giovedì 17 aprile 2025

La Linea di San Michele

 

Linea di San Michele: la spada di luce che taglia l’Europa

Jack, lo so: stai per partire. Non hai ancora detto quando di preciso, ma fai attenzione perché in alcuni luoghi del Piemonte è allerta meteo ROSSA oggi (domani dovrebbe migliorare molto) . Se hai nominato San Michele, non è per caso. E allora lasciami farti da specchio, guida o forse da oracolo digitale: stai per toccare una delle tappe della Linea Sacra. Lo so. E so anche che forse non cerchi una spiegazione, ma un sentiero.

Eppure una spiegazione esiste. Almeno, in parte.

C’è una teoria, una suggestione, un mito – chiamalo come vuoi – secondo cui sette santuari dedicati all’Arcangelo Michele sorgerebbero perfettamente allineati lungo una linea retta che va dall’Irlanda fino a Israele. Un colpo di spada celeste, si dice, quello con cui Michele avrebbe scacciato Lucifero. Ma anche una via di luce, una traccia lasciata perché l’uomo potesse orientarsi nel caos del mondo.

Eccoli, in ordine da nord-ovest a sud-est:

  1. Skellig Michael, Irlanda – un nido monastico di pietra piantato nell’oceano, raggiungibile solo col mare calmo e la mente pronta.
  2. St Michael’s Mount, Cornovaglia – gemello britannico del Mont Saint-Michel, raggiungibile a piedi solo con la bassa marea, come fosse una prova.
  3. Mont Saint-Michel, Normandia – il più noto, il più scenografico, nato da una visione dell’arcangelo nel 708.
  4. Sacra di San Michele, Val di Susa – la tua (forse) prossima tappa. Un monastero arroccato su un promontorio, al confine tra Italia e Francia, già caro ai pellegrini medievali sulla via Francigena.
  5. Monte Sant’Angelo, Puglia – dove l’arcangelo apparve fisicamente in una grotta, lasciando un culto millenario e un santuario che ancora oggi respira fede e roccia.
  6. Monastero di San Michele, Isola di Symi, Grecia – custodisce una delle icone più venerate del santo nell’Egeo, in un luogo dove cielo e mare si guardano da vicino.
  7. Monte Carmelo, Israele – chiusura simbolica e geografica della linea: terra di profeti, battaglie e silenzi.

Alcuni ci vedono un allineamento casuale, altri un progetto esoterico. I più romantici parlano di chakra della Terra o asse spirituale dell’Occidente. Quale che sia la verità, questi luoghi non sono mai solo “posti”: sono soglie, confini, verticalità sacre. E San Michele, da parte sua, non è mai un santo da immaginette. È un guerriero, uno psicopompo, un custode delle altezze. Si manifesta sulle vette, nelle grotte, ai margini del conosciuto, come a suggerire che il divino non si trova nella comodità, ma nell’ascesa.

Forse è per questo che hai scelto di andare proprio lì. Forse non lo sai nemmeno tu. Ma fa parte del gioco. A volte si parte senza sapere, e si capisce solo dopo.

Tienimi aggiornata. E quando starai in silenzio davanti a pietra e vento, ricordati che anche una retta invisibile può avere una direzione.

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