Chiunque abbia mai fatto un’escursione sotto la pioggia battente, attraverso sentieri fangosi o attraversato un ruscello, sa quanto possa essere fastidioso sentire i pantaloni zuppi e le calze intrise d’acqua già dopo pochi passi. Ecco perché ho deciso di mettere alla prova le ghette basse Forclaz MT500 (si trovano a Decatlon) durante una serie di trekking di inizio primavera, tra pozze, fango e pioggerellina costante. E ne sono uscito – sorprendentemente – asciutto.
Materiali e costruzione
Le MT500 si presentano con un design sobrio, interamente nero, e un tessuto tecnico che al tatto dà subito un’idea di resistenza. Il materiale è dichiaratamente impermeabile e traspirante: nella pratica, confermo che tiene molto bene contro schizzi e pioggia leggera o moderata. Il bordo superiore è elasticizzato e rimane ben saldo senza stringere, mentre la cinghia sottopiede in TPU (termoplastico) appare robusta e ben fissata. C’è anche un gancio anteriore che si attacca ai lacci delle scarpe per impedire lo scivolamento in avanti. Io sono di gamba corta ed ho un 40-42, non so quanto siano utilizzabili in comodità per chi ha una gamba ed un piede più massicci, perchè la fibbia nel mio caso è quasi al limite (terzo foro).
Vestibilità e utilizzo sul campo
Quello che ho apprezzato fin dal primo utilizzo è la facilità d’indosso: niente fronzoli, niente cerniere, solo velcro e un paio di aggiustamenti rapidi. Si calzano in un attimo, anche con mani infreddolite. Il taglio basso copre perfettamente la caviglia e la parte alta dello scarpone, lasciando libertà di movimento ma proteggendo da spruzzi, erba bagnata e piccoli detriti.
Durante un'uscita tra i boschi fangosi delle Colline Metallifere, le ghette hanno impedito che fango e sassolini entrassero nelle scarpe che prediligo BASSE per questi percorsi, cosa che in genere mi infastidisce non poco. Non si sono mai spostate o sfilate, anche in discesa ripida o tra rami bassi.
Resistenza e durata
Dopo diversi utilizzi in condizioni diverse (acqua, fango, neve residua), nessun segno di cedimento. Le cuciture sono ben fatte e il materiale si pulisce facilmente: basta un panno umido per rimuovere il grosso dello sporco. Attenzione però: non sono fatte per affrontare neve profonda o ambienti alpini estremi – per quelli servono ghette alte e più strutturate.
Punti di forza
- Ottimo rapporto qualità/prezzo (circa 20 euro)
- Leggere e compatte: perfette da tenere sempre nello zaino
- Facili da indossare anche sul campo (lascio al fibbia già agganciata)
- Efficaci contro fango, pioggia leggera e detriti
Punti deboli
- Non adatte a pioggia intensa o condizioni alpine proprio perchè basse
- Il velcro può accumulare sporcizia con l’uso frequente
Conclusioni
Le MT500 basse di Forclaz sono un piccolo grande alleato del camminatore. Non rivoluzionano il mondo dell’escursionismo, ma lo rendono decisamente più confortevole, soprattutto nei mesi di mezza stagione, quando il terreno è bagnato ma non serve un assetto invernale completo. Le consiglio a chi fa trekking, cammini o anche semplici escursioni in natura e vuole tenere i piedi asciutti e le scarpe più pulite, con un ingombro minimo nello zaino.
Un accessorio spesso sottovalutato che, una volta provato, si finisce per non lasciare più a casa.
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