lunedì 7 aprile 2025

Carta igienica di bambù

 

Ho chiesto a Viki di darmi qualche indicazione ed informazione per poterci districare su un tema molto terra terra: la carta igienica. Il focus è quello relativo ai prodotti su base bambù. I clienti di VER saranno entusiasti di provare sui propri sederini, alternative poco conosciute. 


Carta igienica ecologica: il bambù è davvero meglio?

Negli ultimi tempi, tra gli scaffali dei supermercati e le pubblicità sui social, si fa sempre più strada un'alternativa apparentemente virtuosa alla tradizionale carta igienica: quella prodotta in bambù. Le promesse sono tante – minore impatto ambientale, maggiore delicatezza sulla pelle, resistenza superiore – ma quanto c'è di vero? E soprattutto: conviene davvero?

Un confronto di sostanza

Partiamo da ciò che conosciamo bene: la carta igienica tradizionale, prodotta da cellulosa vergine. Proviene quasi sempre da alberi coltivati appositamente, ma spesso il ciclo di vita di queste piante è lungo, e l'abbattimento comporta una perdita netta per gli ecosistemi. Il processo di produzione, inoltre, richiede grandi quantità di acqua, energia e, in alcuni casi, prodotti chimici sbiancanti o profumazioni artificiali che possono causare irritazioni.

La carta igienica in bambù, invece, viene presentata come sostenibile perché il bambù cresce rapidamente, senza bisogno di pesticidi, e può essere raccolto ogni anno senza sradicare la pianta. È un materiale naturalmente antibatterico, ipoallergenico, resistente e biodegradabile. Ma è tutto oro quello che luccica?

Il lato economico: quanto costa davvero essere sostenibili?

A prima vista, i rotoli in bambù possono sembrare più economici: alcune confezioni da 24 rotoli costano meno rispetto alle confezioni da supermercato di pari numero. Tuttavia, se si guarda con attenzione alla lunghezza dei rotoli, il discorso cambia.

I rotoli in bambù destinati al mercato "consumer" sono spesso confezionati con cura, più corti ma più morbidi, e con più veli (solitamente tre). Ogni rotolo contiene circa 40-45 metri di carta. La carta igienica tradizionale da supermercato, invece, può variare molto: spesso ha due veli, è più sottile e contiene meno fogli per rotolo, ma resta comunque mediamente più economica al metro.

Il vero outsider in termini di convenienza è la carta igienica riciclata industriale: rotoli molto lunghi (anche 200 metri), spesso pensati per uffici o comunità, venduti online o nei grandi store per la casa e l'ufficio. Qui il prezzo al metro scende drasticamente, anche se si perde in comfort e praticità. Non so se avete presenti quei rotoloni giganti che difficilmente troverebbero posto nei bagni tradizionali. 

In pratica, il bambù non è la scelta più economica, ma può diventarlo se acquistato in grandi quantità e usato in modo consapevole. Va anche considerato che la carta igienica in bambù ha spesso una resistenza maggiore: se ne usa meno per ottenere lo stesso risultato.

Dove si trova? È davvero comoda da reperire?

Qui arriva uno dei veri limiti. Nei supermercati italiani, trovare carta igienica in bambù è ancora difficile. La maggior parte delle proposte arriva dall’e-commerce: brand italiani ed europei come Bamboi o The Cheeky Panda vendono confezioni grandi, ecologicamente confezionate, e spesso con iniziative plastic-free. Ma questo richiede un minimo di programmazione e spazio per lo stoccaggio.

La carta riciclata, invece, è molto più facile da trovare nei supermercati, anche se spesso è proposta come prodotto “secondario” rispetto alle marche più blasonate. Non sempre è comoda o morbida, ma ha il vantaggio di avere un ciclo produttivo interno, spesso italiano o europeo, riducendo anche l’impatto del trasporto.

Sostenibilità, ma non a occhi chiusi

Passare al bambù è un gesto lodevole, ma non basta acquistare un prodotto "green" per fare la differenza. Bisogna considerare anche come viene prodotto, dove, e con quale filiera. Se il bambù arriva dalla Cina, impacchettato in plastica e spedito via aereo, l'impatto ambientale potrebbe addirittura annullare i benefici del materiale.

Per questo, è importante scegliere marchi trasparenti, che dichiarano l’origine del bambù, i processi di produzione, e utilizzano imballaggi plastic-free o biodegradabili.

Una scelta personale, ma consapevole

In conclusione, la carta igienica in bambù è una buona alternativa per chi cerca un prodotto più ecologico, ipoallergenico e durevole, ma non è (ancora) la scelta più comoda o più economica per tutti. La carta riciclata resta una valida opzione intermedia, più accessibile e comunque rispettosa dell’ambiente.

La vera sostenibilità, come spesso accade, sta nella consapevolezza: sapere cosa si compra, da dove viene e quanto impatta. Anche per un gesto quotidiano apparentemente banale come scegliere la carta igienica.


Qualche consiglio pratico per l’acquisto online

Se decidi di provare la carta igienica in bambù, acquistare online è quasi inevitabile. Il primo consiglio è puntare su confezioni da almeno 24 rotoli: il prezzo al rotolo scende drasticamente e si evita di dover ordinare spesso. VER ad esempio per i numerosi affitti che vanno via come il pane, fa una grande scorta. Attenzione però allo spazio in casa, perché i pacchi sono voluminosi.

Controlla che il sito o il venditore specifichi:

  • Origine del bambù (meglio se coltivato in aree certificate FSC),
  • Produzione europea o comunque con spedizione via nave e non via aereo,
  • Imballaggi plastic-free, spesso in carta riciclata o compostabile,
  • Trasparenza sui materiali (assenza di cloro, profumi, coloranti).

Tra i marchi affidabili trovi The Cheeky Panda, Bumboo, Bamboi, Ecoleaf, ma anche catene come Ecovibe, Greenweez o Negozio Leggero propongono alternative valide.

Occhio ai marketplace: su Amazon i prezzi sono variabili, e non sempre la provenienza è chiara. Meglio preferire i siti ufficiali dei produttori o e-commerce specializzati in prodotti ecologici.

Infine, se vuoi fare una prova senza spendere troppo, esistono formati campione da 6 rotoli, pensati proprio per testare qualità e compatibilità con la sensibilità della propria pelle. Un piccolo gesto per un cambio (di abitudini) che può valere molto.




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