica: la stazione di partenza è discreta, quasi nascosta all'interno di un edificio in zona Kolonaki.
Il trenino si arrampica in pochi minuti verso la cima (277 metri), attraversando un tunnel scavato nella roccia.
Dalla terrazza panoramica, la vista è spettacolare: Atene si apre sotto di me, argentata dalla pioggia, mentre all’orizzonte si intuisce appena il mare.
In cima si trova anche la chiesetta di San Giorgio (Agios Georgios), bianca come il marmo delle statue cicladiche, semplice ed elegante contro il cielo plumbeo.

A pioggia rallentata, approfitto per scendere a piedi lungo il sentiero che serpeggia tra pini e cespugli profumati.
In condizioni normali sarebbe stata una passeggiata leggera; oggi, con il terreno bagnato, diventa una piccola discesa in equilibrio.

Con il tempo ancora incerto, la giornata continua al coperto nei musei:
prima tappa al Museo Benaki, un viaggio nella storia e nell'identità della Grecia, tra arte bizantina, costumi tradizionali, dipinti e oggetti preziosi.
Subito dopo passo al vicino Museo di Arte Cicladica, dove mi immergo nelle linee essenziali delle antiche statuette provenienti dalle Cicladi, così moderne da sembrare opere contemporanee.

Nel pomeriggio, con una tregua di pioggia, torno a vagabondare tra Plaka e Psyri.
Plaka, con le sue stradine romantiche e i colori pastello, è sempre una certezza.
Psyri, invece, con i suoi graffiti, i negozietti alternativi e l'energia giovane, è il perfetto contrappunto.

Dal vostro Nikolopulos è tutto. 

Album fotografico Atene #3 


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