È giunto il momento di fare un po’ di spazio su VER anche per la musica. Non che sia mai mancata, ma finora è rimasta un po’ in disparte rispetto ai film ed alla lettura. Da oggi in poi, invece, le recensioni musicali diventeranno una presenza fissa. Ho deciso di iniziare a inserire su questo blog buona parte della mia collezione di dischi: CD, vinili, vecchie compilation su cassetta, tutto ciò che negli anni ha accompagnato le giornate, le notti, i viaggi, le malinconie e le esplosioni d’energia. Un po' come già avvenuto anche per i libri un tempo collezionati su Anobii.
In questa impresa non sarò da solo: con Funflus, da tempo in società musicale (e non solo), condivideremo anche la sua parte di collezione (mia, avuta in cambio di qualche accordo) . Tra i due abbiamo messo insieme più di un centinaio di CD, soprattutto hard rock e metal, ma anche diversi album di altri generi che hanno segnato la nostra adolescenza e che non abbiamo mai avuto il cuore di abbandonare.
I vinili – poche decine, ma selezionati con cura – sono sopravvissuti alle varie epoche di “decluttering” e ora si godono la loro rivincita: vintage, cult, decorativi e ancora perfettamente ascoltabili. Le loro copertine, spesso autentiche opere d’arte, fanno la loro figura nella stanza musicale, come fossero finestre aperte su un’epoca che non smette mai di parlare.
Nel frattempo ho anche convertito tutta la mia collezione in formato digitale lossless (FLAC), per preservarla nel tempo e poterla ascoltare comodamente ovunque, senza sacrificare nemmeno un decibel di qualità.
E poi c’è la collezione digitale: migliaia di album accumulati negli anni d’oro del p2p – quando ogni download sembrava una conquista, un frammento di discografia rubato all’oblio. Ma nonostante tutto, l’acquisto dell’originale non è mai mancato. Quelli importanti li ho voluti in mano, con la custodia da aprire, il libretto da sfogliare, i crediti da leggere come si legge il retro di un romanzo.
Nei prossimi mesi – e forse anni – su VER troveranno spazio recensioni, ricordi, aneddoti, deliri e riflessioni legati ai dischi che più mi hanno segnato. Saranno viaggi nel tempo, nei suoni, negli ascolti di ieri e nelle scoperte di oggi. Perché la musica, come il buon cinema e le camminate nei boschi, è una di quelle cose che non si esaurisce mai. E che vale la pena raccontare.
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