Non guardiamo soltanto i minuti finali, altrimenti non se ne esce: che sulla Juve ci sia ancora molto da lavorare lo sappiamo da almeno cinque anni, non da ieri. E continuo a dirlo. Così come continuo a dire che non puoi pensare che cambiando in corsa un allenatore, quando avrebbe dovuto esserci un progetto almeno triennale, tu possa invertire una tendenza. E la tendenza qui è che si rischia sempre tanto e ci si fanno scappare le occasioni. Non parlo tanto delle reti non fatte (soltanto 2 su 22 tiri) quanto degli obiettivi da raggiungere e sui tasselli da conquistare per arrivarci. Questa giornata per noi è deliziosamente ghiotta in quanto abbiamo trovato il non certo irresistibile Lecce in casa nostra mentre Roma e Lazio si incontrano nel derby così come Atalanta e Bologna si scontrano tra loro. Insomma tutto da guadagnare. Parlando della partita abbiamo visto una Juve partire a fuoco come nel primo tempo di Roma, fare due reti nel primo tempo e cercare di controllare nel secondo, pur avendo un dominio nella trequarti avversaria. I piccoli o grandi errori di disattenzione però non sono mai mancati e con loro anche i limiti tecnici di alcuni giocatori inadatti alla nostra squadra son venuti fuori a turno. Tanto che abbiamo davvero rischiato di non avere i tre punti. Come dicevo quindi c'è ancora molto da lavorare, a cominciare però anche dai protagonisti schierati tra campo e panchina, perchè di questi nessuno è abituato a vincere. E sarà dura abituarli.
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